The last exorcism - Daniel Stamm, 2010

Uscito negli states, esorcismo + mockumentary, le rece ne parlano molto bene:

The Last Exorcism marks an attempt to merge a demonic possession storyline with a mockumentary framing device. How well do these venerable horror movie tropes work together? Better than you’d, expect, say critics, who call The Last Exorcism a stylish, smarter-than-average creepshow. Patrick Fabian stars as a charismatic preacher who brings a camera crew to film an exorcism on a troubled young woman (Ashley Bell) in rural Louisiana - and soon finds he’s gotten more than he’s bargained for. The pundits say The Last Exorcism is filled with strong performances and several terrifying scenes. However, some also note that the film’s resolution is a major letdown.

Visto ieri notte da dvd olandese e devo dire che mi è parso una stronzatona apocalittica.

Innanzitutto c’è il discorso mockumentary che è gestito malissimo, come peggio non si potrebbe.
La troupe che segue l’esorcismo (o quello che è) è composta da un operatore e da un fonico (quindi c’è solo una videocamera) ma tutto il film ha un montaggio troppo “da film” con controcampi immediati e un montaggio impossibile da fare con una sola videocamera. Già questo è molto deludente perché fa perdere immediatezza, freschezza e (presunto) realismo alla storia ma c’è di peggio. Ogni tanto si sente pure la musica, ma solo nelle sequenze che dovrebbero fare paura con spaventi improvvisi. Una cosa, secondo me, imperdonabile.
Alla fine questo film resta un ibrido che non va da nessuna parte.

Un’altra cosa grave è che, nonostante l’argomento trattato, il film non fa minimamente paura. Non c’è un brivido, uno spavento ben fatto… non c’è nulla ed è assurdo perché con una storia simile non ci voleva nulla a creare dell’onesto terrore.
Gli attori, tutti sconosciuti, sono anche bravi e ben diretti però vengono risucchiati da una storia che si ingolfa su se stessa e che non riesce a coinvolgere come dovrebbe.
Parte della scena dell’esorcismo, poi, è quasi mutuata da The Exorcism of Emily Rose (altra bella stronzatona) anche se qui la protagonista è molto più brava della supersopravvalutata Carpenter (non che ci volesse granché, eh).
Rimane solo un effetto speciale interessante (quello del collo) e la delusione che la suggestiva scena che sembrava venire spoilerata dal bel manifesto in realtà non si trova nel film.

Il finale, poi è davvero allucinante per la sciatteria con cui è realizzato.
Se da una parte la svolta inaspettata che porta il film su binari quasi Lovecraftiani è spiazzante e ha un certo potenziale, dall’altra è innegabile che sia realizzata in maniera così pedestre da lasciare l’amaro in bocca anche agli spettatori maggiormente di bocca buona.

Insomma, una grandissima delusione per un film disonesto e sbagliato. Sicuramente uno dei peggiori mockumentary che io abbia mai visto.
Che poi è chiaro che al regista l’horror interessasse molto relativamente e preferisse affrontare un discorso più complesso relativo a certi orrori della provincia americana usata come sineddoche per parlare dell’intera nazione, ma, secondo me, non funziona per nulla e il mockumentary viene usato davvero troppo male.

Andrò controcorrente ma a me ha divertito, chiaramente se lo si vuol vedere come un reality crolla immediatamente ma se lo si apprezza come film girato a mo’ di moc il discorso cambia.

La trovata è intrigante e a mio avviso funziona, bellissimo il finale per quanto delirante.

PS: Il film è attualmente disponibile su primevideo.