The bike & I aka Bicycle and I (Jim Tao, 1984)

Altro prodotto del fitto ed intricato sottobosco cinematografico taiwanese che ancora sfugge all’anagrafe ufficiale del cinema de no’artri. Imdb rispetto a tanti anni fa ha fatto passi da gigante, ma bisogna dire che certe cinematografie (anche di un certo livello) gli restano parzialmente sconosciute.

Sono stato attratto da questo titolo e l’ho cercato affannosamente finché non sono riuscito a reperirlo in formato vcd.

Il film proviene dal milieu dei giovani registi intellettuali che stavano emergendo a taiwan nei primi anni '80; non per niente nelle vesti di attore in un ruolo di supporto troviamo nientepopodimenoché Hou Hsiao-Hsien.

La pellicola racconta con toni leggeri alternati a pennellate più ruvide la storia di un ragazzo “difficile”, caratterizzato da un carattere estremamente oppositivo e scontroso. Seguiamo le vicende del protagonista in due lassi temporali diversi che ci vengono narrati alternativamente, nel periodo in cui era bambino e in quello del college.
In entrambe le epoche la sua vita è caratterizzata da una forte conflittualità con le figure di autorità (sia in famiglia che a scuola), da una modalità di instaurare dinamiche relazionali coi pari incentrata soprattutto sul conflitto e su una incapacità di rapportarsi positivamente con le donne, verso le quali arriva pian piano ad instaurare una vera e propria fobia caratterizzata da rabbia risentimento (il film si arresta cmq prima che l’odio raggiunga livelli paragonabili a quelli di @Fabrizio_Piludu ).

In tutto questo percorso caratterizzato da sconfitte, smacchi e delusioni l’unica vera compagna del protagonista è la sua bicicletta, che lo segue in tutti i suoi spostamenti e che è presente negli eventi importanti della sua vita quotidiana; nei confronti della bici il ragazzo prova un vero e proprio affetto, riempiendola di cure ed attenzioni, diventando protettivo nei suoi confronti, instaurando con lei quel rapporto di stima, reciprocità ed amore che non riesce ad avere con gli esseri umani.

Film leggero ma non superficiale, che riesce a tratteggiare in modo acuto diverse rigidità e retaggi culturali conservatori che la società dell’epoca perpetrava tarpando le ali ad una gioventù che iniziava a non essere più adatta a vivere secondo certi schemi.

Il VCD hongkonghese della Winners Video Entertainment, rispetto a quanto riportato in copertina, ha i sottotitoli inglesi. Ma questo è forse l’unico aspetto positivo… Il formato è un orribile pan e scan, il master di partenza è molto scuro con colori tendenti al verdognolo, e si tratta inoltre di un riversamento da nastro magnetico che ogni tanto ha qualche difetto di tracking. Purtroppo a quanto pare è l’unica edizione disponibile del film.

Visto che il vcd è davvero datato e temo che possa abbandonarmi da un momento all’altro ho provato a ripparlo (sia salvandolo in mp4 con vlc, sia salvando direttamente sul computer i files .dat presenti sul disco) ma in entrambe i casi il film si vede male, pieno di pixelloni e “a scatti”, difetti che non sono assolutamente presenti quando lo guardo sul lettore dvd da tavolo. Ho provato a collegare al computer due diversi dvd player esterni ma il risultato è sempre lo stesso: pixels e scattosità. Qualcuno può darmi dei consigli per rippare questo disco al meglio?

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