Temptation island (Joey Gosiengfiao, 1980)

Melodrammone filippino con connotazioni survival/esotico/sensualiche non mantiene tutto ciò che promette sulla carta.

Le finaliste del concorso di bellezza Miss Manila Sunshine sono le protagoniste di un evento promozionale su una nave da crociera, che però per un’incidente cola a picco. Grazie ad alcune scialuppe si salvano una decina di naufraghi, tra cui anche le 4 finaliste, che approdano però in un’isola deserta dove non ci sono né acqua né cibo.
Col passare dei giorni la situazione diventa sempre più insopportabile. Il contesto così duro e spietato esacerba gli animi e ciascuna delle ragazze presenti lascerà libero sfoco al proprio lato più oscuro e sgradevole. Ambizione, rapacità, egoismo, inganno, invidia, fame di protagonismo ed egocentrismo renderanno i rapporti all’interno del gruppo sempre più difficili.
Verso il finale c’è anche spazio per una scena di cannibalismo sulla falsariga di quella di I sopravvissuti delle ande.

Eppure il film non decolla mai, le caratterizzazioni dei personaggi sono troppo stereotipate e superficiali, in certi casi addirittura macchiettistiche. Complice anche la lunga durata, ho trovato la visione piuttosto pesante, da un soggetto simile mi aspettavo esiti parecchio più felici.

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