The Misfortunates / De helaasheid der dingen (Felix van Groeningen, 2009)

La traduzione letterale del titolo è qualcosa tipo La merdosità delle cose, e rende molto bene l’argomento del film. Dal regista del pluripremiato Alabama Monroe.

È la storia di un ragazzino che cresce in un contesto estremamente popolare e disagiato in un paesino di campagna delle fiandre, dove l’unico passatempo è il bere tutto il giorno. Siamo negli anni '80.
La famiglia in cui cresce è formata dalla vecchia nonna e dai suoi figli maschi, tutti falliti e che vivono di espedienti, che passano le giornate bighellonando, ubriacandosi, in preda agli eccessi e agli sbalzi d’umore causati dall’alcool. Un contesto totalmente sballato nel quale il ragazzino cresce sempre più border line, fino a quando riesce a prendere coscienza della situazione e ad attirare su di sé l’attenzione dei servizi sociali, che gli daranno l’opportunità di una vita normale mettendolo in un collegio.
Il ragazzino cresce e lo ritroviamo adulto; in realtà le due narrazioni proseguono in parallelo. Infatti a 27 anni è divenuto un aspirante scrittore che sta realizzando il suo primo romanzo, “La merdosità delle cose” appunto, che narra delle vicende della sua infanzia e della sua famiglia.
Davvero un film toccante, che sa guardare con affetto e compassione anche a quelle realtà umane più marginali e disagiate, a quelle famiglie dove alcolismo e violenza determinano le relazioni, a quei contesti sociali poveri di cultura in cui spesso è il bar ad essere scuola di vita.

Qui sotto un’immagine della sequenza che ho amato di più

Purtroppo inedito in italiano, ci sono diversi dvd esteri con sottotitoli in inglese o francese.