The Hurt Locker (Kathryn Bigelow)

Venerdì esce il nuovo film della Bigelow, la regista “con le palle”. ennesimo Iraq movie che ha suscitato nn poche polemiche per la sua non condanna esplicita dell’intervento USA.
Se vi interessa vi giro la mia rece
http://www.ecodelcinema.com/the-hurt-locker-recensione.htm
:vassilikaris:

Io mi domando: ma dove sta scritto che un war movie debba necessariamente condannare qualcosa? La piantino col politically correct; Il giorno più lungo era perfino tronfio nel suo patriottismo, ma vuoi mettere il piano spettacolare? A me il genere piace, la Bigelow pure e il film vo a vedermelo. Dopo giudicherò.

Visto e apprezzato. Trasmette l’orrore insito in qualsiasi conflitto risparmiandoci le tediose tirate moralistiche alla Oliver Stone, ed è già tanto; poi è una fotografia estremamente realistica di quanto andava sostenendo Sam peckinpah: i soldati di mestiere scelgono quella vita perchè non saprebbero fare nient’altro, togli loro il fucile e si sentono nudi. Ottima prima parte, un po’ faticosa la seconda per gli intenti di approfondimento psicologico dei personaggi. Neanche paragonabile alla favoletta politically correct di Spike Lee, e di questo sia lode a Dio.

http://www.imdb.com/title/tt0887912/

Visto ieri sera al DIFF, una bella sorpresa questo film low budget (11 ML) di Kathryn Bigelow, che torna alla grande con un film secco, duro e realistico sulla guerra in Iraq. Il film narra la gesta di un gruppo dellesercito USA impiegato nel disinnescare bombe. Non cè una vera e propria storia, più che altro un susseguirsi di eventi come diario giornaliero. Impossibile, d’altro canto, fare un film sull’Irak senza tenere in conto la TV, la realtà che quotidianamente ci viene sbattuta in faccia dale news. È ancora troppo presto per fare un film classico, il linguaggio deve essere diverso, vedi Redacted ma anche Rec/Diary of the dead/Cloverfield. E sembra quasi di essere un giornalista “embedded” a seguire gli eventi. La tensione è tanta, ma non è un vero e proprio film di azione. Comunque assolutamente da vedere, brava Bigelow (e bravi gli attori). Il film era presentato dallo sceneggiatore Mark Boal e da Greg Shapiro, uno dei produttori, trattenutisi poi col pubblico per un Q&A.

http://imieibluray.blogspot.com/2009/04/hurt-locker.html - HURT LOCKER - BLURAY ITALIANO

Scritta lo scorso aprile.
Peraltro, il film è molto più simile ad Avatar di quanto lo siano gli stracitati Balla coi Lupi e Pocahontas. Ci sono l’altro “corpo” (anche se quello del soldato William è uno scafandro), l’altro “mondo”, ed una passione irrefrenabile che porta alla rinuncia della vecchia vita. Solo che, laddove Avatar è un sogno ad occhi aperti (metafilmico e dall’impatto visivo inquantificabile), Hurt Locker è un incubo (almeno per lo spettatore, non certo per il protagonista assuefatto all’adrenalina).

Sugli oscar poco da dire.
Per quanto mi riguarda, hanno preso una cantonata storica, pur premiando un bel film.
Piuttosto avrei preferito, di gran lunga, la vittoria di Tarantino. Ma forse “Basterds” era troppo raffinato per l’Academy.

The Hurt Locker è un film tutto sommato mediocre, niente che faccia gridare al miracolo o all’Oscar. Un’operazione simile, a livello concettuale, l’aveva fatta De Palma con Redacted che ha goduto di molto meno blasone. Poi miglior regia proprio non si spiega, visto che è un film in stile documentaristico, con tutto quello che ne consegue. Oscar così brutti non ne ricordavo. Poi la Bullock. Vince Razzie e Oscar insieme. Anvedi la coerenza.

Visto e apprezzato ieri sera, gli oscar più che meritati direi, è un film bello.

Non mi stupisco che qualcuno si sia limitato a vederci un filmetto di azione in stile documentaristico, in caso vuol dire che il film non è per lui ed è ben oltre la sua bigotta comprensione, personalmente ho molti amici che hanno soggiornato una o più volte a Baghdad e presumo di aver capito pienamente quello che il film ha voluto mostrarmi e mi ha saputo regalare, i concetti che il film ha l’ ambizione di mostrare sin dall’ inizio con la frase di lancio del Pullitzer Chris Hedges sono mostrati a pieno e vengono completati in modo sublime con la parte finale.

Azzeccatissima la colonna sonora, che alterna potenti brani dei Ministry a atmosfere di Beltrami a mio avviso di Morriconiana memoria.

Un omaggio a chi ha saputo apprezzare il film, Fear dei Ministry:

//youtu.be/ofkpkJeKA5k

PS:Grazie a SKY per essersi ricordata una volta tanto che non ha solo i canali del calcio e la formula 1.

Redacted si pappa 'sto filmetto in un solo boccone.
Ben più duro, ben più ambiguo nel tratteggiare i soldati Usa ( qui assolutamente monodimensionali).
Regia nervosa e manieristica, come solito nella Bigelow, ormai ombra di quella che fu negli anni '90 ( pensate a che cose inutili sono Il mistero dell’acqua e K-19).
Miracolato dagli Oscar.

Allora il film è oltre la bigotta comprensione di gran parte delle persone con cui ho parlato e di gran parte dei critici che in questi giorni si sono detti meravigliati di quanto sia accaduto agli Oscar. Un film che fino a qualche mese fa era passato in sordina, che nei festival dove era passato aveva fatto parlare poco di sè (considerata ovviamente la fama della regista), e soprattutto un film che è indietro di un tot di anni rispetto a quanto fatto vedere dal già citato Redacted, non può dirsi meritare gli Oscar che gi sono stati conferiti. E soprattutto quello alla regia, che ripeto, è documentaristica, non per un parere puramente soggettivo, ma perchè la regista stessa ha sempre dichiarato di voler girare un’opera dal taglio realistico e documentario.