Sunset Boulevard

Stanotte ho di leggere il libro “Sunset Boulevard. Due o tre cose che avreste dovuto sapere e che nessuno a mai osato dirvi sul cinema e immediati dintorni” che l’amico Ottavio Jemma mi aveva inviato oramai parecchi mesi fa (Filema edizioni, Napoli).
Si parla delle differenze tra cinema italiano e americano, dei rapporti pericolosi tra cinema e televisione, di sceneggiatura, della delicata questione di chi possa essere ritenuto a ragione il vero autore di un’opera cinematografica (sceneggiatore vs. regista), dei meccanismi truffaldini dei finanziamenti pubblici al cinema italiano. E di molto altro ancora.
Un’opera lucida, piena di stimoli, intelligenti provocazioni, acute e perspicaci riflessioni. Il tutto scritto con uno stile fluido, delizioso e accattivante, che i plotoni di giovani e velleitari imbrattacarte che riempono gli scaffalli delle librerie si possono scordare.
Ma non vi aspettate ricostruzioni autobiografiche delle sue vicende nel mondo del cinema, purtroppo piuttosto rare e scarne.
Jemma, uno splendido ragazzo di 80 anni, oltre ad essere il grande sceneggiatore che conosciamo, si dimostra un grande penna.