The Golden Buddha (Wei Lo, 1966)

Una delle risposte targate shaw bros al cinema d’azione per ragazzi anni 60 giapponese. Non potendo mettere in scena mostri alla godzilla, nè avendo una salda tradizione nel cinema sci fi, si è optato per questa commistione di action spy con spruzzate mistery e fantascienza, pià nelle corde del cinema cinese
La storia verte attorno a delle statue di buddha in mano ad alcuni fratelli, in ognuna una parte di indicazioni per risalire al favoloso tesoro di famiglia, ovviamente la sorella del terzetto dovrà combattere contro la solita banda terroristica intenzionata ad accaparrarsi del tesoro, aiutata da un affascinante agente segreto
Assolutamente niente di nuovo sotto il sol levante, il film è debitore degli eurospy dei film d’avventura proto indiana jones e strizza l’occhio alle avventure sci fi giapponesi per ragazzi
Il cattivo vive in una basa sottomarina e vista una divisa d’oro con tanto di mantello, indossa una maschera che si toglierà solo nel finale svelandoci la sua inaspettata identità. Ha ovviamente armi futuristiche, laser…insomma, non potendo munirlo di astronave in stile battaglie spaziali giapponesi, si sono inventati una variante su tema. I nostri eroi sfuggiranno dalle grinfie del perfido cattivo con stratagemmi ingenui degni di un catone animato, segno che il target è poco più che adolescenziale
L’enigma finale per scoprire il tesoro si terrà in un antico tempio tra enormi statue buddhiste in cui viene fuori il gusto scenografico tipico delle produziono shaw bros anni 60 e a cui indiana jones è più che debitore.
Alla fine si lascia veder per quello che è: puro genere, un fumettone anni 60 tra spie, controspie, antichi templi, un cattivo improbabile alla 007 e tanto divertimento da visione da domenica pomeriggio
Ovviamente non se ne parla nemmeno di una versione italiana, si può ricorrere al dvd/vcd asiatico con sott in inglese, oppure esistono i sottotitoli italiani

Curiosa l’ambientazione Thailandese per una co-produzione dell’epoca.