Questo è il classico film per cui uno, o per lo meno io, si domanda: “ma come diavolo ho fatto a non averlo mai visto???”. L’ho scoperto grazie alla visione di Zodiac di Fincher, pare che il serial killer ne fosse affascinato. Così mi sono accattato la Criterion, numero 46 della collezione, che tra l’altro si trova a poco. È un film del 1932 basato sull’omonimo racconto di Richard Connell, che ha ispirato innumerevoli film (financo a Predator). Un film che doveva essere molto più lungo, ma per ragioni di budget venne limato all’impossibile, risultando in una durata di poco più d’un ora: ma proprio questo labor limae lo rende un film perfetto, veloce, ritmato, con una tensione costante che monta fino a risultare insostenibile. Girato sugli stessi set di King Kong, con due degli attori che si dividevano tra i due film (Fay Wray e Noble Johnson), Joel McCrea che veniva dal muto e si era riconvertito al sonoro, nonché debutto per un grandissimo Leslie Banks, che ruba la scena a tutti nei panni del cattivissimo Count Zaroff, uno dei personaggi malvagi più efficaci della storia del cinema. Discreto il dvd Criterion, ma c’era poco da fare, il master è quello che è. Come extra un interessante commento audio per tutta la durata del film, la prima volta (o quasi) che mi ascolto un commentary. Indispensabile.
film pazzesco, che vidi (con imprint annesso) da giovanissimo, per caso, una notte in albergo, al mare, su una tv portatile (trasmesso da raitre).
Non dimenticherò mai le teste impagliate.
