Sicko

http://www.imdb.com/title/tt0386032/

La cosa sconcertante di questo film, è che gli americani ancora vogliano vivere in quel paese!
Poi glisso pudicamente su quanto ho pianto alla fine di questo meraviglioso film.
Non c’è che dire, Moore colpisce dritto in faccia, e lo fa comparando Francia, Inghilterra e Cuba.
Si avete capito bene Cuba.
Non ho parole.
Da quando mi hanno detto da piccolo che gli Americani erano i cattivi e gli indiani i buoni, quel popolo mi è sempre stato un pò sui coglioni, e la situazione non sta certo migliorando…

L’ho visto proprio ieri, interessante…certo Moore gioca sempre dove è più facile, ma la critica sui controsensi del sistema sanitario del paese più ricco del pianeta ci sta tutta

Si é vero Moore spara sulla croce rossa, tanto più con il portafogli bello gonfio.
Pero’ non é scontato, e alcuna uscite sono interessanti.
Vedi Cuba.

Visto un paio di settimane fa.Verso la fine,pure al sottoscritto son spuntate un paio di lacrime(son un finto cinico,e a volte mi lascio andare…).Probabilmente il film più interessante e INQUIETANTE fra quelli a tutt’oggi realizzati da Moore,e pure il suo migliore,anche come costruzione cinematografica.Incredibile ma vero:nonostante i tanti troppi difetti,magagne,manchevolezze ecc,dopo aver visto quel che accade negli States,ho rivalutato la nostra sfasciatissima Sanità nazionale!Basta così poco per consolarsi,certe volte…

io non mi consolo vedendo qualcuno che sta peggio di me. al massimo ci si può indignare.

la gente ringrazia dio perché io so’ handicappato!?!

Bè,se permetti invece io ho pensato:diobonino,per fortuna non vivo negli U.S.A.!
P.S.Più che indignazione,certe scene mi han provocato vero disgusto,altrochè!Roba da “Ai confini della realtà”…

sì, certo. come con ogni film di Moore.

però la nostra sanità pubblica (soprattutto da ROma in giù!) non è proprio un paradiso.

Certo:infatti ho detto che NONOSTANTE i difetti,magagne,ecc presenti nella sanità italiana,grazie (o per colpa?)al film di Moore l’ho rivalutata,incredibilmente…

a me non mi ha convinto del tutto:
1 - non nego che il sistema americano sia il peggiore tra tutti quelli mostrati, ma non credo si possa giudicare un paese o un aspetto di esso soltanto guardando un documentario fatto ad-hoc per smerdarlo. in questo momento negli usa ci saranno centinaia di migliaia di persone ricoverate negli ospedali, non credo che tutte si sentano truffate. insomma, manca il famoso contraddittorio.
2- alla fine del gioco son cazzi degli americani… se non gli va bene che scioperino, facciano casino, facciano quel cazzo che vogliono. questa volta le bombe non le hanno tirate su altri paesi ma contro sè stessi. ad un certo punto… cazzi loro. da questo punto di vista il tema trattato in sicko mi interessa tanto quanto un documentario sul sistema sanitario di Papua-Nuova Guinea.
3- il film è ben fatto, lui è bravo, niente da dire. anche se il mio preferito rimane Bowling a Columbine.
4- ci mancava soltanto che prendesse a modello anche il sistema sanitario italiano! mostra come se fossero il paradiso Francia, Inghilterra, Canada… mah… per me esagera un po’.
5- la parte cubana è stucchevole. mi ha fatto un po’ incazzare a dir la verità. OK, si sa, a Cuba la sanità funziona benissimo (echeccazzo, è l’unica cosa che hanno!) ma mi pareva tutto falso, fatto ad arte, tutto sembrava più sceneggiato di una puntata di E.R. o Grace anatomy o Dr. House…
Semplice, a Cuba, sapendo che arrivava Michael Moore, si sono tirati a lucido, hanno messo le loro faccine migliori e hanno voluto far vedere al mondo quello che volevano far credere al mondo. Moore è famoso per forzare un po’ le cose. non dico falsificare. Forzarle un po’, talvolta un tantino di più se serve.

Da quello che so il sistema sanitario canadese, ad esempio, è quasi il paradiso. Magari sbaglio.

Oddio… non ti ricordi “Le invasioni barbariche”? :confused: Non mi sembrava fossero messi benissimo neanche lì! Però si parlava della parte francofona in quel caso…

il film si vede bene e colpisce. Ma Moore è un ruffianone di prima categoria e ammanta di tutto di una retorica che alla lunga t’allappa la bocca come un’uva troppo dolce.

Sì quello disturba anche me, pure se il prodotto è ben fatto…tutte queste lacrime, questi abbracci…boh magari sarò troppo cinico io

Beh, se vivessi in un paese (USA) dove ti impediscono per legge di recarti in un altro (Cuba), la tentazione di usarlo come paradosso verrebbe anche a me. Se poi in patria non potessi permettermi un farmaco salvavita (100 dollari) mentre lì me lo vendono a 5 centesimi, piangerei anch’io. Sicko mi piace, proprio perché è il Moore meno universale. A noi, abituati grazie al cielo alla sanità pubblica e gratuita fa sicuramente meno effetto che a un americano che, se perde il lavoro, perde anche le cure mediche.

si vede che loro credono che sia meglio così. perchè non si candida uno che dice “rivoluzionerò il sistema sanitario”? verrebbe fatto fuori dalle lobby varie? probabile… ma non otterrebbe per caso una valanga di voti?
mah… se pensasse di ottenere davvero una valanga di voti non potrebbe dirlo davvero? ora, io non sto seguendo la campagna elettorale americana, ma la clinton, che come si vede nel film propose una cosa simile in passato, ha qualche punto del genere nel suo programma di governo? non lo so, ma se davvero in america fossero così disperati, questo sarebbe un argomento di una forza stratosferica! invece non mi sembra che a loro freghi poi tanto.

comunque è vero, questo è un film per americani. a noi al massimo ci fa dire “cazzo, poracci, alla fine dei conti non siete poi così superfichi come lo siete nel basket!”

Visto ieri in dvd e mi è piaciuto nonostante tutti i suoi difetti.

È esagerato e spesso un po’ disinformante (la situazione in Francia non è così idilliaca anche se comunque il sistema sanitario è di tutto rispetto) ma colpisce cuore e stomaco.
I soliti difetti di Moore (certi colpi bassi un po’ troppo facili, certa retorica da due soldi…) ci sono sempre ma mi sembra che, a livello strutturale, questo Sicko sia molto ben costruito.

Mi ha lasciato perplesso la storia dei 12000$ dati al tipo che gestisce il sito anti-Moore (a proposito, qual è l’indirizzo?).
Non ho capito se è stata una magnifica beffa o se invece non si sia trattato più che altro di una caduta di stile.

In ogni caso il film fa riflettere e mostra dei paradossi davvero sconcertanti.

Visto ieri sera, a mio avviso un dei migliori Moore, spacca assolutamente. Certo, scopre un po’ l’acqua calda, che il sistema americano in generale sia alla frutta, e in particolare il sistema sanitario sia vergognoso non è una novità, credo che solo i bambinoni mai cresciuti che si abbeverano di “america the beautiful” e NBA non lo sappiano. E, nonostante la retorica, nonostante le imprecisioni e le esagerazioni, mostra un bello spaccato sulla deriva del sistema capitalistico. La cosa buffa è che il sistema francese e inglese (sopratutto questo) non sono un paradiso, ma rapportati agli Stati Uniti paion veramente un sistema ideale. Bellissimi gli extra del dvd, soprattutto la lunga intervista a Tony Benn, che giustamente afferma:

“But we’re told that money is the key. And it isn’t. It’s a corruption. It’s a teaching. I think capitalism is much more damaging in the teaching it does than socialism because it teaches you to compete and struggle and defeat somebody.”

Tutto vero:

http://www.moorewatch.com

Hello, my name is….
Posted by DonnaK on 06/20/07 at 09:55 PM

Before I begin my tenure here, I believe some kind of introduction might be in order. My name is Donna Kenefick and I am the proud wife of Jim Kenefick, the maintainer and one of the founders of Moorewatch. At the moment, most of you only know me as “Jim’s sick wife” or as one of the beneficiaries of the now infamous “$12,000-Gate”, but over the coming weeks I hope to change all of that. Until about six weeks ago, about the only two things on my mind were giving love to my family and doing everything in my power to recover from some extremely devastating and serious medical problems - problems that have been plaguing me for over seven years now. Under circumstances such as these, becoming a writer or contributor to Moorewatch had never even entered my mind. However, now that my life and my health situation have been thrust so abruptly into a rather glaring spotlight thanks to Michael Moore’s new movie Sicko, I now feel as if I should use this opportunity to the best of my ability. As of now, I will be adding my voice to the talented writing pool here at Moorewatch, and I hope that you all will enjoy my contributions to the site.

But before I write word one on any subject, I have something extremely important to say. To Michael Moore… thank you. Thank you from the bottom of my heart for the generous gift you gave to my husband and me anonymously last year. The $12,000 you anonymously sent us paid for our health insurance premiums and gave us the financial breathing room to both deal with our debts and also relieve the ever mounting stress with which we struggled daily. Since we received that check I have silently thanked my anonymous “guardian angel” countless numbers of times, and it is good to now finally be able to have a real name to go with that title. Though you and I may not agree on many intellectual or political issues, I have always been and will always be thankful for your gracious gift. I hope that you will see any debates I may have with you or your work on this site to be mere intellectual criticisms that have no reflection whatsoever on my gratitude to you as an individual.

Moore ci marcia un pochetto, si sa…
però quel film mi dà ulteriore conferma che in USA ormai non si vive più bene e che è un Paese ormai sprofondato…Non basterà un Obama a sistemarlo…