Stefano Tura

L’altra sera,mentre mi sorbivo il TG1,mi sono imbattuto in un servizio da New York a cura del corrispondente Stefano Tura…caso d’omonimia,o è lo stesso Tura che alterna l’attività di giornalista a quella di romanziere?Rammento due thriller suoi,Il Killer delle ballerine e Non spegnere la luce.Chi sa dirmi qualcosa?Magari Giacomo Cacciatore,che è dell’ambiente?

Sì, è lui.

“Il killer delle ballerine” (Fazi Editore, 2001) è a mio parere davvero un bel giallo, oltretutto un esordio, avvincente e scritto bene, ambientato nella riviera romagnola tra discoteche, viados e quant’altro. Lo consiglio.

Tura, tra le altre cose, è stato più volte corrispondente dal fronte in Medio Oriente.

Sai che non m’aveva preso granchè,Il Killer delle ballerine?Invece Non spegnere la luce l’ho trovato davvero carino,con atmosfere morbose niente male.De gustibus,ovviamente.

Quello di cui parli purtroppo non lo conosco.

E’ uscito per la Fazi Editore un annetto fa,o giù di lì.Ambientato in Toscana e ispirato in maniera evidente al caso Pacciani,se non ricordo male rispolvera anche qualche personaggio dal Killer delle ballerine.

Tura, come scrittore, ha fatto velocemente carriera: è passato alla Mondadori. E sui quotidiani leggo cose egregie dell’ultimo suo romanzo, “I fiori del male”.

Non l’ho ancora preso,ma m’ispira assai.Tantopiù che è ambientato nel Kosovo post-conflitto,e credo che Tura conosca bene l’argomento.Mi pare che il titolo corretto sia Nasceranno i fiori del male(o del sangue?Boh…).E’ una buona cosa che grosse case come la Mondadori si accorgano dei nostri autori “di genere”, fa ben sperare.

Preso. Il titolo esatto è “Arriveranno i fiori del sangue”.

non vorrei sbagliarmi ma tura mi pare sia stato anche il giornalista che più da vicino ha seguito negli anni la storia della banda della uno bianca

insomma sguazza nel trucido proprio

Assolutamente sì:è stato cronista di nera per Il Resto del Carlino,ha lavorato come inviato di guerra nel Kosovo,in Afghanistan e in Iraq e ha seguito inchieste legate al traffico d’armi ed esseri umani e al terrorismo internazionale.Se non è adatto lui a scrivere un thriller o noir che dir si voglia…il suo nuovo romanzo l’ho comprato ieri,è messo di lato in una bella pila di cose da leggiucchiare.Ho un po’ di roba immagazzinata,attualmente sono preso dal nuovo Elmore Leonard.

mondadori, 257pp, euro 14.50

Ancora devo iniziarlo,ma ho dato una sbirciatina ed è roba davvero tosta.A metà strada fra lo psycho-thriller e i noir spionistici di Altieri,promette di essere un lungo viaggi all’inferno.

Finito.
Davvero avvincente,Tura migliora di romanzo in romanzo.Un violentissimo e adrenalinico thriller che è anche un atto d’accusa nei confronti dei “liberatori” del Kossovo,con tutte le porcherie e le atrocità che ancora dilaniano quella terra sfortunata.Da non perdere.

è un po in coda, dietro ad altri libri, ma visto la tua recensione entusiastica, potrei portarlo in prima fila

La tua recensione mi ha fatto venir voglia di prendelo.Se le premesse sono queste mi gusterà mucho. :twisted: :twisted:

sono finalmente riuscito ad iniziarlo e lo sto divorando, gazie della segnalazione Tuchulcha…

terminato…

le vicende di Alvaro, Olga, Sasko, Livia, mi hanno fatto venire i brividi. Va bene, la storia non si riferisce a fatti realmente accaduti (forse) ma è fottutamente verosimile

non vedo l’ora di recuperare gli altri romanzi di Tura…

Iniziato oggi pomeriggio, devo ammettere che l’ inizio è un po’ incasinato, tutte quelle presentazioni “prequel” fanno un po’ di confusione, ma si fa avvincente…

devo ammettere anch’io che quello che dici, davide, è un pò la pecca di tutti quei romanzi che presentano più storie parallele, bisogna leggere un bel pò di pagine per racapezzarsi…