Imperdibile, misconosciuto (per il sottoscritto), film di Terenzio Pescatore…con Senta Berger, wow…
SHERLOCK HOLMES E LA VALLE DEL TERRORE
Germania, Francia, Italia, 1962 Regia:Terence Fisher, Frank Winterstein Con: Christopher Lee, Senta Berger, Linda Sini, Corrado Annicelli, Franco Giacobini Soggetto: Arthur Conan Doyle Sceneggiatura: Curt Siodmark Musiche: Martin Slavin
Un professore di archeologia, Moriarty, per impossessarsi di antichi pezzi provenienti da scavi fatti in Egitto, organizza una banda criminale che ben presto si macchia dei più efferati delitti. Qunado viene posta in vendita la collana di Cleopatra, Moriarty fa di tutto per impadronirsene, ma tutte le sue
Visto stasera nel mediocre dvd Perseo Video/Cecchi Gori: audio solo italiano, formato probabilmente errato (1.33 invece di 1.66) e contrasto e luminosità che lasciano davvero a desiderare… a meno che non sia una scelta registica, ma dubito che i neri fossero così neri nel materiale originario. Il film è tratto dal romanzo di Conan Doyle del 1915 intitolato “La Valle della Paura”, sceneggiato da Curt Siodmak, fratello del più noto Robert. Trattandosi di una coproduzione franco-italo-tedesca (il film fu girato a Berlino) il cast risulta quantomai variegato, includendo anche, in quota Italia, una fugace apparizione di Franco Giacobini, che ovviamente non riveste il ruolo di un ‘texas collector’ come erroneamente indicato su Imdb. Il resto del cast è dominato ovviamente da Christopher Lee, che nei panni di Sherlock Holmes offre una buona prova benché probabilmente non memorabile. Nel cast di contorno anche una giovane Senta Berger. Buona la prova di Hans Sohnker nel ruolo di Moriarty La doppia regia, affidata all’inglese Terence Fisher e al tedesco Frank Winterstein, limita al minimo i movimenti di macchina, tanto da far sembrare in più di un frangente di assistere ad una pellicola dei tempi del muto, non giovando certo al ritmo complessivo. Può anche darsi che questa fosse la reale intenzione dei registi, in tal caso il problema legato al contrasto e alla luminosità del film andrebbe valutato in maniera diversa. In definitiva una pellicola su Holmes non memorabile ma che vale sicuramente una visione.
