Forse il più sincero e spontaneo tra i film fatti rifacendosi al thirilling settantiano con un occhio ragguardevole verso Argento. Tanta immagine. Tanta nostalgia per il cinema italiano che fu. Ma non accozzagliata come altri registi hanno fatto. Con un suo personale timbro.
Onetti qui dimostra non solo amore per il genere Italo-thriller ma anche un certo grado di sperimentazione dal momento che la pellicola è un vero e proprio effluvio di scene, prospettive, colorazioni da foto polaroid bruciata e dettagli o meglio easter egg di film passati.
Non un capolavoro, ma un piccolo gioiellino da vederlo senza pretese.
Esempio di puro neo-giallo, Sonno Profondo è davvero una lettera d’amore cinematografica indirizzata al nostro cinema anni '70, quello veramente di genere nel caso specifico “macchiato” da un solo ed unico colore.
Onetti, argentino e argentiano, crea un giallo/psico-thriller acido, sperimentale e citazionista dove si può toccare con mano la sua ammirazione per il Maestro; fa inoltre un certo effetto vedere un film di questo calibro targato 2013 perché sembra davvero essere uscito dai primi '70 o giù di lì.
So che in seguito ha realizzato altre pellicole di questo calibro (Francesca, Abrakadabra) e prima o poi vedrò anche quelle.
Visto Francesca. Disponibile in ottimo blu-ray, film penalizzato da un budget miserrimo e una messa in scena dilettantistica. Credo, correggetemi se sbaglio, ma i pochissimi dvd in circolazione presentano solo la traccia in inglese.