The Darjeeling Limited - Wes Anderson

http://www.imdb.com/title/tt0838221/

Sono sempre stato incuriosito da Wes Anderson ma per una serie di circostanze non sono mai riuscito a vedere un suo film. Finalmente durante il lungo e noioso viaggio aereo per gli States mi si è presentata l’occasione di vedere il suo ultimo lavoro “The Darjeeling Limited” e il fatto che nei cinema non fosse passato o quasi mi ha reso ancora più soddisfatto. La compagnia aerea era italiana, quindi anche il nostro idioma era assicurato. L’unica pecca era una visione non proprio in alta definizione e su schermo e formato cinematografico, ma non potevo lamentarmi.
Il film parla di un viaggio che fanno 3 fratelli americani sui 30-35 anni in india, su un treno (il cui nome dà il titolo al film) dopo che si erano persi di vista da un anno, dal funerale del padre.
All’inizio tra di loro ci sono diversi dissapori che andranno via via perdendosi per lasciare spazio ad un rapporto ritrovato e molto più solido di prima.
E’ molto divertente con situazioni ai limiti dell’assurdo e anche con momenti più intensi ma mai noiosi. Le musiche sono perfette, i personaggi di contorno sono caratterizzati anche con pochissime battute, i protagonisti sono ottimi. I paesaggi e le città sono incredibili.
Al ritorno l’ho voluto rivedere ed ora fremo dalla voglia di vedere gli altri film di questo regista.

Johnny The Darjeeling Limited in italia è uscito eccome al cinema, con il titolo Il treno per Darjeeling e ti dirò di più, era preceduto anche dal corto Hotel Chevalier, che ne è una sorta di prequel, nonostante Wes Anderson avesse assicurato, da Venezia in poi, che il cortometraggio avrebbe visto la luce delle sale solo nelle manifestazioni festivaliere.
Wes Anderson è uno degli autori a cui gli Stati Uniti degli ultimi anni sono più debitori, uno dei pochi che abbia una propria poetica e si sia creato (e lo stia continuando a fare) un proprio mondo fatto di freak, stranezze, situazioni surreali e colori sempre carichi e splendenti. In questo caso azzecca perfettamente i personaggi, le situazioni, ha una regia incredibilmente versatile ed originale, ma ha una sceneggiatura un po sfilacciata… tutta l ultima parte non sembra dove debba andare a parare e cozza molto con quella iniziale molto più veloce, densa e divertente. Rimane comunque un film molto riuscito, interessantissimo il sottotesto sulla ciclità del tempo che traspare da diverse situazioni all interno della pellicola.

sapevo che era uscito ma nei cinema della nostra zona non si è visto.

Visto finalmente ieri sera in DVD, primo film di Anderson che vedo. Visto con il corto Hotel Chevalier, delizioso, con una Natalie Portman da sturbo. Film delicato, sullo stile di Lost in Translation, che sembrerebbe gonfiarsi di significati e possibili risposte ma si ferma sempre, quasi per pudore: e se da un lato questo continuo coitus interruptus lascia l’amaro in bocca e un senso d’incompiutezza e d’insoddisfazione, dall’altro è proprio questa la particolarità e l’intenzione del film, in fondo anche nella vita non abbiamo mai risposte certe. Visivamente intrigante e sgargiante, ottimamente interpretato, si avvale di camei o piccole parti assolutamente deliziose, da Bill Murray ad Angelica Huston, fino ad un grandissimo “meccanico” Barbet Schroeder, il regista di “Idi Amin Dada”. Non un capolavoro, e come diceva Michelangelo una seconda parte più sfilacciata della prima, molto stereotipato (come si immaginano l’India gli americani), ma da vedere.

Visto ieri in aereo, che dire… colorato, strano, personaggi bizzarri, fotografia curata, costumi ben fatti, attori bravi e simpatici. Il film? Nammerda, per dirla in una parola. Una pellicola che ha il raro dono di non emozionare mai nemmeno per mezzo secondo, nemmeno per sbaglio; soltanto una storiella esile per non dire stupida (l’incontro con la madre…OH-MIO-DIO) sviluppata però con uno stile leccatissimo che trasforma l’India in un luna park e pretende di far ridere mostrando 3 figli di papà che girano per il deserto trainandosi dietro 10 grossi valigioni pieni di roba. Anderson comunque, anche dopo I Tenenbaum, non mi frega più. E con lui la Coppolina (qui l’aiuto regista è Roman Coppola… mamma mia sono una specie di setta?)

Visto anch’io quest’estate nel dvd Fox (mi sembra) che ha come extra un interessante backstage che spiega come sono state girate tutte le scene del film ambientate nel treno.

Venendo al giudizio “artistico”: pur essendo un film molto godibile ma purtroppo niente di nuovo sotto il sole. Anderson ha uno stile tutto suo, ma se continua a fare tutti i film allo stesso modo lo stile comincia a diventare maniera… almeno cambiasse gli attori ogni tanto! Probabilmente il suo film migliore resta il primo, ovvero Rushmore, anche perché, essendo un esordio, è sicuramente meno “ingessato” rispetto allo stile andersiano attuale.

Eh ma non hai calcolato che non sono valigioni qualunque ma di Louis Vuitton, disegnati appositamente per il film… mica cazzi! :smiley:

Ah… cmq anche Jason Schwatzman è della cricca essendo il figlio di Talia Shire, la “Adriaanaaaaaa” di Rocky nonché sorella di Francis Ford Coppola

Ecco mi pareva strano infatti…! I soliti furbetti del quartierino :gratold

Ed anche il corto che precede il film nel dvd… ok la Portman ignuda che è notevolissima, ma tolto quello…bah.

Pensa che da quanto ho capito il film è nato proprio in seguito a quel corto :smiley: