The green butchers - De grønne slagtere (Anders Thomas Jensen, 2003)

Visto il soggetto di partenza davo per scontato che si trattasse di una commedia nera grottesca, tipo Piccoli omicidi tra amici o La signora ammazzatutti.
E invece mi ha spiazzato completamente, un film drammatico molto delicato e posato, scritto con una grande sensibilità e che riesce, prendendo le fila da una tematica così raccapricciante, a fare una riflessione profonda e schietta sull’animo umano e sulle disfunzionali strategie di autodifesa che spesso mettiamo in atto per sanare le ferite emotive e psicologiche.

La storia è quella di due macellai che, dopo anni di frustrata insoddisfazione come dipendenti, decidono di mettersi in proprio aprendo una macelleria tutta loro. La clientela però non arriva. Come sia o come non sia, per una serie di circostanze fortuite si ritrovano a vendere filetti di carne umana per un ricevimento del Rotary… Gli invitati ne vanno pazzi, la voce si spande e nel giro di un battibaleno la gente si ammassa a fare la fila in negozio per assaggiare quei manicaretti. E così i due macellai verranno assorbiti in un vortice dal quale è difficile uscire.

Dal regista di Le mele di Adamo, un film insolito ma toccante.

Purtroppo inedito in Italia, si trova però facilmente in versioni estere in vost.

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