Sergio Corbucci - L'uomo che ride (G. Magrini, R. Meddi, 2015)

Mi accorgo adesso della stronzata che ho scritto , volevo chiedervi se postavate un paio di foto del libro per farmi un idea, comunque lo ordino anch’io adesso visto che non costa molto.

Arrivato oggi pure a me…chissà se ne hanno venduti così tanti come in questo periodo

Libro letto (forse converrebbe aprire un topic a sè).
Molto bello, ricco di foto di scena e personali, con una serie di testimonianze, a partire dalla prefazione di Villaggio, sentite e coinvolgenti.
La parte del leone la fa l’autobiografia di Corbucci, in parte scritta da lui e in parte trascritta dal curatore Caldiron a partire da diverse conversazioni avute col regista. Sono pagine bellissime, niente da dire.
Caldiron sceglie di concludere il racconto con i film di Bud&Terence, elevando l’approdo negli Usa del regista come una sorta di compimento del suo sogno di un cinema americano. Decisione rispettabile, ma resta il rammarico per tanti film successivi non trattati.
Peccato anche per una correzione di bozze un po’ scadente: tanti refusi e anche un errore di memoria di Corbucci che andava corretto: parlando della produzione del suo Minnesota Clay (che è del 1964), dice che la casa di produzione Ultrafilm era reduce dall’insuccesso di Roma di Fellini (che è però del 1972)…

Concordo. Per 20’ in pratica si parla solo di Corbucci a Roma nel 1944 con i tedeschi… ma perché? A chi può interessare? Bah.

Documentario per me mediocre, ma con tante belle foto (e brevi spezzoni di filmati in super8 fatti sui set dei suoi film) che valgono da sole la visione.

Sorvolerei sull’aneddoto fantozziano, narrato da Corbucci stesso, del giovane Sergio che si caga addosso mentre passano Hitler e Mussolini a Roma nel 1938.