The Pursuit of Happyness - l'ultimo film di Muccino

C’è grande attesa negli USA per questo film, che uscirà il 16/12 (e in Gennaio in Italia):

http://www.imdb.com/title/tt0454921/

http://en.wikipedia.org/wiki/The_Pursuit_of_Happyness

http://www.sonypictures.com/movies/thepursuitofhappyness/index.html

http://www.rottentomatoes.com/m/10006002-pursuit_of_happyness/

Trailer:

http://www.imdb.com/title/tt0454921/trailers-screenplay-X34752-10-2

Nuove news:

La felicità di Gabriele l’americano
Postato in Cinema il 14 Dicembre, 2006

Esce domani nelle sale americane “The pursuit of happyness” il primo film americano di Gabriele Muccino.

Protagonista del film Will Smith nei panni di Chris Gardner, venditore in serie difficoltà economiche che si trova a vivere per la strada con il figlioletto di cinque anni. Proprio l’attore americano è tra i nomi più gettonati per la candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista.

La premiere del film, che uscirà in Italia il 12 gennaio, è avvenuta lo scorso 7 dicembre ed è stata caratterizzata dalla presenza delle famiglie dei protagonisti, primo fra tutti il regista, accompagnato dal figlio maggiore Silvio.

Sulla sua esperienza americana, il regista ha recentemente dichiarato a Vanity Fair Italia “Sono qui dal giugno del 2005 ed è l’ esperienza professionale più euforizzante della mia vita. Si entra in un mondo parallelo, surreale. Sono stato a una festa della mia agenzia dove c’erano circa 500 invitati. Di questi, solo quattro persone sconosciute: io e altri tre. Per il resto, andavi a sbattere contro Madonna, Nicole Kidman, Tom Hanks”

che bei registi che esportiamo!

Uno dei pochi veri regista da esportazione che abbiamo in Italia è Soavi (basta pensare al documentario estero du Dellamorte Dellamore)

Beh, a parte che non è stato esportato. È Will Smith che ha visto L’Ultimo Bacio e Ricordati Di Me e ha imposto alla produzione di usare lui.

Ciò detto, trovo comunque che Muccino sia uno dei “nuovi” registi italiani più bravi. La padronanza del mezzo tecnico mi pare indiscussa, poi potranno non piacere i suoi film, i gusti sono gusti (a me son piaciuti). (per fare un parallelo, anche Moretti è bravissimo come regista, e molta gente odia i suoi film).

forse odio più quel “tipo” di film, gli attori che di solito vengono utilizzati, in primis Accorsi. quel tipo di recitazione, di dialoghi. davvero, mi fa orrore.
e dal trailer di questo film ho già visto che sembra mieloso e banale. Magari sarà girato bene e recitato benissimo da Will Smith (punta all’Oscar) e comunque lo andrò a vedere per poter giudicare davvero.

Da RottenTomatoes:

Will Smith has been in pursuit of an Oscar for a while, and with The Pursuit of Happyness the critics think this could be where he catches up with the Academy. Smith, as a homeless single father trying to climb the corporate ladder, is garnering widespread praise for his performance, though said praise isn’t quite being doled out upon the film itself. The critics are calling Happyness a slick Hallmark card of a movie, a bit too obsessed with the desire to inspire. The critics are split on whether Happyness is worth it for Smith’s heartfelt presence alone.

Primo week end Muccino negli USA batte tutti e schizza in vetta al boxoffice. Perchè dare l oscar a Smith per questo se non lo ha vinto per Ali?!

Nuove buone nuove…

Pursuit of Happiness raggiunge i 125 ml d’incasso:

Cultura e spettacolo11 gen 14:21 Cinema: Will Smith, “Il film di Muccino e’ la mia miglior performance”

ROMA - E’ stato accolto da un grande applauso Will Smith, a Roma per presentare di fronte alla stampa il primo film americano di Gabriele Muccino, “La ricerca della felicita’”. Giacca bordeaux e sciarpa in tinta, l’attore americano ha parlato del film, in uscita domani nelle sale italiane in 420 copie. “Penso di aver dato la miglior performance in questo film di Muccino - ha detto Smith durante la conferenza stampa - Secondo me e’ piaciuto tanto in America perche’ tocca il cuore della gente. Parla delle paure dei grandi e di come superlarle”. L’attore ha anche aggiunto che lavorare con il figlio Jaden, di 8 anni, gli ha dato la possibilita’ di mostrargli cio’ che lui sa fare meglio. (Agr)

Premetto che mi è piaciuto parecchio L ultimo bacio e che ho odiato Ricordati di me. Questo nuovo muccino è un accozzaglia incredibile di luoghi comuni, situazioni banali (è tratto da una storia vera), è facile, leccaculo, ruffiano e chi più ne ha più ne metta. Però?! Però mi è piaciuto. Confiniamolo nel cassetto dove deve stare, blockbuster strappalacrime, e proviamo a valutarlo non trascendendo da questa premessa. Il film crea una certa angoscia pian piano pur giocando sporco e facile. Il film diverte a tratti e presenta un Will Smith immenso. Il film ha tutto quello che deve avere. E infatti incassa.
Ora: se muccino evita di tirare in ballo, come nelle ultime interviste, influenze neorealiste e sta al suo posto, The Pursuit viene promosso, a mio parere. Muccino si rivela un ottimo confezionatore di prodotti del genere. Forse non spicca qualcosa d altro a livello registico, ma il film c è. Confinato nel genere ma c è. Un voto?! 6,5 pieno. Le mie aspettative erano non oltre il 5,5.

Un film di mmerda, l’ho visto per lavoro e devo dire che il simpatico Muccino è andato solamente alla ricerca dei soldi.
Proprio un bel lavoro sul sogno americano.
Che schifo!

Minni prova ad andare oltre l aspetto retorico, facilone e buonista: il film fa il suo lavoro di blockbuster. Questo voleva fare e questo fa. Se ti aspettavi altro ovviamente lo bocci in toto.

Visto questa sera, ero abbastanza curioso.
Mi è piaciuto. Davvero Molto Carino come film, non un capolavoro, ma 2 belle orette. La storia mi è piaciuta: tesa, triste, ma anche piena di speranza, bontà, positività e (ovviamente) felicità. A Tratti anche divertente come ricordava Milanoodia.
Will Smith è stato davvero bravo in questo film e penso che possa giustamente ambire all’Oscar per questa sua interpretazione.
Un Muccino da promuovere.
A me comunque non è sembrato nè un Blockbuster nè un esaltazione del sogno americano: era tratto da una storia vera(Tra l’altro è la storia di un uomo che rimane solo e a cui crolla tutto addosso e che per arrivare dove vuole, grazie all’amore del e per il figlio si fa un culo così, cosa ammirevolissima), e per questo lo ho preso. Immedesimandomi spesso nel personaggio (La lacrimuccia è scappata anche a me)
Direi ben realizzato.

L’ho visto ieri notte su sky e mi è piaciuto parecchio. Intanto mantiene quel che promette -il film è sulla ricerca della felicità, NON sulla felicità- che già non è poco…e poi mi risulta davvero difficile capire come un film del genere, così triste, duro, e senza nessuna storia d’amore sia riuscito ad incassare cifre così importanti…in ogni caso ottimo Will Smith, ma già si sapeva. Unica pecca, a mio avviso: le due didascalie finali, odiose, che ovviamente ci raccontano come il protagonista vero abbia poi fatto gli stramilioni, in pieno american-style…ma cazzo non era sufficiente vederlo piangere dalla felicità dopo aver trovato un buon lavoro?

Stilisticamente non ci sono soprassalti, ma non gli si può imputare niente. Muccino conosce la sintassi e la usa come può al servizio di una storia probabilmente retorica, ma non banale se si considerano le potenzialità argomentative. E’ l’assunto che, personalmente, rigetto, ossia l’equazione che assimila felicità e ricchezza. Ora, supposto che la felicità, come sostenevano gli antichi filosofi da Aristotele a Epicuro, da Seneca a Kant, coincide con il bene supremo per l’uomo (il discorso etico di Aristotele è semplice: ogni uomo, per sua natura, tende alla felicità. “Etica Nicomachea”), riporre questo bene insoverchiabile nella ricchezza economica mi sembra l’avallo più bieco del reaganismo più spinto. Tutto il film è una corsa inarrestabile verso un punto, metaforizzato da Will Smith e figlioletto che raggiunta la sommità della salita, ne discendono. L’etica veicolata è quella dell’arrivismo e del fare soldi come sinonimo di successo esistenziale. Fanculo anche il sentimento e gli affetti familiari, se è il caso. Smith ci tiene al figlioletto, ma quali principi gli instilla? Che non deve mollare, che si deve far rispettare, che non deve permettere a nessuno di farsi rubare i sogni. Ok, ma qual è il fine ultimo del suo discorso? Non essere un fallito nella vita, e tale condizione coincide con il successo economico. Reaganismo allo stato puro, cui Muccino aderisce in toto e che personalmente trovo concettualmente putrido. detto questo, ribadisco che il film in sé non è male.

Visto 2 sere fa, concordo con Michelangelo, il film fa il suo lavoro in maniera onesta e convincente, supportato in questo da un Muccino bravissimo, e dalle belle muische di Andrea Guerra. Niente capolavori nè neorealismo, solo un buon lavoro di genere con bravi attori, ben girato. Io non ci vedo nemmeno tutto questo reaganismo, dato che il suddetto presidente viene anche velatamente criticato per quello che fa. Piuttosto il caso regna sovrano, perche Smith si sbattera anche giorno e notte per un lavoro, ma la chiave del successo gli passa comunque attraverso una sequenza di eventi fortunati. Comunque bravo Muccino e bravo Smith, che si supereranno poi in Seven Pounds.

Notizie su un bd italiano o con audio ita?
Grazie

Il bluray di Seven Pounds ha l’audio italico…

quello di Pursuit invece pare di no…
http://www.play.com/DVD/Blu-ray/4-/3325456/The-Pursuit-Of-Happyness/Product.html