LONDRA - Vendono il loro corpo per pagare le tasse universitarie e conseguire una laurea che e’ vista come uno strumento di promozione sociale. E’ aumentato in modo preoccupante, negli ultimi anni in Gran Bretagna, il numero delle studentesse disposte a prostituirsi o a lavorare in un settore della cosiddetta industria del sesso per affrontare i costi sempre crescenti che un corso di laurea comporta.
Una ricerca condotta da studiosi della Kingston University, scrive il Sunday Times, rivela che l’incremento e’ stato del 50 per cento negli ultimi sei anni e che uno studente su dieci, nel campione dei 130 ragazzi intervistati nel contesto della ricerca, ha detto di conoscere studentesse che hanno lavorato occasionalmente in locali di strip-tease, di danza del ventre o in saloni di massaggi di ambigua reputazione. Il sei per cento degli intervistati ha affermato invece di conoscere personalmente colleghe che si prostituiscono regolarmente. Secondo i curatori della ricerca, Sandra Bergstrom e David La Rooy, alla base della decisione di alcune studentesse di lavorare nei locali di spogliarello o di danza del ventre, ci sono problemi mentali spesso dovuti all’alcool. Piu’ consapevoli e lucide sembrano invece le giovani universitarie che si prostituiscono, sostengono i ricercatori, in quanto decidono di vendersi allo scopo preciso di guadagnare i soldi necessari per pagare le tasse universitarie. In quasi tutti gli atenei del Regno unito, le imposte sono salite dalle mille sterline del 1998 alle tremila di oggi (circa cinquemila euro), un costo esorbitante per un buon numero di giovani.
Per poter pagare le tasse e al contempo mantenersi, una ragazza identificata con un nome di fantasia, Sophie, ha detto di aver deciso di lavorare in un’ ‘agenzia di accompagnatrici’. Sophie, che ora sta specializzandosi per ottenere un dottorato in Politica internazionale, confessa che nel 1999 riusciva in una sola notte di lavoro a guadagnare 2000 sterline, ma ora, aggiunge, ‘la concorrenza delle ragazze dell’est Europa ci sta danneggiando e si guadagna di meno mentre le tasse universitarie continuano ad aumentare’. ‘All’agenzia - prosegue Sophie - avevamo i nostri libri e i nostri computer. Studiavamo di notte e ogni tanto chiudevamo i libri per ‘accompagnare’ i clienti. Piuttosto che lavorare in un McDonald per otto sterline all’ora…’
Dalla ricerca, scrive il Sunday Times, emerge che sono sempre piu’ numerosi i clienti che chiedono ‘amiche occasionali’ colte. ‘Si’, ci sono molti uomini che non vogliono solo sesso, desiderano anche parlare, conversare con noi’, conferma un’altra universitaria. ‘Le studentesse sono persone adulte e responsabili’, ha detto da parte sua un portavoce delle Universities UK intervistato dai ricercatori. ‘Se e’ vero che le tasse sono alte, e’ anche vero che gli studenti possono impegnarsi a pagarle una volta conseguita la laurea e trovato un lavoro’, ha concluso il portavoce che non ha voluto essere identificato.