Cast: Sergio Corbucci, Orio Caldiron, Nori Corbucci, Giancarlo Giannini, Franco Nero, Lina Wertmuller
Lingue principali: Italiano - Audio Italiano: Dolby Digital 2.0 Stereo - Sottotitoli principali: Italiano per non udenti, Inglese - Rapporto schermo: 1.78:1 Anamorfico
Sergio Corbucci è stato uno dei più prolifici ed eclettici registi del cinema Italiano, in quarant’anni di carriera ha realizzato una settantina di film, cimentandosi in tutti i generi, dal “peplum” all’horror, dal comico al giallo, dal film musicale al western, il genere che forse preferiva e di cui è considerato un maestro assieme a Sergio Leone. Sempre attento ai gusti del pubblico che lo ha premiato con incassi record, Corbucci non ha mai rinunciato ad un puntiglioso professionismo. Attingendo all’autobiografia inedita di Sergio Corbucci, il documentario ripercorre la sua storia umana e professionale avvalendosi di materiali di repertorio dell’Istituto Luce e di foto e filmati amatoriali privati, oltre che delle testimonianze di amici e collaboratori, e soprattutto della moglie Nori che, dal loro incontro avvenuto nel 1959, ha condiviso con lui 31 anni di vita. / Voce narrante di Massimo Ghini.
Extra: Caro Sergio + Trailer + Galleria
L’ho preso io ma non ho avuto tempo per vederlo.
La durata di 54 minuti dichiarata sul retro della cover mi sembra un po’ striminzita, ma è anche vero che non vuol dire nulla (forse…)
Si, hai ragione, graficamente è qualcosa di assurdo…
Sul tema della lunghezza, ho notato che diversi documentari sul cinema prodotti dall’Istituto Luce hanno una durata breve.
Visto finalmente questo documentario che ho trovato sicuramente buono anche se resta un po’ di amaro in bocca perché avrei preferito qualcosa di più approfondito.
Per tutto il documentario vengono letti (dalla voce di Massimo Ghini) ampi estratti dell’autobiografia di Corbucci (ma è mai uscita? Io non l’ho mai vista da nessuna parte) alternati con filmati di repertorio del ricchissimo archivio dell’Istituto Luce e con gli interventi di Nori Corbucci (moglie di Sergio), Franco Nero, Giancarlo Giannini e Orio Caldiron (autore tra l’altro di un libro su Corbucci ormai introvabile). Ci sono anche alcuni estratti da interviste di repertorio a Sergio Corbucci (molte solo in audio).
Il documentario è interessante, per me dura troppo poco (o comunque la parte iniziale sulla guerra è davvero troppo lunga se confrontata col resto) ma è fatto abbastanza bene, con parecchie immagini di repertorio dai set dei film e di vario tipo.
Avrei però gradito qualche intervistato in più, onestamente.
Il dvd ha una buona qualità audio/video e come extra presenta una galleria fotografica e una specie di “videomessaggio” di 5 minuti a Corbucci da parte di Franco Nero che praticamente legge la lunga lettera che scrisse per il libro di Caldiron.
La cover del dvd non è quella che si vede nell’immagine del topic, nel senso che il nome del regista non è scritto con quel font illeggibile.
E’ lo stesso libro, che nella prima parte presenta uno scritto autobiografico di Corbucci, abbastanza ampio (65 pagine circa in formato A4) e molto interessante, anche se purtroppo incompiuto. Il libro in questione, che s’intitola semplicemente “Sergio Corbucci”, è stato pubblicato da un piccolo editore di Rimini, Ramberti Editore, e oggi è praticamente introvabile (io lo comprai moltissimi anni fa). Un volume da avere assolutamente, anche per la parte iconografica.
Ma Andrea il libro di cui parli è questo sotto e il tuo ha la stessa copertina? Se si pare ancora disponibile o meglio sarà una ristampa recente visto il prezzo e se non erro formato diverso, a meno che questo sito/link abbia l’età dei datteri e sia fuori uso da tempo…
Sì, il libro è quello. O il sito è vecchio oppure sono rimanenze di magazzino, perché il libro è notoriamente esaurito da molti anni. Nel secondo caso vi consiglio di approfittarne.
È arrivato ora anche a me, confermo quanto detto da Simone.
A una prima occhiata non sembra affatto male, grande formato (A4), con molte foto (alcune anche a colori), la prima parte consiste in una prefazione di Paolo Villaggio, seguita da una lunga introduzione di Caldiron, una cronistoria biografica e la sessantina di pagine autobiografiche citate da Andrea. Caldiron spiega che sono in parte scritte da Corbucci e in parte sono trascrizioni alcuni dei numerosi incontri che aveva registrato proprio con l’intenzione di scrivere la biografia del regista.
Poi ci sono le schede dei film e una serie di testimonianze di chi l’ha conosciuto e ci ha lavorato assieme.
