Stracult show

La quarta puntata è stata veramente interessante, a cominciare da Lino Banfi che non ha raccontato le solite cose, ma aneddoti interessantissimi e i due sketch con Lallo Circosta molto divertenti. La parte delle chitarre è stata bellissima! Il fischio di Alessandro Alessandroni è meraviglioso, pulito, armonioso e celestiale, per forza tutti quei capolavori di colonne sonore! Poi la bella partecipazione di Bruno Battisti D’Amario, Alex Britti (anche se un po’ fuori luogo per il genere western) e il Grande Enrico Ciacci… negli RVM con Little Tony mi stavo quasi commuovendo (si sente la sua mancanza!).
Italo Vegliante per una volta non ha ricevuto risate, ma applausi… un Grande chitarrista anche lui!
Meravigliosi i manifesti e i gadget di Francesco Scimeni (tra cui la Sveglia di Lino Banfi).
Greg più interessato alle discussioni (non trattandosi di horror) che ha regalato il divertente momento delle sound con il battito dei denti.

I siparietti comici anch’essi sempre divertenti con Rosanna Sferrazza con un nuovo look rispetto alle precedenti puntate, Lallo Circosta più in evidenza, G-Max con il film di “Capitan Mark” e, soprattutto, Nicola Vicidomini che ballava con la base di “La Mezzaluna”.

Una delle migliori puntate di quest’anno! Interessante il riferimento ad Alberto Sorrentino, secondo me un attore da approfondire.

Sono d’accordo con i commenti precedenti, e voglio rimarcare la presenza quasi fuori luogo di Alex Britti, non fosse altro che non sapeva manco un titolo di film western ed era pure un pò imbarazzato per sta cosa…

Sì, ma almeno sa suonare, e tanto mi basta. Se poi non sa i titoli, peggio per lui. Ha ancora tempo, per imparare…

La quinta puntata è stata molto interessante, a cominciare dalla nostalgica e piacevolissima parte sull’Italo Disco degli anni 70 e 80 ed è stato piacevole rivedere Gloria Piedimonte, Umberto Smaila (anche se non molto divulgatore di aneddoti, ma lui e i Gatti di Vicolo Miracoli sono leggendari) e, soprattutto, i Mitici Fratelli La Bionda (di cui si sono ascoltate alcune tra le mie preferite come “One for you, one for me”, “Baby make love” e “Movin Cruisin”) e poi è spassoso vedere Italo Vegliante che balla!!!

Molto interessante anche la seconda parte sul Cinema Demenziale con l’intervento di Terry Gilliam e poi Neri Parenti, Renzo Arbore e Mattia Torre. Sicuramente è stato trattato in modo molto intelligente, anche se si poteva approfondire di più la filmografia di Neri Parenti e, soprattutto, il personaggio di Fantozzi! Però ben gestita lo stesso, con molti filmati bellissimi come il provino/tentativo di Federico Fellini per far interpretare il ruolo da protagonista ne “La Città delle Donne” a Mario Marenco… e poi Jimmy Il Fenomeno, Andy Luotto, Salvatore Baccaro, Roberto Benigni quando era veramente comico, le Sorelle Bandiera…
Interessante anche l’intervento di un calmo Francesco Mandelli anche se, secondo me, un po’ fuori luogo visto che quando è diretto da Neri Parenti non interpreta i suoi personaggi dei Soliti Idioti.

Per il resto bravissimi come sempre tutti i collaboratori e il cast di “Stracult” di cui (a parte Lillo e Greg, G. Max e Lallo Circosta) si stanno confermando talenti comici secondo me non da sottovalutare, ansi, in mezzo ad alcuni comici moderni, sono gli unici che fanno ridere. Rosanna Sferrazza è molto brava e simpatica e poi Fabian Grutt è irrefrenabile… e Nicola Vicidomini si sta affermando come comico innovativo, con versi, musica, accenti e film (“Avere Uttant’anni”, “Milano Spuorca”).
Sempre interessanti i titoli di Francesco Scimemi, come “…E si salvò solo l’Aretino Pietro, con una mano davanti e l’altra dietro”.

Una cosa che mi ha fatto pensare: Terry Gilliam parla male del cinema italiano, ma lui lo sa che Paolo Villaggio, per esempio, ritiene i Monty Python tra i suoi comici preferiti? E poi anche Fantozzi o il “primo” Renato Pozzetto erano molto surreal-demenziali. Mah! Ho visto anche la faccia un po’ sconvolta di Neri Parenti. :confused:

E quindi? :slight_smile:
Anche a Bobby Solo piaceva Elvis, ma non per questo era automatico il contrario.

Si, ma Fantozzi è molto vicino alla demenzialità dei Monty Python, visto che il primo “Fantozzi” piacque anche a Mel Brooks.

Che notoriamente ha militato per anni nei Monty Python. :smiley:

Ma poi al di là di questo, 'sta nuova serie merita davvero? Io sono rimasto alla prima puntata e a parte qualche momento emozionante con i filmati dei concerti romani di Genesis e Pink Floyd (che comunque col cinema di genere…), qualche ricordo divertente qua e là, e considerando che a me Lillo & Greg non sono mai piaciuti più di tanto, la prima puntata dicevo non m’era parsa 'sto granché. A occhio e croce però anche le altre puntate non mi pare abbiano suscitato tutto st’entusiasmo.

Quella su Lino Banfi è interessantissima, ma secondo me (anche se non l’ho ancora vista, naturalmente), la puntata migliore sarà stasera con Tomas Milian, Quinto Gambi, Dardano Sacchetti e Massimo Vanni!!!

Una cosa è certa, secondo Mariocinema le puntate di stracult sono interessanti. :smiley:

Ho appena visto la puntata di ieri (recuperabile QUI) skippando le parti che non mi interessavano - poche a dire il vero - .

Per me è una delle puntate migliori, sicuramente la migliore della stagione.
L’intervista a Milian è lunga e lui racconta cose non banali o strasentite. Poi lui non viene praticamente mai interrotto e viene lasciato parlare. Davvero buona. Il dibattito in studio con Quinto Gambi, Dardano Sacchetti, Massimo Vanni e Silvio Laurenzi era invece poco interessante. Troppo frammentario con tutti a parlarsi sopra e a non dire nulla di particolarmente interessante.
Comunque, ripeto, l’intervista a Milian è ottima.

Non male anche la parte sul peplum, peccato solo che anche qui ci sia stata la tendenza a parlarsi addosso (e anche a buttarla un po’ in caciara). Non male, comunque, l’ho seguita con piacere.
Partecipano Mimmo Palmara, Willy Colombini, Kirk Morris, Pietro Torrisi e Howard Ross.

Vista anch’io. Sull’intervista a Milian (vispissimo ottantenne. Peccato quei capelli dietro troppo lunghi. Ma lo sguardo è limpido e intelligente), in sostanza quoto Brass, l’ intervento dell’attore era davvero ricco e interessante (e credo abbiano dovuto pure tagliare parecchio, per ragioni di durata). Un’aggiunga personale: non viene detto chiaramente nell’intervista, ma al 99% quello che gli ha dato del “cubano di merda” doveva essere Gian Maria Volontè, all’epoca “obnubilato” dall’ideologia. E comunque Milian, alla sua età, si conferma per vari motivi molto più “di sinistra” che non tanti COSIDDETTI “compagni”, del cinema o della politica. In effetti alquanto affrettato e superficiale il dibattito coi vari Sacchetti Gambi Vanni Laurenzi. A quel punto, era meglio invitare in studio Lenzi, almeno ci sarebbe stato un pò di “pepe” nella discussione. Invece, senza essere un fan del peplum, è stato molto bello vedere i “vecchi leoni” nostrani del genere (ma anche qui: perchè non Giovanni Cianfriglia? Forse ha problemi di salute, questo sì…): Palmara è un signore distintissimo, Bellini/Morris a parte gli incisivi spezzati (?!) è in gamba, ma i veri pezzi da novanta sono stati Renato Rossini e soprattutto Pietro Torrisi. Fisici ancora in forma, Torrisi poi ha davvero poche rughe, e sfoggia una stazza da “non rompetemi la minchia, o vi spacco 'o culo” (ah, è la prima volta che l’ho sentito con la sua vera voce: un accentino siculo mica da ridere…). Sulla trasmissione in generale: Lillo e Greg come conduttori sono scarsini forte. Greg, soprattutto, quando si trattava di fare domande annaspava come se nuotasse in una piscina riempita di guano…

Ieri ottima puntata, l’ho vista quasi tutta tranne la parte finale sull’hard. Grande l’intervista a Milian, Tomas resta un Mito assoluto e con la M maiuscola, c’è poco da fare… quando se n’è uscito con quel Fregna! mi sono ammazzato dal ridere :smiley:

Molto bella anche la seconda parte sui forzuti. Impressionante il grande Pietrone Torrisi a 73 anni: anche io non avevo mai sentito la sua voce prima di ieri, bell’accento catanese se non sbaglio.
Per una volta anche le parti comiche del programma (tolto un momento iniziale con un pietoso carneade sul quale ho tolto l’audio dopo i primi dieci secondi) sono state di buon livello: lo sketch con Steve Lill in fondo era funzionale a quello che stavano dicendo, e vedere Italo Vegliante che fa braccio di ferro con Torrisi non è stato male.

In effetti la voce di Torrisi è fantastica (ma anche i suoi calzini sfoggiati con strepitosa disinvoltura) e notevolissimo il suo fisico (così come quello di Howard Ross, che peraltro continua ad allenarsi quasi quotidianamente e a seguire una dieta rigorosissima).

Qualcuno sa se il documentario PEPLUM! di Luca Verdone del quale vengono mostrati un po’ di estratti è reperibile in qualche modo?

Ho guardato l’intervista di Tomas, davvero ancora in gambissima.
Ho notato anche la presenza di quel ciccione che faceva la parodia di Cassano.

Sì infatti, gente che deve mangiare, immagino… e a giudicare dalla panza magnano più che bene.

Comunque grandissimi i forzuti romani vecchia scuola che parlano dei tempi di Stìve Rives :smiley: :smiley:

Interessava anche a me ma praticamente in rete non esistono notizie a riguardo: non viene neppure menzionato tra i lavori di Luca Verdone né su Imdb né su Wiki e neanche su MyMovies… ho scoperto inoltre che ha girato anche un documentario su Sergio Leone ma neanche di quello c’è menzione nelle sue filmografie :confused:

Milian è unico, un’esperienza pazzesca di vita e cinema più una grandissima umanità, credo che tutti staremmo ore a sentirlo parlare a ruota libera e a imparare qualcosa. Poi mi è anche sembrato più in forma e vitale che in altre occasioni recenti.
In studio, è vero, si tende sempre a buttarla in caciara e in burletta. Io avrei lasciato gli interventi comici come intermezzo fra un’ospitata/intervista e l’altra, che bisogno c’è di interrompere racconti e aneddoti già divertenti di loro, mica stiamo da Carloconti o dalla D’Urso.

Nonostante questo, bella pure la parte dei muscoloni d’antan. Mimmo Palmara giustamente rimarca sempre la sua diversa e più nobile provenienza accademica, però in presenza degli altri ex colleghi più terra terra è inevitabile che la cosa sembri un po’ snob e che la simpatia vada più agli altri.
Pietro Torrisi è fantastico, a parte che con quel fisico, faccia e zigomi da combattimento potrebbe ancora interpretare un cattivo da paura, una specie di Jack Palance nostrano, ma la voce è micidiale, roba che viene dal passato remoto.

Fra Lillo e Greg salvo il primo come conduttore ma il socio proprio non so a che serva.

Bellissima puntata (ma anche… interessante :D), Tomas Milian era sicuramente più in forma, secondo me, perché l’intervistatore era Marco Giusti e ne capisce di cinema, invece spesso ho notato un po’ da tutti che viene scambiato Monnezza con Giraldi, Sergio con Bruno Corbucci, Claudio con Ferruccio Amendola… insomma, qui Tomas poteva parlare più liberamente non avendo problemi di auditel e di pubblico “da salotti pomeridiani”.
Tomas Milian è uno dei miei attori preferiti e quindi mi sono divertito e anche commosso (il racconto del set di “Identificazione di una donna”). In studio è sempre un piacere rivedere Massimo Vanni e Quinto Gambi, soprattutto per aver scoperto che la collana che Nico Giraldi porta al collo è la collana con la chiave della 500 di Quinto Gambi, che ancora porta al collo.

Pietro Torrisi è stata una bella scoperta, perché nei film è sempre doppiato e non sapevo che fosse siciliano come me, beh… un accento chiaro e limpido, ci sono alcuni siciliani che si vergognano dell’accento e parlano con un siciliano “più teatrale”, mentre quello di Pietro Torrisi è proprio Siciliano. Fantastico il braccio di ferro con Italo Vegliante!

Per quanto riguarda Lillo e Greg, Lillo è abbastanza svelto e abile nella conduzione, mentre Greg, secondo me, si trova lì più a suo agio nelle parti musicali dei Franzistors (soprattutto le canzoni delle prime puntate).

Comunque ieri è stato piacevole rivedere la serie di Maciste di “Stracult” di qualche anno fa, con Maciste (Lillo), Ursus (Marco Marzocca) e Saturnus (Greg).

Sono ansioso di vedere come saranno le puntate a Venezia.

purtroppo l’attuale collocazione tempo-oraria mi è un pò difficile da gestire e sto facendo fatica a guardare le puntate, pure ieri che ci tenevo assai sono riuscito a vedere solo la parte finale dell’intervista a tomas e adesso aspetto di trovare il resto

sono rimasto comunque piacevolmente sorpreso dal fatto che tomas sia ben più arzillo e lucido di quello che credevo e di quanto s’era potuto pensare nelel ultime comprsate in tv

poi più in generale lo studio è bello, gli inserti musicali stile kraftwerk sono simpatici, i siparietti pseudo-comici mah, comunque ci possono anche stare

ma sanno gli dei quanto mi dole dare ragione a brass ma certe cose mi hanno lasciato veramente perplesso

ospiti che si parlano sopra e non si capisce un cazzo, altri ospiti che stanno a fare poco più che tappezzeria, altre cose molto discutibili

la settimana scorsa si parlava di musica, c’era smaila, e fagli trovare una pianolina e intonare almeno il motivo di disco gatto, verona beat o la belva col mitra, altrettanto c’erano i fratelli la bionda, quale è il senso di dargli due chitarre finte e mettere un loro pezzo in playback, manco a pronto raffaella si fa più dai, vuoi ben dire che questi non sono capaci anche solo di improvvisare qualche roba, questi suonavano veramente mica ci avevano i computer che suonavano per loro

poi detta come va detta oh, giusti potrà essere il miglior autore o anche pensatore della terra, lo apprezzo molto ma fare il presentatore non è proprio il suo mestiere, ma meglio paolino stracultino veramente

Secondo me è anche per questo che alla conduzione c’è pure Lillo.
Marco Giusti è una persona che io apprezzo e stimo tantissimo, ma effettivamente è vero che nella conduzione si inceppa un po’ in qualche balbuzia, ma alla fine importa di cosa si parla. Però le interviste come le fa lui non li fa nessuno! E’ una persona espertissima di cinema, infatti Tomas Milian ha parlato liberamente, non come i giornalisti che improvvisano Monnezza con Nico Giraldi.