Chi li ricorda?
Mi piacevano tantissimo, sono stati uno dei gruppi che più ho amato in tutta la mia vita.
Ieri ho scoperto che, dopo varie vicissitudine poco fortunate e cambi di formazione non particolarmente felici, nel 2005 è uscito un cd con la line up originale e l’ho subito ordinato.
Addirittura mi sono sentito un po’ in colpa per averli in un certo senso “abbandonati” e per aver saputo questa grande notizia con tutto questo ritardo.
Sicuramente non sono il solo a cui piacciono gli Spin Doctors, trovo che sia un gruppo formato da musicisti davvero strordinari.
Il batterista Aaron Comess aveva una tecnica e un groove davvero fuori dal comune e poi aveva un suono freschissimo, riconoscibilissimo e sempre ricco di idee. Il bassista Mark White (che poi è un nero :D) era uno slappatore folle all’epoca dell’uscita del primo disco, bravissimo e terribilmente funky.
Il chitarrista Eric Schenkman era un altro mostro, ebbe addirittura il suo momento di gloria passando per una specie di guitar hero (anche se un po’ sui generis) ed effettivamente sul palco era una vera belva. Tra l’altro aveva la caratteristica di divertirsi come un matto mentre suonava (e con lui tutta la band) cosa che per me significa tanto.
Il cantante Chris Barron mi è sempre piaciuto tantissimo, una voce bellissima e particolare nonché una notevole capacità nel songwriting. Poveraccio, lasciò la band anche perché fu colpito da una malattia alle corde vocali che lo rese praticamente afono.
Avevano esordito con un bellissimo EP live chiamato UP FOR GRABS al quale era seguito poco dopo il fantastico album POCKET FULL OF KRYPTONITE che era effettivamente un gioiello. Oltre alle celebrate hit single tipo “Jimmy Olsen’s Blues”, “Two Princes” e “Little Miss Can’t Be Wrong” ci sono soltanto grandi pezzi, suonati, arrangiati e prodotti con grandissimo gusto.
Riascoltato adesso dopo 17 anni (credo che il disco fosse del 1991) è ancora fantastico, secondo me.
Poi era seguito un altro disco live, anche questo straordinario, si chiamava HOMEBELLY GROOVE, un concerto davvero da paura.
Dopo era arrivato l’album dei record, si chiamava TURN IT UPSIDE DOWN e conteneva un sacco di altre hit. Anche questo era un disco bellissimo, praticamente perfetto.
Poi il chitarrista Erik Shenkman lasciò la band e ne arrivò uno nuovo. Non era male anche se tecnicamente non era assolutamente all’altezza del predecessore. Il disco che fecero assieme si chiamava YOU’VE GOT TO BELIEVE IN SOMETHING e a me piacque parecchio. Praticamente tutte le canzoni erano belle e il disco era molto solido.
Dopo di questò, però, ci fu un disco bruttarello (HERE COMES THE BRIDE) e tutta una serie di raccolte inutili.
Nel 2005 però è uscito questo disco con la formazione orginale (NICE TALKING TO ME). Ho sentito il singolo Can’t Kick The Habit e, per quanto sia una ballad e quindi non esattamente quello che mi aspetto da loro, non è davvero male.
Adesso vediamo come sarà il disco…