The Bourne Identity (Doug Liman, 2002)

In preparazione della visione del quarto episodio, ieri sera mi son rivisto il primo capitolo della saga. E anche dopo 10 anni questo film spacca, la trama regge, la tecnologia non appare poi così vetusta, il ritmo c’è. Insomma, una goduria, un sacco di parti non me le ricordavo, buffo poi vedere Clive Owen così giovane, una revisione che è stata un vero piacere.

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La trilogia di Bourne ha gia’ un posto di diritto tra le migliori pellicole spy/action (dosata bene) degli ultimi anni, azzarderei di sempre. Io leggevo Ludlum sin da bambino, per cui un film del genere (anche se se Bourne c’era gia’ stato il film tv piu’ che buono con Chamberlain) e’ stato una vera e propria manna. Ludlum stesso ha collaborato al primo capitolobanche se mori’ prima di vedere il progetto finito. Il film di Liman ha mio parere e’ quello dei tre che dosa meglio la storia, anche se i due nitevoli di Grengrass sono oggettivamente piu’ adrenalinici. Se ricordo bene Liman fu cambiato anche per divergenze con la produzione, che voleva appunto more action.

BD Universal un po’ datato ma ancora ottimo, con tanti extra interessanti.

Non sapevo praticamente nulla del personaggio letterario, e il film lo vidi gratis (!!), a un’anteprima, grazie a non ricordo quale promozione. Lietissima sorpresa, e inaspettata folgorazione: Matt Damon “action man”, che spara, corre, scazzotta come e meglio di James Bond? All’epoca, decisamente impensabile. Eppure, il risultato finale ha dato ragione all’audacia (incoscienza?) dei produttori, e sappiamo bene come è andata in seguito. Qui ha ampio spazio, insieme a Damon, Franka Potente, e troviamo come “uomo dei servizi” il sempre affidabilissimo Chris Cooper, perfetto quando si tratta di impersonare spietati figli di mignotta in giacca e cravatta (vedi anche “Syriana”). Un pò “stracultesca” ma gradita la presenza, nei primi minuti, di Orso Maria Guerrini come “pescatore buon samaritano”. Inoltre, senza Bourne niente “nuovo corso” per Bond: indi, sempiterna gratitudine.
P.S. Bello il ruolo di Owen, killer metodico, occhialuto e distinto. Molto ganzo, gli avrei dato più scene.

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Ulteriori 10 anni dopo chissà se regge ancora, ho voglia di rivedermi la saga da un po, ma temo l’effetto cringe…

A mio avviso no, lo mettiamo alla prova?

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Direi di si, alla prima occasione post-estiva :wink: