Somewhere (2010)- Sofia Coppola

http://www.imdb.com/title/tt1421051/

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NEWS 12/8/2009
Frassica sul set della Coppola grazie a un video su YouTube
L’attore sarà in “Somewhere”, girato in parte in Italia

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/cinematv/grubrica.asp?ID_blog=33&ID_articolo=1368&ID_sezione=260&sezione=

Nel film anche la nostra Laura Chiatti…

nel film anche Simona Ventura e Valeria Marini!
piangi! piangi!

Ho letto che la ventura (:mad:) fa la parte di se stessa come presentatrice. Forse sarà na scenetta vista in televisione o ambientata nello studio televisivo… E forse la marini (:mad:) sarà lì come ospite… mah!
Comunque di sofia mi fido, dai… anzi, intanto mi vado a rivedè lost in translation :oops: così, tanto per sciacquarmi la bocca…:smiley:

(ot: Io non ce la faccio, mi commuovo sempre come una ragazzina!)

Mi sono cadute le pa…lpebre. Laura Chiatti? Simona Ventura??? EEEEEEH??? E con Benicio Del Toro? Ma che c**** di casting è? Chiamiamo pure Pippo Baudo e Massimo Giletti, già che ci siamo!

Dovrò rivalutà Marie Antoinette.


http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=53184

La vita di una superstar hollywoodiana, Johnny Marco (S.Dorff) ripresa nei suoi aspetti più monotoni e squallidi. Passa le sue giornate nello Chateau Marmont di Los Angeles tra farmaci, alcool, ballerine di lap-dance e rapporti occasionali. Il mondo del cinema non appare quasi mai, e quando appare è squallido e falso. Nell’apoteosi del nulla c’è solo una piccola gemma, la figlia Cleo (la bravissima Elle Fanning che batte ai punti l’odiosa sorella) che restituisce un pò di umanità a questo relitto. Insieme da Los Angeles a Milano (per la consegna dell’orrendo Telegatto, con sprazzi di orrore regalati dalle presenze di Simona Ventura e Valeria Marini) fino a Las Vegas, e al distacco con la figlia che deve andare al campo estivo. Senza la figlia si rende conto, nonostante il successo e la fama, di non valere nulla, fino al finale aperto. Dopo il passo falso di Marie Antoinette Sofia Coppola abbandona lo stile delle opere precedenti per questo piccolo, meraviglioso film girato in maniera semplice ed essenziale quasi alla Rohmer, e questa scelta evidenzia tutto lo squallore e la monotonia della vita del protagonista. Bravissimo Dorff, indimenticabile e adorabile Elle Fanning. Al pubblico in sala con me non è piaciuto, io l’ho trovato bellissimo e commovente. Per molti ma non per tutti. Da ricordare la scena nella piscina tra papà e figlia. Consigliato a tutti i genitori. P.S. Laura Chiatti è di una cagneria che non si può descrivere.

anche a me è piaciuto molto! e anche io ho dovuto tergiversare con quei capiscioni che si aspettavano anche da me un giudizio negativo. pecore.
ho adorato la scena iniziale di lui che con il ferrarone nero fa quattro giri a vuoto in una specie di pista, preannunciando già che cosa ti avrebbe raccontato il film.
e la scena delle ballerine che smontano il palo di lap-dance dopo il loro spettacolo casalingo?
anche se il mondo dello spettacolo italiano ne è uscito fuori un pò malconcio (grezzo? volgare? chiassoso, eccessivo e per nulla professionale) il loro (americano) dal di fuori è effettivamente strutturato ma ti porta alla mercificazione di qualsiasi cosa e all’autodistruzione.

Un film che sarebbe piaciuto a Leopold von Sacher-Masoch per quanto è lento ed irritante! Una vera sofferenza per chi lo guarda, che raggiunge l’apice quando la Marini - a metà film - accenna alcuni passi di danza!

Brava comunque la Coppola e i due protagonisti: la dodicenne FANNING (antipatica come la sorella maggiore) e il trentasettenne S.Dorff dal volto terribilmente stanco e segnato. Tant’è che pare più un sopravvissuto alle MILTON TWINS che alle patetiche lap dance delle gemelle SHANNON.

Ingiustificato Leone d’Oro a Venezia 2010! - (Il Mereghetti 2011).

DVD preso a noleggio. (In vendita a fine gennaio).

Intenso e toccante. Un film che se ne strafrega dei tempi accelerati del cinema odierno per recuparare l’essenzialità del linguaggio della settima arte. A mio parere un Leone d’oro coraggiosissimo e… meritato.

va’ seguito con tanto impegno…secondo me.

Le critiche con cui è stato massacrato mi hanno fatto passare la voglia di vederlo… Chissà se ci riuscirò.

Critiche non sempre giustificate, fidati.

Sono d’accordissimo con te, ho visto il film in questi giorni e non vorrei spararla grossa ma almeno per i miei gusti è il suo miglior film proprio perchè se ne strafrega dei tempi, almeno per me che non faccio fatica a digerire film lenti, e ci sono scene molto belle.

Ultimamente ho anche rivisto “Lost in translation” che invece mi è piaciuto molto di meno della prima volta.

Visto Mercoledì sera in dvd, totalmente d’accordo, Leono d’Oro meritatissimo, alla faccia di quel beota del Mereghetti. Sofia Coppola che esamina lo star system senza giudicare, con l’occhio dell’entmologo, e offre tempi più dilatati in contrapposizione alla supposta vita frenetica hollywoodiana. Poesia lieve, che uno non vorrebbe mai finisse. Brava Sofia.