The Ides Of March - Le idi di Marzo (George Clooney, 2011)



Titolo: Le Idi di Marzo (The Ides Of March)
Regia: George Clooney
Anno: 2011
Genere: drammatico
Nazione: USA
Durata: 98 minuti
Cast: Ryan Gosling, George Clooney, Evan Rachel Wood, Marisa Tomei, Paul Giamatti, Philip Seymour Hoffman
Produzione: Cross Creek Pictures/Exclusive Media Group/Smoke House

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Una cosa è certa, non ti viene voglia di votare Partito Democratico dopo aver visto il film, e Clooney è proprio un Democratico. Onore al coraggio se non altro. Pellicola tesa e tutta politica, con Ryan Gosling super protagonista “shakespeariano”, sebbene inserito in un contesto corale (con fior di attori, da Clooney a Giamatti e Seymour Hoffman…riesumata pure la Tomei, e bravissima la Wood).
Il suo maggior pregio forse sta nella durata, anziché sbrodolare per 2 ore e mezza, Clooney racconta in modo sobrio, snello, asciutto, e termina il tutto in appena 98 minuti, la visione ne guadagna assolutamente. Film davvero molto bello e amaro, dove il più pulito ha la rogna. Unico neo forse, la giovane età di Gosling che non lo aiuta a rendere credibilissimo un consulente/analista politico di quella caratura e livello.

Premio Brian al Festival di Venezia 2011, tra i migliori dieci film della National Board of Review, 4 candidature ai Golden Globe 2012 (miglior film drammatico, miglior sceneggiatura, miglior regista, miglior attore drammatico Ryan Gosling), nomination ai Premi Oscar 2012 (migliore sceneggiatura non originale, il film è tratto da un lavoro teatrale).

Visto ieri sera in dvd, grandissima prova di regia di Clooney, che manitene ritmo e tensione e finisce con una sequenza da brividi, pur non sbrodolando in durate esagerate. Film molto cinico, basato du una piece teatrale, cast massiccio, da Gosley bravissimo a Philip Seymour Hoffman, dalla certezza Paul Giamatti a Jeffrey Wright, Marisa Tomei e Evan Rachel Wood, allo stesso Clooney. Un’amara e spietata riflessione sul fare politica, e la frase di Stephen è esemplificativa:

You can lie, you can cheat, you can start a war, you can bankrupt the country, but you can’t fuck the interns. They get you for that.

E il titolo scelto da Clooney è tutto un programma, l’assassinio di Giulio Cesare. Assolutamente da vedere.

Ottimo film che credo descriva molto bene come si vive in quegli ambienti, non solo americani. Ottima direzione del sempre piu’ bravo George. A memoria non in molti hanno fatto cosi’ bene facendo gli attori ed i registi.
Gosley e’ sempre piu’ convincente, Hoffman chettelodicoaffare. Giamatti, idem.
Molto bella la fotografia, livida, asettica, che rende perfettamente il climax.
BD US, ottimo, extra interessanti ma scarni.