Shell [Scott Graham, 2012]

Shell è una ragazza di 17 anni che vive e lavora in una stazione di servizio nella solitudine delle Highlands scozzesi con il padre epilettico. E’ una zona sperduta, immersa nel nulla con un traffico pressoché inesistente. Il passaggio di pesanti camion sembra smuovere anche interiormente l’esistenza di questa strana famiglia. Questa estrema solitudine rende totalmente incapaci di avere anche un normale rapporto sociale con i clienti, si parla con frasi fatte spesso lasciate a metà e il passaggio imminente all’età adulta della ragazza si esprime anche nei dettagli che contraddistinguono la sua triste vita, emblematico è il caso della mamma che si ferma per i bisogni della figlioletta, una ragazza carina, curata e vestita bene, l’esempio classico di una donna socialmente realizzata che Shell fissa con curiosità ed un pizzico di invidia. La corsa per la bambola dimenticata dalla bambina sembra più un tentativo di fuga che altro.
Anche suo padre soffre la mancanza della moglie (mancata quando Shell aveva solo 4 anni) e si riflette morbosamente nel rapporto con la figlia.
Un film denso di malinconia, incapacità di amare ed odiare, una morte dei sentimenti che vuole esplodere per tornare a vivere. in sostanza il soggetto del film è semplicissimo, tutto ruota attorno alla figura della ragazza, in bilico tra desiderio di fuggire e paura del cambiamento, e le figure che ruotano con disagio attorno a lei. Locations perfette per una pellicola del genere, quasi fosse un protagonista assente in più.
Blu-ray UK con audio DTS e subs in inglese.