Squadra anti writers

Visto che ci sono frequentatori del forum che praticano questa forma d’arte, posto il link di Repubblica perchè è quello in cui le varie versioni che ho trovato sembrano più equilibrate visto che ancora (come al solito) le dinamiche non sono chiare, però pare che ci sia una telecamera dedicata al controllo del traffico che potrebbe aver ripreso l’accaduto.

Un amico di Como mi diceva un minuto fa che lui conosce il tizio a cui hanno sparato, e che non è un writer.

Volevo parlarne anche io…su Liberazione di oggi, c’è un 'intervista ad uno dei ragazzi che era insieme a Rumesh, Nadir [anche se lui nega di esserlo, dice di chiamarsi “nessuno”, ma ammette di essere stato in quella macchina]. Riporto qualche stralcio dell’intervista, e poi qualche considerazione mia.

[i]Afferma che non è vero che c’è stato un inseguimento, ma che, all’alt dei vigili, il ragazzo si è fermato al semaforo, poco dopo. Rumesh non si era fermato perchè era col foglio rosa, con la macchina dello zio.

I vigili sono arrivati, li hanno fatti scendere, questo ha afferrato Rumesh, puntandogli la pistola al collo, ha detto una cosa tipo “adesso ti faccio vedere io”, e lì è partito il colpo, non si sa se volontariamente, o meno. Subito dopo, il vigile si è portato le mani al volto, dicendo “che ho fatto, adesso perdo tutto”.[/i]


A Como c’è una “squadra antiwriter”, che ha evidentemente l’autorizzazione a sparare. Il punto non è che i writer siano dei santi, e nessun vuol fare di Rumesh un martire. Il punto è che Rumesh -e i suoi amici- erano incensurati, e nonostante sia stato un errore non fermarsi allo stop degli agenti [che erano anche in borghese, mi pare di aver capito- una reazione del genere è spropositata. Non erano assassini in fuga, erano writer che non si sono frmati ad un alt. Se poi venissero confermate le parole del giovane [ti faccio vedere io, con tanto di pistola puntata sul collo] sarebbe ancora più grave. Sarebbe un’esecuzione, non un incidente. L’esecuzione di un ragazzo di diciotto anni, in mezzo alla strada.

Quello che inquieta, inoltre, è il fatto che la madre di Rumesh nn ha ricevuto la benchè minima manifestazione privata [nel senso, nessuno si è recata dalla donna] di solidarietà dalle autorità cittadine, neanche un “ci spiace per tuo figlio” o un “come sta?”. Nulla. Invece, il tizio che ha sparato “ha la vicinanza del comandante che ha fatto il suo dovere”. Però loro “non sono dei rambo”.

Le parole terribili sono, appunto, “ha fatto il suo dovere”. Il suo dovere era, in quel caso, sparare ad un ragazzo incensurato di 18 anni che non si era fermato ad un alt. Un ragazzo di colore, tra l’altro.

Ha fatto il suo dovere mi ha lasciato basito. Tralasciando i soliti discorsi sull abuso di potere, etc, almeno scuse ufficiali e dimostrazioni di interessamento avrebbero dovuto esserci. Quante volte non mi sono fermato in motorino a 14 perchè eravamo in due. Devo ringraziare di essere bianco?! :confused: :mad: :confused: :mad: :frowning:

quello che è successo esattamente lo scopriranno le indagini, se avranno il buon cuore di fare un’inchiesta

ma a prescindere da ciò, vi pare una cosa sensata che una cosiddetta squadra antiwriter formata da vigili urbani, che normalmente sono disarmati, debba girare con le pistole?

mah

Peggio ancora

Vota vota berlusca.Io comunque ero writer anzi LO SONO.
Perchè essere writer non è una questione di frequenza di azione ma di attitudine mentale ad essere rivoltosi.
:smiley:

Pollanet, a Bologna non l oso, perchè non ho MAI visto un vigile urbano a Bologna in tre anni. Ma a Firenze, Empoli, Milano li ho sempre visti con la Berettina al fianco.

Non andare mai a Como, allora.

C’è stata solo la comuniczione ufficiale di solidarietà alla famiglia, seguita da “e comunque siamo vicini al collega che ha fatto il suo dovere”.

Una presa per il culo, in pratica.

A Milano moltissimi vigili urbani (quantomeno la “polizia locale”) sono armati di pistola.

Detto questo, vorrei chiedere a Neubauten:

A Como c’è una “squadra antiwriter”, che ha evidentemente l’autorizzazione a sparare.

Mi daresti le fonti da cui ti arriva questa informazione? Perché mi sembra una lieve esagerazione passare da un imbecille che tira fuori la pistola e spara, ad una squadra di giustizieri della notte armata e con licenza di fare fuoco, eh…

Cmq, come al solito, le istituzioni in questi casi usano i piedi di piombo per non trovarsi a “sbagliare”, e finiscono ad avere la faccia come il culo… eh, vurria mai che si scusassero con la famiglia di uno che poi magari era colpevole di qualcosa, che figura ci fanno dopo? Meglio aspettare che le indagini chiariscano tutto, eh si, che la madre se lo pianga da sola nel frattempo. Burocrati-politicanti del cazzo.

Slogun, quella è una mia deduzione, gli stralci dell’0intervista sono quelli in corsivo, quello dopo è un mio discorso. Spiego; c’è questa squadra antiwriters - hanno sparato e mandato in coma Rumesh - il comandante dice che “è stato un incidente, ma ha fatto solo il suo dovere”. Non avranno l’ordine di sparare a vista, ma l’autorizzazione a fare fuoco ce l’hanno per forza, se ha fatto il suo dovere. Evidentemente nel suo dovere rientra anche sparare. Poi è da vedere se come dice repubblica Rumesh ha cercato di scappare - ed è comunque una reazione esagerata- o se come dice un ragazzo che era in macchina, tra i cinque fermati, è stata èiù o meno un’esecuzione.

a bologna ci sono dei vigili armati, ma non è la regola… sinceramente non saprei chi l’ha e chi no e in base a cosa

e comunque un pò di tempo fa ho assistito allo sgombero di un pò di gente in una serie di casette al pilastro e nel frangente sono sicuro che i vigili la pistola NON ce l’avevano

Saranno stati dei “vigilini”, quelli a tempo…esistono anche a empoli, e più che far le multe non fanno…

Se dei vigili, o poliziotti, o carabinieri vanno in giro armati, penso sia ovvio che abbiano l’autorizzazione a sparare in determinate circostanze. Fatto salvo che questa ovviamente NON era una di queste circostanze, credo che le parole del comandante siano unicamente di circostanza nell’attesa di una verifica dei fatti: “ha fatto solo il suo dovere” (cioé stava fermando un sospetto) “è stato un incidente” (cioé gli è partito un colpo, tesi che in questo momento è la più accreditata dalle autorità). Penso che la cosa sia da leggersi in questa maniera, senza implicazioni cospirazionistico/paranoiche di sorta, e soprattutto senza paventare ipotesi di “esecuzioni sommarie” che francamente mi lasciano molto perplesso… non siamo mica in Cile o Cambogia, dai…

Slogun, siamo d’accordo, però intanto uno dei ragazzi che erano in macchina ha dichiarato quanto ho riportato sopra.

E se uno di questi ti mette una pistola al collo, urla “adesso ti faccio vedere io”, e poi spara, volontariamente o meno? Te come la chiami?

Io esecuzione, sarò estremista, ma se davvero è andata così…ricordiamoci che in Italia di sbirri dal grilletto facilino, o di sbirri che ammazzano ragazzi che non hanno fatto nulla, li abbiamo già visti più e più volte.

Io i Vigili di Bologna me li ricordo armati di pistola e manette, perlomeno ho chiara l’immagine di quelli che giravano con i Monster bianchi, sulle pattuglie a piedi non saprei.
Mi ricordo che nel mio primo periodo a Bologna questa cosa mi stupì abbastanza.

Se lo sparo non è volontario lo chiamo incidente gravissimo causato da una testa di cazzo che mai nella vita avrebbe dovuto tenere una pistola in mano o una divisa addosso. L’altro caso non lo voglio nemmeno prendere in considerazione, perché mi sembra davvero assurdo anche solo parlarne. Forse sono troppo ottimista?

Il problema è che chi porta con se un arma deve mettere in preventivo di usarla. Tragicamente ormai le armi finiscono in mano a gente in divisa totalmente priva di preparazione (ma mica per colpa loro badate bene) come i vigili, e con le nuove leggi, pure ai privati cittadini.
Episodio questo del ragazzo di Como, specchio di una situazione con cui ci troveremo a fare i conti fra qualche anno (a meno che le leggi vengano modificate), quando ci troveremo a fare il conto dei morti e a chiederci (almeno i più sensati) come cazzo sia potuto succedere.
Un vigile, a mio modesto parere, dovrebbe al massimo avere la possibilità di immobilizzare (scarica elettrica ? gas urticante ?) per poter avere il tempo di fare intervenire la PS o i Carabinieri nei casi necessari.

Beh le parole dell’intevista da te riportata lasciano intendere che il poliziotto avesse l’intenzione di intimorire il più possibile il ragazzino, per motivi che possono essere diversi (esasperazione, istinto violento, razzismo… o magari tutti questi insieme), però ha esagerato e gli è partito un colpo, accidentalmente.
Quindi più che un’esecuzione, che non avrebbe senso vista la presenza di diversi testimoni e la non gravità delle colpe del ragazzo, penso si tratti di un incidente dovuto alla condotta “esagerata” del poliziotto…
Questo è la prima analisi superficiale che mi viene da fare leggendo quello che avete postato, e prendendo per buona la testimonianza dell’altro ragazzo, cosa che peraltro mi pare credibile, con la versione ufficiale modificata per salvare la faccia dei vigili urbani (e magari il culo dello sparatore…)