Tarik Saleh è un regista molto interessante, di cui avevo già visto il precedente Metropia. Qui si ispira ad un caso realmente accaduto, l’assassinio della cantante libanese Suzanne Tamim a Dubai nel 2008, ammazzata da un killer per conto di un importante uomo d’affari egiziano che era stato ripudiato. Qui l’esempio della storia s’incastra con la rivoluzione del 2011, per un film teso, sporco, ed estremamente coinvolgente. Anche se per lo più girato in Marocco dopo che i servizi di sicurezza egiziani hanno scoperto che il film non li avrebbe ben rappresentati, la rappresentazione è estremamente realistica, mi sembrava letteralmente di respirare l’aria appiccicosa ed inquinata del Cairo. Il film è tutto in arabo, coi sottotitoli, ma merita assolutamente.
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Ho visto che esiste un dvd/bluray italiano con tanto di doppiaggio:
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A mio avviso si perderebbe tutto il fascino, però capisco che a molti non garbi guardare i film coi subs.
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Sono d’accordo con te, ma se proprio qualcuno preferisse il doppiaggio può usufruirne
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