Subspecies - Vampiri

Anno: 1991
Genere: Horror
Regia: Ted Nicolaou
Cast: Angus Scrimm, Anders Hove, Irina Movila, Laura Tate, Michelle McBride, Michael Watson
Paese: USA

copio/incollo dal mio blog

Trama:
Tre studentesse universitarie, Mara, Michelle e Lillian, giungono a Prejnar, piccola località della Romania, per lavorare alla loro tesi sulle culture e superstizioni della Transilvania. Nei pressi della loro dimora vi è situato il castello di Re Vladislas. Antiche leggende rivestono le mura del palazzo reale, leggende riguardanti vampiri ed una mistica reliquia conosciuta come “Pietra di Sangue”, capace di assopire il desiderio ematico dei non morti, riportandoli ad una suppletiva umanità. Dopo essere stato bandito dal padre il principe Radu ritorna al castello, rivendicando i suoi diritti sulla bloodstone e riportando il terrore nella piccola cittadina. Ad affrontarlo sarà Stefan, accorso in aiuto delle tre fanciulle e fratello minore del principe, nato dall’unione di Vladislas e una donna mortale.

Commento:

Subspecies – Vampiri è un figlio diretto degli anni 90, e ciò lo si capisce non solo dal look assunto dagli attori dai capelli ciuffati, o dai primordiali effetti speciali in stop motion usati in alcune circostanze per la creazione di piccoli demoni nati dalla mano di Radu, ma lo si recepisce dall’assoluta genuinità di un prodotto poco pretenzioso, nato con il solo pretesto di intrattenere. Un film da drive in, o da sabato sera, da gustare in tutta tranquillità a luci spente e senza il timore di rimanerne deluso, in quanto si parte con minime pretese. Subspecies è l’antitesi dell’elaborato impegnato e sborone, splendido nella sua onestà e imperturbabilmente fascinoso nonostante l’inesorabile passare degli anni.

La Full Moon Entertainment del veterano Charles Band, già genitrice della prosperosa serie di Puppet Master, verte la sua attenzione sull’universo vampiresco dando vita ad una saga che ha inizio proprio con questo Vampiri. Alle redini del carro c’è Ted Nicolaou, già all’attivo nel campo del terrore grazie ai precedenti The DungeonMaster e TerrorVision. Seppur avendo a disposizione un budget ristretto riescono ad approdare con l’intera troupe a Bucarest dove verranno effettuate, nel giro di due mesi, le riprese di questo piccolo cult.
La realizzazione è sicuramente più che buona, e in alcuni casi ricorda alla lontana il Nosferatu di Murnau, grazie ai giochi luci-ombra nei quali i vampiri compaiono e si dissolvono. Radu è un buon personaggio, è l’incarnazione del male, spavaldo ma tremolante alla comparsa del sole, con un’eterna bava sanguigna sulle proprie labbra.
L’ambientazione transilvanica dona non poca qualità atmosferica ad un lavoro incentrato proprio sulla mitologia e sul folklore di questa misteriosa terra. Molto spazio si è dato infatti agli esterni, dove non saranno riprese solo foreste e castelli ma anche alcune feste tradizionali e cerimonie religiose proprie del paese del conte Vlad.

Nonostante sia un film piuttosto semplice la costruzione del background risulta abbastanza completa e dettagliata, fondata su radici storiche, e su mitologiche alleanze di paesani inermi all’invasione turca con il popolo dei vampiri. I vampiri avrebbero infatti sconfitto la minaccia ottomana per avere in cambio dal popolo l’agoniata Bloodstone, la pietra che spilla il sangue dei santi.
Ed è sulla base di questo incipit che saranno poi costruiti i successivi seguiti (tre in totale) che, in alcuni casi, non riusciranno ad ottenere gli stessi onesti risultati dell’opera prima.
Caldamente consigliato per un’ora e mezza di tuffo nel passato.

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