Stephen King

eh eh eh mitico per esempio il pezzo degli ac/dc in quella colonna.

io -che cmq ho detestato lo shining televisivo voluto da King- alla tua lista aggiungerei senza alcun dubbio:
LA ZONA MORTA -che per me è un grande, grandissimo, film.
PET SEMATARY -forse una delle trasposizioni più fedeli e convincenti.
CARRIE -non ha bisogno di presentazioni.
MISERY NON DEVE MORIRE -bellissimo
L’ULTIMA ECLISSI -come sopra
L’ALLIEVO -non è all’altezza del romanzo, tuttavia un ottimo film
LE ALI DELLA LIBERTA’ -un bel carcerario, forse un pò troppo mainstream rispetto al romanzo.
LA META’ OSCURA -un film sottovalutato che, secondo me, meriterebbe una riconsiderazione.
L’OCCHIO DEL MALE -più interessante di tante altre trasposizioni meno riuscite.
CUJO -tralasciando il finale che tradisce King, un film che apprezzo molto.
THE NIGHT FLIER -ottimo film.
GRANO ROSSO SANGUE -anche questo non è male e merita un posto nella lista.
L’IMPLACABILE -dignitoso anche questo.
CHRISTINE -non all’altezza del testo, non il miglior Carpenter, cmq a me piace.

menzionerei anche: I SONNAMBULI, UNICO INDIZIO LA LUNA PIENA, LA CREATURA DEL CIMITERO, L’OCCHIO DEL GATTO, I DELITTI DEL GATTO, COSE PREZIOSE (questi mi piacciono meno… però non li butterei).

non sono un fan di questo film: FENOMENI PARANORMALI INCONTROLLABILI. però forse non lo inserirei tra le cose che proprio non mi piacciono (vedi, per esempio: BRIVIDO o IL MIGLIO VERDE o CUORI IN ATLANTIDE e tanti altri).

tra le serie tv… due in particolar modo mi piacciono: LE NOTTI DI SALEM e, soprattutto, ROSE RED. ma forse anche LA TEMPESTA DEL SECOLO.

Ecco, hai ragione, questi li aggiungerei anch’io alla lista delle eccezioni, e quoto i tuoi commenti. Sarei anche curioso di vedere “Rose Red”, di cui mi hanno parlato parecchio bene…

I film di livello tratti dai suoi romanzi/racconti non mancano, tra le varie dozzine che sono state girate. Mi pare ci fosse uno speciale di Nocturno sull’argomento, di un paio di anni fa…io comunque ho amato molto (come film):
[ul]
[li]Misery
[/li][li]Il miglio verde
[/li][li]Le ali della libertà
[/li][li]Shining ovviamente, anche se il finale è differente da quello del libro
[/li][/ul]

in Italia è uscito direttamente per l’home video e successivamente è stato trasmesso da Rai2 in due puntate.
siamo sulle 3 ore… circa.
so che il dvd è ottimo… io purtroppo, però, ho ancora solo la registrazione tv.

il “film” è ricco di un’atmosfera molto ma molto inquietante e convincente. contrariamente ad altre operazioni analoghe non sbraca troppo in effettacci da CG e, anzi, si mantiene sempre su livelli di decenza.
certo stiamo parlando, cmq, di un prodotto destinato fin dal principio al mezzo televisivo… e quindi qualche concessione è da tenere nel conto.

narra la storia di una casa maledetta e della sua stirpe. una casa famosa per alcune stranezze: durante gli anni del suo massimo splendore, ai tempi della famiglia Rimbauer, non smetteva mai di “costruirsi” e ampliarsi… modificando sempre la sua struttura, la sua architettura… ma soprattutto, già da allora, aveva fame.
fame di “costruttori” da inglobare. anzi: costruttrici.

Rose Red è donna, e riservava un destino ben preciso alle donne, e un altro, tutt’altro che lieto, agli uomini.una ricercatrice decide di “risvegliare” questa cellula apparentemente dormiente e riunisce un gruppo di persone dai forti poteri per innescarla.

c’è da precisare, cmq, che questa fiction non è tratta da un racconto di King. lui ha scritto direttamente la sceneggiatura.
cioè in questo caso il passaggio è stato inverso: King scrive il film, il film viene realizzato… all’interno della storia è più volte citato il diario di Ellen Rimbauer, fondatrice della casa.
questo, successivamente, diventa un libro vero e proprio, pubblicato con il titolo: LA MIA VITA A ROSE RED: IL DIARIO DI E. RIMBAUER.
l’ho letto ed è certamente da considerarsi parte integrante del film… svela con più precisione molti aspetti -anche di natura erotica e morbosa- della vicenda di questa donna (e ovvio della casa… perché si tratta di due entità complementari) che certamente nel film risultano più attenuati o, perfino, sorvolati.

sì. era un Dossier. copertina bianca. non ricordo l’anno di pubblicazione, ricordo però che era ben fatto e ricco di contenuti.
:wink:

Infatti King tentò di far eliminare la scritta “tratto da un racconto di…” dai cartelloni.
A proposito de La metà oscura, oltre che un autocitazionismo rappresenta anche un omaggio allo scrittore Donald Westlake, che con lo pseudonimo di Richard Stark ha pubblicato alcuni noir incentrati sul rapinatore professionista Parker.

Era curato da Pier Maria Bocchi/Manlio Gomarasca e il sottoscritto vi aveva contribuito, sia pure in maniera minima. Effettivamente era molto ben fatto, l’anno esatto di pubblicazione non lo ricordo neanche io.

allora complimenti anche a te:tuchulcha oltre che a Bocchi e Gomarasca.

Sono andato a ripescare il book, che ricordavo di un paio di anni fa ed ho invece scoperto essere del 2002. Davvero ben fatto, soprattutto le schede dei film…ovviamente tutte tranne quella di Cimitero vivente 2. :tuchulcha:tuchulcha:tuchulcha:tuchulcha:tuchulcha

Rammento di essere stato pure clemente nel recensire quel filmaccio. Si vede che ero in vena caritatevole… però il primo Cimitero vivente è ancora caruccio, una delle trasposizioni kinghiane più fedeli. C’era pure stato uno scambio di citazioni: nel romanzo King cita i Ramones, che a loro volta hanno composto il pezzo Pet Sematary presente nella colonna sonora.

A proposito del Re, quest’inverno dovrebbe uscire una sua nuova raccolta di racconti brevi. L’attendo con interesse; se i suoi ultimi romanzi difettano parecchio sul piano dell’originalità, trovo che nelle short stories zio Steve abbia ancora un notevole mordente.

Sì, è quella che dicevo io: Just before sunrise! Non vedo l’ora! C’è un racconto che mi incuriosisce non poco, si chiama N!
Sbavo nell’attesa! :smiley:

Ho conosciuto King per caso, era il 1986, secondo quadrimestre, trovai questo libro in biblioteca, “Una splendida festa di morte”, il primo titolo italiano di Shining; cominciai a leggerlo e non riuscii a fermarmi, andai a letto alle 6 di mattina per finirlo, il giorno dopo avevo l’ultimo compito in classe di matematica, media del 6 scarso, mi beccai un 4- e la materia a Settembre. Però quel libro mi fulminò. Da allora ho letto quasi tutto del maestro, per lo meno fino ad una decina d’anni fa: poi l’ho abbandonato, non perchè non mi sia più piaciuto, semplicemente mi ho cominciato a concentrarmi di più su altri autori.

Shining a parte, su tutti il romanzo che adoro, e che ho letto più volte, e’ sicuramente IT. Tra quelli più recenti (per i miei standards), Dolores Claiborne, anche per l’innovativa forma di scrittura. Concordo con Tuchulca, adoro i racconti, lì riesce a dare sempre il massimo. E il racconto che preferisco è molto probabilmente Rita Hayworth & The Shawshank Redemption.

Una nota particolare va alla bellissima e unica Danse Macabre, antologia della letteratura horror che spazia da The Monk ai giorni nostri.

I film tratti dai suoi libri non sempre sono all’altezza, soprattutto quando King aveva il viziaccio di occuparsi della sceneggiatura. Devo dire però che da quando il suo amico Rob Reiner (e Frank Darabont) ha preso in mano le cose, fondando addirittura una casa produttrice in suo onore (Castle Rock Entertainment) i risultati sono notevolmente migliorati.

Escludendo quel capolavoro di Shining, che considero fuori categoria e più un film di Kubrick che un film tratto da un libro di King, quelli che mi sono piaciuti sono i seguenti:

Carrie
The Shawshank Redemption
Misery
Dolores Claiborne
The Green Mile
Firestarter
Children of the corn
Christine
The Dead Zone
Pet Cemetary
Apt pupil
Hearts in Atlantis

Per me le migliori trasposizioni continuano a rimanere queste:

Carrie
La zona morta
Cimitero vivente
Stand By Me (la migliore in assoluto imho)
La metà oscura
Le ali della libertà
Il miglio verde

A livello di soggetti kinghiani originali per il grande e piccolo schermo, adoro Creepshow e La tempesta del secolo.

Sì sono piuttosto d’accordo. Di King c’è l’idea iniziale, semplice ma geniale, di una famiglia isolata dalle circostanze in un luogo maledetto in quanto edificato su un antico cimitero indiano eccetera…
L’idea vincente del film, a mio avviso, è quella di mostrare Jack Torrance come un pazzo furioso fin dalla prima inquadratura…là dove nel romanzo c’era tutto un percorso che faceva uscire di senno Torrance, che all’inizio era descritto come un tizio qualsiasi, nel film l’atmosfera malata c’è da subito.

Travolto dall’onda che avete alzato ho ripreso KING! E ho appena finito di leggere pet sematary! Madonna ragazzi che libro! Me lo so bevuto in due giorni, ma perchè lavoravo, sennò in un giorno me lo sarei fumato!!!

Alcune scene m’hanno fatto venire letteralmente il ghiaccio alla schiena, tipo…

il wendigo gigante che spezza l’albero nella nebbia… brrr…

oppure il finale

“caro”

Indubbiamente uno dei suoi capolavori! Contiene anche un grande discorso sulla morte, sulle conseguenze e sui traumi che provoca…

Anche qui

come ho detto in precedenza, king ti fa innamorare dei suoi personaggi e poi li fa morire! Io, come per mattie in mucchio d’ossa, mi sono innamorato di rachel! E poi alla fine zac!! Uccisa dal proprio figlio zombie! “T’ho portato una cosa, mamma, t’ho portato una cosa, t’ho portato una cosa!” Quella è sicuramente una delle scene più agghiaccianti di tutto il libro!

Ho deciso! Prendo tutti i king che non ho ancora letto e me li bevo tutti uno dietro l’altro! Tra l’uno e l’altro però ce ne metto qualcuno di un’altro scrittore perchè sennò crepo!

Ah, volevo chiedervi una cosa: alla fine dei libri ci sono le trame di tutti i libri che ha scritto e in quella del talismano dice che spielberg c’ha fatto il film! :confused: Non ho ancora controllato ma non mi sembra che spielberg l’ abbia fatto… mo controllo. Voi l’avete visto?

Beh, puoi modificare il tuo post col tasto EDIT ed aggiungere lo spoiler…:slight_smile:

Proprio tra le ultime letture agostane:

Colorado Kid
Torno a prenderti

Il primo è un ottimo noir d’antan.
Il secondo riprende le atmosfere del (a mio modo di vedere splendido) Il gioco di Gerald.

Grazie! Ci credi che quel pulsante non l’ho mai usato? Non sapevo neanche a che servisse! Adesso lo so! Grazie!!!

Mai sentito. Può darsi che Spielberg abbia acquistato i diritti cinematografici, ma di una trasposizione cinematografica o televisiva non so nulla.

Io ne avrò letti una quindicina, ma soltanto “La zona morta” l’ho letto 2 volte (è il mio preferito).

Ho amato molto anche “Stagioni diverse”, 4 novelle dalle quali sono stati tratti 3 film…
“Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank”: “Le ali della libertà”
“Un ragazzo sveglio”: “L’allievo”
“Il corpo”: “Stand by me - Ricordo di un’estate”

L’ultimo che ho letto, credo circa 8 anni fa, è stato “Il gioco di Gerald” e mi è piaciuto.

Ho apprezzato molto anche l’ultimo, Duma Key. Trovo che nonostante un certo calo di originalità nell’intreccio le sue storie catturino anche adesso, sicuramente uno degli affabulatori più capaci del ventesimo secolo. Però lo preferivo in veste più dichiaratamente orrorifica, ormai scrive cose mainstream che mescolano più generi e sinceramente non sempre la faccenda mi esalta. Imho è ancora capace di spaventare, se vuole; il suo raccontino apparso sulla raccolta Einaudi che mi pare s’intitolasse Crimini o roba simile m’ha genuinamente gelato il sangue, pur non avendo figli ho capito cosa deve provare un genitore quando teme per l’incolumità dei propri cari.

ricordo ancora l’entusiasmo che provai quando lessi Le Notti di Salem.
una gradevolissima variante de I Peccatori di Peyton, quasi…

prima di questo romanzo ne avevo, in verità, letti anche altri… ma ero piccolino e un pò snob. ero sempre lì a denigrarlo il Re, andava troppo di moda, osannavo invece Barker.

fu poi una mia ex a contagiarmi l’amore per King. lei era una fanatica… mi suggerì che forse era meglio abbandonare prese di posizione fighette e affrontare l’opera kinghiana senza preconcetti. ovviamente la sua scrittura infine ebbe la meglio.

quando penso ai lavori di King mi viene sempre in mente il capolavoro di Carpenter: Il Seme della Follia.
è come se lo Scrittore del Maine avesse davvero creato un suo universo letterario… un universo ormai quasi “reale”… fatto di persone, luoghi… perfino l’aria riesco a ricordare di certe cittadine.

sarebbe bello assemblare la maggior parte dei romanzi -o dei racconti- di King come faceva il protagonista del film di Carpenter con le copertine di Cane.

anche a me è piaciuto.
lo trovo un libro riuscitissimo e denso di una claustrofobica e paranoica inquietudine.
mi piacerebbe un film tratto da questo romanzo.