The exorcism Emily Rose

Suggestive le scene della possessione, ma per il resto un film di propaganda ecclesiastica da quattro soldi, moralmente ignobile. A meno che non crediate che il martirio di ispirazione cattolica porti alla salvezza (con tutti i cazzi che abbiamo per culo, in questo momento), non fate il mio stesso errore: risparmiate i 6,50 euros. Alla fine mi son dovuto trattenere da un’esclamazione di Vitaliana memoria: “‘a dotto’, a’ avvocato, a’ monsignore… Ma vaffanculo, va’…”

Ma il confronto con le esorcicciate cinematografiche anni 70 che tanto ci gustano regge oppure siamo a livelli peggiori?Pure il film di Friedkin era decisamente filo-clericale,però il risultato era quello che tutti conosciamo.

Ripeto: le scene di possessione sono suggestive. Meno roboanti e più realistiche che nell’“esorcista”. Sul piano della finezza e dello “scavo psicologico” dei personaggi siamo, prevedibilmente, su un altro pianeta. Non sono mai stato molto propenso a criticare i film dal punto di vista ideologico, ma quando l’aspetto è smaccato, a senso unico, non si può tacere. Sul filo-clericalismo del film di Friedkin ho più di un dubbio. C’è stato un periodo in cui mi sembrava un aspetto preponderante, ma nel tempo questo pensiero si è molto mitigato. E comunque Padre Karras e padre Merrin erano figure tormentate, umane, credibilissime, e c’era molto più spazio per l’ambiguità sulla vocazione e sull’idea di sacrificio. Qui il pretasto fa la parte della vittima incompresa, con tanto di avvocatessa che lo difende a spada tratta e a occhi lucidi. L’avvocato dell’accusa, latore di un sano razionalismo, fa la figura del cretino. Il livello della parte “giuridica” è quello di una puntata da telefilm americano. E una semplice battuta finale sul “ci credo e non ci credo” non salva il film da un pedagogismo veramente retrivo. Dalle premesse, mi aspettavo un taglio documentaristico. Ecco perché sono andato a vederlo.

idem…io non l’ho ancora visto, ma il trailer è effetivamnte piuttosto ambiguo…mi puzzava di americanata law & order, altra occasione sfumata per uscire dal cinema esclamando: che film! (cosa che tra l’altro non mi succede da TROPPO tempo).

Sul filo-clericalismo de L’Esorcista ho pochi dubbi:la sceneggiatura era dello stesso Blatty,che già nel romanzo metteva in chiaro la sua posizione sul tema(ribadita anche nelle varie interviste rilasciate nel corso degli anni.Non per niente ha studiato dai Gesuiti).Sulla profonda introspezione psicologica dei personaggi sono d’accordo,anzi è un peccato che sullo schermo il personaggio di Merrin non fosse reso abbastanza(nella director’s cut c’è qualcosina in più,ma restano fuori i retroscena sulla crisi che in gioventù l’aveva quasi portato a perdere la fede).Vabbè,magari vado lo stesso a vederlo,giusto per curiosità…siamo a livelli superiori rispetto a stronzate come L’Esorcista 4 e il remake di Amityville,voglio sperare?

Sì, lo so che Blatty si è praticamente formato con i Gesuiti, ma Friedkin no… E secondo me nel film (soprattutto nella versione non integrale senza quel finalino-siparietto che Blatty ha voluto a tutti i costi) rispetto al libro, questo si vede. E di sicuro Friedkin è stato regista troppo raffinato e smaliziato per cadere in certe trappole da venditori di bibbie, nonostante la consulenza scientifica dei Gesuiti. Interessante, al proposito, è il librettino di Catelli-Arona, che sicuramente avrai. Il remake di Amityville non l’ho visto. L’esorcista - Genesi non ha paragoni in fatto di merdate. Lì però almeno si rideva (vedi l’archeologa posseduta che vola in una specie di galleria del vento). Qui c’è al pretesa di fare una cosa seria, e non so se è peggio. Comunque, vedilo. Un confronto personale forse vale più di mille discussioni. Non nego - lo ribadisco- che le sequenze orrorifiche siano riuscite. E’ tutta l’operazione nel suo insieme che è becera. Ah, al cinema ti danno anche un tabloid di 2 pagine intitolato “Posseduti”, che riporta articoli su come si stia diffondendo la pratica dell’esorcismo, su Giovanni Paolo II che ha esorcizzato una donna, e su come i ragazzini si avvicinino al satanismo tramite internet, il dark metal e altre baggianate. Certo: la colpa di tutto il disagio giovanile è del diavolo, della birra corona, delle pasticche e del rock, non dell’ignoranza, della mancanza di interessi e di punti di riferimento e della disoccupazione… Bravi, bis. Viva Ratzinger che vuole bruciare pure Harry Potter. L’occhiello del tabloid in omaggio recita: “come reagiresti se la tua religione fosse messa sotto processo?” o qualcosa di simile. Almeno ai tempi dell’“esorcista” ti dicevano che c’era l’ambulanza davanti al cinema e il set era maledetto e finiva lì, erano trovate alla William Castle. Qui c’è terrorismo psicologico. Boh, sarò io che prendo l’horror troppo sul serio, che lo vedo ancora come quel genere puro che è stato negli anni '70, capace di sovvertire piuttosto che conformarsi, di scavare nelle coscienze invece che coartarle… Ma mi sa che quei tempi sono morti per sempre, Romero e pochi altri a parte. Siamo tornati molto più indietro.

Il libriccino di Arona l’ho leggiucchiato,effettivamente c’erano cose interessanti.Comunque le influenze filoclericali nel film di friedkin non si limitano al finale(che a me piace molto,senza di esso non si capisce com’è che all’inizio di Legion padre Dyer e Kinderman siano diventati amici);penso anche al dialogo fra Karras e Merrin sul perchè il diavolo abbia preso di mira proprio una bambina,e in generale lo stesso conflitto interiore che tormenta Damien.Che poi Friedkin non fosse interessato alla disputa teologica è evidente(anche il sopracitato dialogo è stato recuperato nella director’s cut),in ogni caso è uno dei pochi esempi in cui libro e film sono entrambi ad ottimi livelli(con buona pace di Stephen King,che odia il romanzo).
A proposito dell’esorcismo celebrato da Giovanni paolo II,l’episodio è abbastanza noto e viene riportato anche nel libro La Possessione diabolica,di Corrado Balducci(la paziente fu visitata anche da Padre Pio,che assicurò i familiari sulla sua futura guarigione).Peccato che i Papa Boys non menzionino il fatto che l’esorcismo fallì,e la poveretta continuò a sottoporsi per anni al rituale con altri sacerdoti(alla fine guarì davvero,ma fu un calvario).Il film vado a vederlo sicuramente,sono curioso;ma non credo che nella realtà il problema sia mettere sotto accusa o meno una religione.Un sacerdote che celebrasse un esorcismo senza consultarsi con un medico(è prescritto dal Rituale Romano)verrebbe sconfessato dalla stessa Chiesa,che non vuole rogne(del resto ci sono vescovi apertamente contrari a simili pratiche).Appena l’ho visto ti dò il mio parere.Quanto alla regressione del genere,direi che siamo d’accordo.

La frase “del mettere sotto accusa la tua religione” è proprio sul giornalino che accompagna il film, è una specie di frase di lancio riservata agli spettatori. Il che conferma la tendenziosità e la falsità dell’operazione. La filosofia del film è chiara, basta vedere la pellicola: anche se ha contribuito alla morte di una poveretta il prete (non si tratta di spoiler, ma di informazioni di massima) ne esce fuori come un brav’uomo incompreso. E la Chiesa - ahilei, anche se è una reazione di prammatica - vorrebbe fin dall’inizio liberarsi di questo modello di sacerdote illuminato mettendo in ombra “la verità” (???). Insomma, l’eroe è il prete che vede il diavolo e che dà per scontato che anche gli altri dovrebbero vederlo, mentre i razionalisti non sanno quello che fanno o sono i cattivi… Mi pare un assunto di una grossolanità imperdonabile. In Karras l’ambiguità riposava nel fatto che il diavolo poteva anche essere una proiezione della sua mente, del suo inestinguibile senso di colpa verso la madre. In Merrin il chiaroscuro stava nella sua età avanzata, nella malattia che lo sfibrava, e nel troppo tempo passato “ad andare in giro per tombe”. Regan e Chris vivevano una situazione familiare problematica, il che rendeva labile (in modo molto raffinato) la linea di demarcazione tra crisi affettiva e possessione/suggestione. Qui non c’è margine di dubbio nè di ironia: il diavolo arriva davvero dall’esterno, colpisce anche chi non ha problemi né lati oscuri, siamo tutti minacciati, l’esorcista sa quello che vede e che dice, e guai a noi se non ci crediamo. La ragazza paga la propria volontà di emancipazione dalla sua famiglia (più “sinistra” del diavolo, a vederla, basta guardare l’attrice che interpreta la madre, una cagna di attrice, che vorrebbe essere commovente). Punizione e martirio appaiono come la via sicura alla salvezza. Questo è tutto nel film con pochissimo margine di interpretazione. E potrei aggiungere molto altro di quello che non mi va, ma non vale nemmeno la pena di perderci troppo tempo. Alla fine, siamo sempre alle soglie del 2006 e questo è un filmetto che non vale in sè, ma come allarmante segno dei tempi, di una propaganda che, a mio modesto parere, confina con l’oscurantismo. Era questo che volevo mettere in evidenza, al di là di tutto.

In realtà,nel film di Friedkin c’erano meno ambiguità di quante la sceneggiatura avrebbe potuto inserire.L’ipotesi che si tratti solo di suggestione va bene per quanti come Kinderman o lo psichiatra cercano una soluzione razionale,ma il ricorso agli effettacci non lascia dubbi nello spettatore sul fatto che il Diavolo esista e si sia incarnato nella piccola Regan.E’ il grosso limite del film,che peraltro funziona alla grande nell’insieme.Vorrei anche sottolineare che nella realtà esorcismi finiti male se ne conoscono,anche se in alcuni casi era stato dimostrato in tribunale che fosse stato fatto il possibile per tutelare la salute del paziente.Da quel che leggo nella trama di questo film,invece,il sacerdote sarebbe stato accusato di non aver seguito il parere del medico,il che è inconcepibile.Ovviamente dovrò aspettare di aver visto il film per giudicare(vado oggi al primo spettacolo),ma posso dirvi che quanto veniva detto ne L’Esorcista corrisponde a verità:durante il rito dev’essere presente un medico,che in qualsiasi momento può decidere l’interruzione del cerimoniale qualora la salute dell’infermo fosse a rischio.Un sacerdote che rifiutasse di dargli ascolto si beccherebbe una meritatissima denuncia,e verrebbe sconfessato dai suoi superiori.Altro che attacco alla fede…

Tornato adesso dal cine.All’ingresso giornalini fortunatamente non ne distribuivano(chi l’ha avuta un’idea così cretina,Navarro?),a parte questo ho visionato il film senza pregiudizi.Per cominciare,mettiamo in chiaro una cosa:pretendere di usare come oggetto per una discussione sul concetto di esorcismo questo film è una stronzata.Come già avveniva nel film di Friedkin,per qualche verità su come funzionino le cose nella celebrazione del rito c’è da fare i conti con un bel po’ di stronzate ed inesattezze(e se ne L’Esorcista non mancavano di sicuro,qui ce n’è a vagonate).Quindi se incontrate Gabriele Amorth e lo sentite dire che è un film attendibile,mandatelo a cagare pure da parte mia.
Riguardo la sceneggiatura,sul versante orrorifico non sarebbe neanche male(le scene di possessione sono fra le più impressionanti di tutto il filone imho);il guaio è che ci troviamo di fronte ad un’opera ambiziosa,che vuol prendersi troppo sul serio.Quanto già detto da Giacomo mi trova d’accordo al 100%:un drammone giudiziario da telefilm,coi buoni da una parte,i cattivi dall’altra e una bella arringa da far impallidire Oliver Stone quanto a demagogia.Una visione tutto sommato gliela si può concedere,ma se avessi fatto parte della giuria avrei dichiarato il pretonzolo colpevole senza possibilità d’appello.E lo sceneggiatore e il regista con lui.

Io credo fermamente al Diavolo e qualsiasi dico qualsiasi cazzata mi rifilate che parla di Lui a me piace e incute terrore innaturale con polipnea notturna e scotomi nel dormiveglia.
Ergo mi è piaciuto.
E comunque il film di Friedkin e questo non sono paragonabili non già per loro bontà quanto per epoche diverse in cui sono stati proiettati e per le due diverse sottotrame, il prete in crisi nel primo e lo scontro scienza religione nel secondo.
Amen.

Qui non si tratta di credere o meno nel diavolo,ma di valutare semmai la verosimiglianza della materia narrata.Un film dell’orrore può anche raccontare cose incredibili tipo vampirismo,mostri venuti dallo spazio e quant’altro;ma è importante che il tutto venga reso in modo credibile,che finchè lo guardi ti ponga la domanda " e se queste cose esistessero davvero?".L’Esorcista qualche incongruenza l’aveva,soprattutto nel finale;ma in linea di massima suonava abbastanza verosimile.Qua siamo in piena castroneria,ti faccio qualche esempio:


Quando viene chiamata a testimoniare la studiosa di religioni orientali,se ne esce con tante di quelle minchiate che la mia reazione è stata altrettanto sdegnata di quella della pubblica accusa.E la storiellina del demone che agisce alle tre del mattino è fantasia pura,non ho trovato un solo testo di demonologia(e t’assicuro che ne ho letti un bel po’,soprattutto sul tema della possessione diabolica)che menzionasse la cosa.E poi,nella realtà quello che ha fatto il pretastro sarebbe imperdonabile:solo un medico può suggerire ad un ammalato di sospendere una determinata terapia,chiunque altro andrebbe incontro a noie legali(giustamente).Non solo:la scena dell’esorcismo è talmente zeppa di puttanate da far rabbrividire.Per cominciare,i sacerdoti a celebrare il rito devono essere almeno due,proprio come avveniva nel film di Friedkin;inoltre,uno dei due deve avere esperienza in materia,ovvero deve aver già celebrato esorcismi.Nessun vescovo autorizzerebbe l’intervento affidandolo ad un solo sacerdote e per di più inesperto;e men che mai verrebbe autorizzata la celebrazione del rituale su un paziente fisicamente provato come Emily Rose.E t’assicuro che il rito non funziona come viene mostrato nel film;se hai voglia e possibilità cerca il libro Hostage To The Devil,di Malachi Martin.Descrive 5 esorcismi celebrati in America,ed è l’unico a scendere in dettagli tecnici(i testi tipo quelli di corrado Balducci si mantengono abbastanza sul vago).Inoltre,se un paziente si ferisse come avviene ad Emily nel film,il rito verrebbe interrotto senza pensarci due volte e la vittima ricoverata in ospedale.Qualunque sacerdote contravvenisse non soltanto finirebbe in tribunale,ma dovrebbe subire pure pesanti sanzioni da parte della Chiesa,che è assai rigida in queste cose.

In sostanza,se il regista si fosse attenuto agli elementi orrorifici(ribadisco che alcune scene fanno davvero accapponare la pelle,e la giovane attrice che impersona Emily è bravissima)la cosa avrebbe potuto funzionare;ma pretendere di far passare il tutto per una storia vera e lanciarti pure il messaggino moralista di fondo è inconcepibile.Già è difficile per il Vaticano tenere a bada i prelati più fanatici,pronti a vedere satanassi e invasati ovunque(padre Amorth è solo uno fra i tanti);un film così rischia di giustificare ideologicamente i loro eccessi,e la cosa mi dà i brividi solo a pensarci.

Spero che questo “troppo tempo” sia successivo all’uscita dalla locupletata sala che proiettava LAND OF THE DEAD…

Cmq condivido quanto da voi affermato, ma da qui a dire che sono stati soldi buttati al cinema x questa esorcicciata poi neanche così malfatta, ce ne vuole.

Soldi buttati magari no,come ho già detto la parte dichiaratamente orrorifica m’è piaciuta;ma un bell’horror dovrebbe anche avere personaggi credibili,e qui invece…

personaggi credibili? solo 1: Jennifer Carpenter, bravissima nella parte di Emily. John deve averele dato ottimi consigli;)

Sottoscrivo,la Carpenter è davvero brava!Che sia nata una nuova scream queen? :slight_smile:

Accidenti ragazzi mi avete proprio incuriosito…
Sono curioso di vedere questa morale cattolica dedbordante(ma mi riesce diffcile credere che sia più debordante di quella presente in “L’esorcista” ihmo…)
Questa sera vado a vederlo…

Fidati,Corto:qui si passa ogni limite.Il film di Friedkin non cercava di lanciarti alcun messaggio,morale cattolica o no si preoccupava di spaventare e andava bene così.Nella presente pellicola,levate le scene della possessione(la cosa migliore del film,lo ribadisco)siamo ai livelli dei film-dossier programmati da Rete4 e commentati da Emilio Fede.

Bello! Tratta l’esorcismo in maniera seria e decente, altro che le tante cavolate che ho visto in altri film. Prima di giudicarlo male ricordatevi che la storia è accaduta veramente e che il sottoscritto ha partecipato ad un vero esorcismo e vi devo dire che c’è molta verità in questo film.

Ah, be’… lo fai per hobby? Partecipare agli esorcismi, intendo.