The Killing Of A Sacred Deer - Il Sacrificio Del Cervo Sacro (Y. Lanthimos, 2018)

Ennesimo gran film del greco Lanthimos, ancora interpretato da Colin Farrell dopo “The Lobster”.
Bello e terribile, con una storia che diventa sempre più cupa, raccontata con una perfezione formale che suscita allo stesso modo incanto e disagio.

Ottimo il cast, con una menzione di merito per il ragazzo che interpreta Martin, bravissimo e davvero inquietante, incredibilmente intenso in un paio di scene da pelle d’oca.
Brava anche la Kidman e i due ragazzini che interpretano i figli della coppia.
Sorprendente Alicia Silverstone, che non vedevo da tanto.

Ci sono tanti simbolismi che vengono dalla Bibbia (tipo il sacrificio di Isacco e il giudizio di Salomone) e dal puro mito (Ifigenia, citata anche in maniera esplicita prima della mimesi finale).
Cinematograficamente invece sono innegabili le influenze di Haneke e Kubrick, sia stilistiche che concettuali.

Molto buono il blu ray italiano (peccato solo per i titoli tradotti).
Negli extra ci sono parecchie interviste a tutti i protagonisti e al regista. Peccato che non siano praticamente montate e che alla fine se fossero state presentate come file audio non sarebbe cambiato granché.

Film bellissimo, da vedere assolutamente.

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Lanthimos al suo meglio. Il film dell’anno, per me.

L’ho visto al cinema e mi lasciò a bocca aperta. Lo aspettavo di brutto! Bellissimo! Glaciale, inquietante. Anch’io ho pensato a kubrick guardandolo. Riferimenti, simbolismi, roba per il cervello. E quel ragazzino è allucinante! Mamma mia! Uno dei film dell’anno e uno dei miei registi preferiti degli ultimi anni. Consigliatissimo. Da vedere più di una volta per assimilarlo bene. Una sola visione non basta, secondo me.

SPLEN-DI-DO. Non ho altre parole.
E disturbante.
Alcune scene sono davvero insostenibili la masturbazione di Nicole Kidman al collega del maritoad esempio, ma tanto altro.

A un certo punto del film mi è venuta un’idea, che però si è rivelata sbagliata: che alla fine si sarebbe ucciso il padre-marito

Spero mi perdonerete, ma io vado un po’ controcorrente e mi dichiaro piuttosto insoddisfatto. Tanto bella la messa in scena, tanto bravi gli attori quanto banale la storia che più che angosciare in verità alla lunga stucca e quasi ci si sente sollevati che alla fine qualcuno muore e il torto è vendicato
Sono sincero mi aspettavo di più, rimane certo una delizia per gli occhi e poi è vero quello che dite, uno fa le sue ricerche e scopre tante cose interessanti e diversi pezzi del puzzle tornano al loro posto, ma io sono ragioniere e non ho formazione classica e magari dovrò rivederlo per apprezzarlo di più.

Io ti perdono di sicuro perchè secondo me questo film è tra i meno riusciti di Lanthimos. Li ho visti tutti e in realtà solo Alpeis mi ha deluso più di questo film.

purtroppo anche io la penso così, il film non mi è piaciuto quasi nulla
quelle che avete descritto come inquietante mi è sembrata forzatura senza credibilità, e non mi ha scalfito in nessun modo
dal punto di vista formale capisco invece che possa essere apprezzato, anche se personalmente non scomoderei mai Kubrick per fare paragoni, anche alla lontana

è su RaiPlay

Sono uno di quelli che non ha apprezzato The Lobster (nonostante il titolo) quindi avevo escluso il film per ingenuo principio.
Non posso che ricredermi post visione, grande cinema che per quanto “poco credibile” (vedi il modus operandi del sacrificio finale) come dice @robby è la materializzazione di quei “ti immagini se”.

Notevole il crescendo di alcune scene amplificato da potenza visiva o colonna sonora, quasi più fastidioso Martin che mangia gli spaghetti che l’operazione a cuore aperto iniziale, per non parlare della parte del bambino sottoposto ai primi esami medici con quei suoni grevi e acuti che riempiono l’immagine.
Attualmente è anche su primevideo.

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