Suspiria (D. Argento, 1977)

Ho preso Suspiria con il Messagero, devo dire che rivedendola dopo molti anni fa sempre una certa impressione. le musiche dei Goblin sono ottime e mi ha stupito l’interpretzione di Flavio Bucci e di Miguel Bosè che non ricordavo

Sì, infatti, l’interpretazione di Miguel Bosè è una delle due cose che più restano impresse di “Suspiria”. L’altra è Flavio Bucci.

Ho trovato questa recensione di LUCA MARGARITELLI, non ho idea di chi sia, comunque mi è piaciuta e ve la posto. Suspiria è uno di quei film di Argento che più mi sono piaciuti insieme a Fenomena e ad Opera, Profondo Rosso non ho ancora avuto il coraggio di vederlo…sigh!

Questa recensione svela alcune scene del film, quindi chi non lo ha visto eviti di leggerla!

SUSPIRIA
di Dario Argento

Due anni dopo il Capolavoro (“Profondo rosso”), Argento fece di nuovo centro con quello che forse è il suo film più terrificante: “Suspiria”. Abbandonato il genre che lo rese famoso in tutto il mondo (il thriller o meglio ancora il “giallo”), si gettò nell’impresa di rinverdire i fasti del gotico italiano che molto successo riscosse in vari Paesi della Terra nel decennio prescedente, il qualle venne preso come esempio da mnolti registi stranieri.
Già con “Profondo rosso” c’era stato un distaccamento con il thriller classico, avendo inserito nel film concetti e situazioni estranei al genere, basti pensare alla sequenza iniziale durante il congresso di parapsicologia con la sensitiva Helga che “sente qualcosa…qualcuno” o al pupazzo meccanico che fa da preludio all’omicidio del Professore Giordani, fino a tutto lo svolgimento della vicenda.

Ora però in “Suspiria” non conta più la logica e la linearità della sceneggiatura: a farle da padronesono le immagini, i suoni, le musiche e le atmosfere da incubo.
Il film è strutturato come una fiaba (terribile) già prima che inizi, con una voce fuori campo che apre la narrazione, come il “c’era una volta…” delle favole. L’ambientazione si rifà alle classiche e crudeli fiabe (“Hansel e Gretel” su tutte) anche perchè l’infernale accademia di danza si trova a Friburgo, nella Foresta Nera, terra di incubi innominabili. La stessa facciata dell’edificio maledetto è un modello di riferimento all’espressionismo tedesco degli anni '20-'30 (“Il gabinetto del Dott. Caligari”, “Nosferatu”) di cui Argento è un grande estimatore (è stato anche amico del compianto Fritz Lang, il grande regista di “Metropolis” oltre che di altri capolavori).

Molta importanza è stata data alla fotografia, con delle sequenze ricche di colori innaturali (rosso acceso, blu profondo) che contribuiscono a rendere ancora più irreale l’atmosfera. Procedimenti oramai superati del technicolor Argento li ha riutilizzati, acquistando in Cina gli ultimi rotoli di pellicola Kodak usati negli anni Cinquanta per film di fantascienza, rielaborando i colori in laboratorio facendo così di “Suspiria” anche l’ultimo lungometraggio della storia ad avere avuto queste caratteristiche.

Come in ogni suo film, grandissima importanza ha la colonna sonora anche qui eseguita dagli oramai famosissimi Goblin, dopo che quella di “Profondo rosso” ebbe un successo di dimensioni planetarie.

Numerose sono le sequenze da antologia: dal massacro iniziale delle due allieve, a quella lunga ed estenuante in cui Sara, l’amica della protagonista Susy, per sfuggire all’assassino si infila in una finestrella ma cade in una stanza piena di grandi matasse di filo di ferro dove nel dimenarsi nel tentativo di liberarsi, si trova sempre più intrappolata, fino a che, arrivata all’uscita, la mano misteriosa le taglia la gola con un affilato rasoio: il pubblico soffre con lei fino al tragico epilogo.

Molta importanza vengono dati agli animali, come era successo nei film precedenti: si va dai vermi che letteralmente piovono dalla soffitta sui volti delle ragazze, al pipistrello che assale Susy nella sua stanza, dall’autocitazione della sequenza finale dove accanto al letto in cui riposa la strega Elena Markos, è presente un soprammobile tipo “Uccello dalle piume di cristallo” che basilare importanza avrà nell’epilogo della storia, fino alla sequenza chiave del film dove il pianista cieco interpretato da Flavio Bucci dopo essere stato cacciato dall’accademia in seguito ad un alterco avuto con le insegnanti, in una piazza notturna e desolata viene azzannato alla gola e ucciso dal suo cane, apparentemente senza alcun motivo, come fosse animato da una possessione diabolica (sequenza tra l’altro citata da Fulci ne “L’Aldilà” il suo capolavoro).
Il male quindi aleggia su tutto, nessuno dei protagonisti si può considerare al sicuro dato che può cadere qualsiasi certezza quando gli eventi starordinari sono pilotati da entità malvage ed inafferrbili. Argento quindi chiude con i fuochi d’artificio gli anni '70 con quello che sarà l’ultimo suo film del decennio, pronto però al secondo capitolo di una trilogia che non c’è mai stata (almeno fino ad ora).

VOTO: 9,5

RECENSIONE DI

LUCA MARGARITELLI

Ma la pellicola utilizzata per Suspiria non era stata acquistata in Giappone?

Non so…qua parla di Cina…che si sia confuso?:confused: Se si è sbagliato però mi cadono un pò le palle…

Vi ricordate ai bei tempi di nocturno quando si parlava delle “anomalie” di suspiria?

Il riflesso di Dario Argento nel vetro del taxi, l’ ombra misteriosa sull’ albero(segnalata da iochisono se non ricordo male), la macchia di sangue che sembrava una strega sulla scopa.

Qualcuno potrebbe postare le still?

ehm… il mio lettore del PC non è de-regionato ed ho solo il DVD AB. :oops::oops::oops:

Gran film, lo rividi in VHS registrato 10 anni fa(qualità pessima).
La storia era davvero agghiacciante, il vero film dell’orrore insomma.
Mi ricordo Renato Scarpa, viscidissimo nella parte del dottore e le donne che impersonavano le direttrici della scuola che erano di un ambiguità e inquietudine agghiacciante.

L’ombra sull’albero la notammo io e mio fratello da ragazzini,la prima volta che abbiamo visto il film.Effettivamente ci domandavamo se fosse una cosa intenzionale o no…

La memoria mi ha ingannato… scusomi.

La macchia a forma di strega era questa? (a sx lato dx) o un altra?
A vederla mi sembra simile a quella che ricordo, ma non era sotto l’ impiccagione che spiccca qui sopra nel banner?

Ma no,perchè?La memoria non t’ha ingannato,efettivamente nel Nocturno forum iochisono e Pulici avevano segnalato tutte queste stranezze,inclusa l’ombra.Però a suo tempo l’avevo notata anch’io,i due ragazzuoli non sono mica i soli ad adorare Suspiria.:wink:

La macchia è proprio quella che hai postato,Swat:se guardi attentamente noterai che uno schizzo sembra proprio avere la forma d’una scopa.

Penso proprio sia il mio film preferito, troppo perfetto…e uno dei pochi che alla prima visione mi fece veramente cagare sotto. Ora provo a provvedere per le still, tra l’altro segnalo anche il riflesso sempre di Argento sulla facciata del palazzone dove Suzy incontra il prof.

Il dettaglio della porta a vetri dell’aeroporto che si apre all’inizio, l’acqua colorata vista attraverso i vetri del taxi…grande.

Argento sulla sinistra:

Argento sul cappuccio del tassista:

Ho notato però che nel film quando Suzy il giorno dopo arriva alla scuola e trova la vicedirettrice che parla con i poliziotti le viene accennato solo della morte di una delle ragazze ma non dell’altra.

Ombra sull’albero, sara’ qualche marchingegno di scena ma sembra una mano che brandisce un falcetto: :slight_smile:

Il produttore impone di alzare l’eta’ delle ballerine rispetto a quella originariamente prevista. Che ti fa allora Argento? Alza le maniglie delle porte per farle sembrare piu’ piccole. :cool: