The Knife - Silent Shout

Ho scoperto questo duo svedese recentemente, grazie all’uscita del loro terzo album. Silent Shout è un disco sicuramente non facile, molto ostico di primo impatto, ma che sa regalarti man mano che lo ascolti particolari e dettagli di minimale bellezza che raramente si trovano in giro in questo momento.
L’approccio del duo è prevalentemente elettronico, con momenti di minimal-techno che ammetto non essere propriamente digeribili anche da orecchi allenati a questo tipo di sonorità.

Superate le apparenze questo album regala situazioni sicuramente uniche, sostenuto dalla voce assai particolare della cantante, Karin Drejer, che forse qualcuno avrà già sentito all’interno di The Understanding dei Royksopp. Se iniziandolo ad ascoltare poi potrebbe sembrare presente una certa linearità ecco trovare momenti in cui questa durezza di suoni si interrompe, come ad esempio in Marble House, dove compare a duettare l’efebico Jay Jay Johansson; ne esce un pezzo a mio avviso tanto dolce quanto freddo nelle ambientazioni.

Ecco, forse un leit-motiv dell’album è proprio la sua glacialità… sarà poi che i gruppi provenienti dalla scandinavia hanno sempre qualcosa del loro clima dentro al suono che producono… The Knife sembrano sempre sussurrarti la loro musica davanti ad un fuoco, mentre fuori tutto è bianco e fermo.

Un bellissimo album, di sicuro.