The Believers - I Credenti Del Male (J. Schlesinger, 1987)

http://www.imdb.com/title/tt0092632/?ref_=fn_al_tt_1

Visto l’altra sera per la prima volta dopo che mi erano sfuggiti tutti i passaggi tv degli anni '90, quando i vari giornali che segnalavano la programmazione televisiva lo annunciavano come un film estremamente violento e malsano.

Mah, mica tanto a dire il vero, eh… D’accordo, ha un paio di scene fortine ma alla fine è la solita storia di santeria/brujeria in un contesto metropolitano. Ok, si vedono bambini morti sacrificati a questo misterioso culto ma alla fine non è certo un film estremo.

Una cosa che mi ha abbastanza colpito è che è recitato parecchio male e anche il povero Martin Sheen spesso è su livelli tipo Tulpa. L’inizio è davvero desolante, probabilmente è colpa anche del montaggio ma quando Sheen assiste alla tragedia iniziale (non sto spoilerando nulla, accade dopo 2 minuti) è imbarazzante sul serio. Vedere per credere.
Il resto del film, comunque, non si distingue certo per interpretazioni memorabili, anzi… Strano però perché Schlesinger in altre occasioni si era distinto anche per una grandissima direzione di attori ma bisogna comunque dire che i suoi fasti nel 1987 erano già passati da un bel pezzo.

La storia non mi ha preso granché (tra l’altro la sceneggiatura l’ha scritta Mark Frost) però un paio di situazioni sono riuscite (tipo la storia del “brufolo”, diciamo così) e il finale ha una bella location. Il finalissimo è abbastanza cattivo (ma nulla che lasci a bocca aperta per la sorpresa o per la crudeltà).

Ho visto il film dal dvd italiano, qualità accettabile, prezzo bassissimo.

Oddio, estremamente violento e malsano no. Però non è il “solito” film sui culti caraibici, all’epoca è stato il primo horror/thriller a descrivere in maniera davvero credibile il mondo della Santeria (l’unico film precedente era stato Possession - legami di sangue, con Perry King e Shirley McLaine), pur prendendosi grosse licenze di fantasia nell’immaginare riti cruenti che ovviamente non esistono (al contrario, fu la banda di narcotrafficanti guidati da Jesus Costanzo a compiere numerosi delitti ispirandosi a questo film, a Matamoros). Molto efficace nel rendere la paura del malocchio, lo accosterei a Il Tocco della Medusa che sfruttava allo stesso modo i timori legati a incidenti e catastrofi. Onestamente 'sta cattiva recitazione proprio non la vedo, il film me lo son riguardato tante volte (mi piace molto) e l’accostamento a Tulpa sul piano attoriale mi sembra assurdo. Non è un capolavoro, certo i tempi de Il Maratoneta erano lontani; ma resta il mio preferito sul sopracitato argomento “riti cruenti sudamericani”. Bella anche la colonna sonora, davvero inquietante il brujo.

Corrado, riguarda solo la scena iniziale:

quando la moglie di Sheen sta morendo e lui la guarda impotente perché non può aiutarla. Sarà per come è montata la scena, sarà che è venuta male per altri motivi, sarà quel che sarà ma il controcampo su Sheen che urla disperato è davvero una roba che avrei visto bene in Tulpa o nella celebre telenovela piemontese di Mai Dire Tv.

Martin Sheen è stato un grande attore e ha fatto grandi film e grandi interpretazioni. Qui però, secondo me, è davvero al minimo storico, può capitare…
E il resto del cast non mi ha convinto per nulla, anche Robert Loggia (solitamente molto bravo) non incide affatto.
Il brujo ha un ottima faccia, ma appena prova a recitare perde molto del suo potenziale inquietante.

In ogni caso il mondo della Santeria è sicuramente affascinante anche se quello descritto nel film è chiaramente un taroccone ad uso e consumo dello spettacolo cinematografico (e questo è ovviamente un bene).

Ripeto, giornali tipo TV Sorrisi e Canzoni o il Radiocorriere ne parlavano ogni volta come un film tostissimo e sono cresciuto con questo mito che si è miseramente sgretolato l’altra sera, quando l’ho visto per la prima volta.

In realtà la descrizione della Santeria è meno tarocca di quanto avvenisse in tanto horror storicizzati sul Vudu. Il film rende abbastanza l’idea di una religione politeista dove la distinzione fra divinità benevole e ostili non è affatto netta e in sostanza l’uso che si fa dei famosi Sette Poteri è legato alla morale individuale. Poi oh, era ovviamente un thriller mica un documentario sulle religioni; però mi ha colpito per una certa onestà, meno razzista di tante altre cose a tema. La scena che hai citato con Sheen mi aveva gelato il sangue, onestamente non stavo a guardare l’espressione sua da quanto ero sgomento. Quanto alla presunta truculenza, suppongo sia stata la sopracitata trovata del brufolo a disgustare gli stomaci deboli ma nel complesso siamo a livelli accettabili, in tanti telefilm odierni si vede pure di peggio. Carina (e paurosa, almeno per me) la trovata del telefono anche se non inedita (c’era già nell’hammeriano Una figlia per il diavolo). In effetti il film nell’insieme ha un taglio da tv movie, di quelli che quando escono in sala si filano in pochi ma col tempo acquistano una sorta di aura mitica presso i fans.

Per me il fatto che ne venisse contestata la truculenza non veniva dalla trovata del brufolone ma dal fatto che vengano mostrati i cadaveri di alcuni bambini sacrificati al culto.

Ma era vietato ai minori o sbaglio?

Boh mi pare fosse un vm. 14, tutto sommato onesto. Sì, può darsi che il riferimento ai bambini assassinati abbia fatto storcere il naso a qualche benpensante.