Visto di recente questo insolito gangster-movie del 1937 ,apparentemente
un episodio minore nel genere per eccellenza americano degli anni '30,che si dimostra invece un interessante esperimento,quasi un gioco sul genere gangsteristico che sfocia quasi nel melò.Protagonista è Joe Krozac (uno straordinario Edward G. Robinson, diventato dopo Little Caesar una delle icone del genere) gangster newyorchese mostrato non nella sua ascesa,come in altri classici degli anni '30,ma allo zenit del suo potere,che viene incastrato dalla polizia federale non per i suoi efferati delitti ma per evasione fiscale(qualsiasi riferimento alla cronaca americana non è puramente casuale).
Condannato a scontare 10 anni nel carcere federale di massima sicurezza di Alcatraz,sarà abbandonato da tutti,dai suoi più fedeli collaboratori,preoccupati solo di ritrovare il tesoro nascosto dal boss,e dalla moglie,ignara delle attività del marito fino al momento della condanna,che deciderà di rifarsi una vita con un giornalista che le aveva aperto gli occhi sul marito(un James Stewart che costruisce il personaggio di idealista ingenuo che consacrerà poi nei capolavori capriani a venire).
Uscito di prigione,Joe viene rapito e torturato dai suoi ex-sgherri,ma parlerà solo per amore del figlio,anch’esso rapito e che non ha mai conosciuto il padre in quanto nato durante l’inizio della prigionia.Quasi inevitabile il finale espiatorio,con il quale Joe riscatta tutto il suo passato.
Un film assolutamente da riscoprire.