The Real Charlie Chaplin (Peter Middleton, James Spinney, 2021)

Ascesa e crollo di uno dei più grandi uomini di cinema mai esistiti, se non il più grande tout court, nel senso di attore, regista, produttore, compositore di musiche, operatore di macchina…se avesse potuto avrebbe fatto tutto da solo. Molto bello e zeppo d’informazioni, arricchito da numeroso materiale audio video in possesso della famiglia, e ulteriormente interessante per due particolari: la comparazione tra lui e Hitler, nati a 4 giorni di distanza, così simili e così diversi, e il fenomeno mediatico Charlot, senza dubbio il personaggio più famoso al mondo; se i Beatles erano più famosi di dio, lui era più famoso dei Beatles. Alcune delle interviste sono solo audio, e nel doc sono state integrate con attori che interpretano le voci, mantenendo l’audio originale: il risultato è un po’ spiazzante, e infatti alcuni hanno storto il naso, personalmente dopo i primi attimi l’ho trovato coinvolgente.

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Chaplin? Titano, come artista. Uomo, di merda. Sono giunto a tale conclusione dopo decenni di approfondite analisi. Ciò non toglie, appunto, che i suoi film continuano a piacermi molto o moltissimo. E alcune sue opere, sono fondamentali da vedere. Che uno sia cinefilo, o no… :roll_eyes::sunglasses::thinking:

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Era un essere umano, in fondo. Walter Matthau, che lo conobbe e lo frequentò essendo le mogli amiche, lo definì come l’uomo più noioso del mondo.

Io sapevo di un aneddoto, che Matthau disse a Roberto Benigni, durante la lavorazione de “Il piccolo diavolo”. Lui e la moglie, andarono a cena da Chaplin e consorte, quando già erano in Svizzera. A fine pasto, le due mogli andarono da una parte. Matthau, rimase con Chaplin. Praticamente, sembrava di essere in un film di Ingmar Bergman. Una tristezza micidiale… :skull::skull::skull:

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Dev’essere proprio quell’esperienza allora. L’unica cosa che credevo è che fosse ancora a Los Angeles il che non era possibile visto il tempo che trascorre tra la ‘cacciata’ di Chaplin dagli USA (1952) a quando Matthau divenne un attore famoso (esordì solo nel 1955).

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Si parla già degli anni '60, o addirittura '70, eh. Con un Chaplin anziano. Malinconico, e triste. MOLTO triste… :neutral_face:

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Verissimo, la sua fama tra la fine degli anni dieci e una buona metà degli anni venti in particolare fu clamorosa, irripetibile. @almayer sai dove si può vedere questo documentario?

ps - aggiungo che prima di insultare in modo vergognoso un Artista come Chaplin, uno che ha cambiato il cinema pur essendo cresciuto tra strada e orfanotrofi facendo la fame, io magari mi darei una guardata allo specchio e ci rifletterei sopra, ma sicuramente sarà la mia solita stronzaggine a parlare. Certi eccessi da 2 soldi qui dentro, ad opera dei soliti, hanno rotto il cazzo. E qui chiudo.

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Uno può essere Artista, e Chaplin sicuramente lo fu. E al tempo stesso, umanamente ripugnante. Ci sono parecchie testimonianze, in merito. Niente gossip o invenzioni, “create” in questo forum. Chiudo💀

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Lo disse il grande Walter Matthau che lo conobbe e lo frequentò, non noi. In pratica le signore parlavano tra di loro, mentre lui sigaro e bicchiere di brandy alla mano doveva fare compagnia al grande Charles che, invece, non proferiva parola. Il che per uno che ha fatto e continua a fare ridere generazioni di spettatori non è il massimo. E va bene che bisogna scindere l’artista dall’uomo, però uno straccio di comunicazione non avrebbe guastato.

p.s.: Io ho conosciuto Alberto Sordi. Era un uomo di un certo rigore (gran signore), ma allo stesso tempo anche molto alla mano. Per dire.

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Goffredo Fofi, insopportabile rompicoglioni e cagacazzi su tante cose, nel suo libro su Sordi parla dell’unico incontro che ebbe con l’attore. Dice che gli fece un’ottima impressione. Un gentiluomo educato, lo definisce. E Sordi continua a piacermi moltissimo, a dispetto del suo lato privato da incorreggibile baciapile. Così come continuo ad avere in casa i dvd dei film di Chaplin. Ci vedete problemi? O contraddizioni? Io, sinceramente, no.

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Mi capita di rado, ma sono completamente d’accordo con Renato. Le sparate ad minchiam dovute all’etilisimo non servono a nulla, se non a riempire i thread di posts inutili e a mandarli in vacca (qui, ad esempio, parlando di Sordi). Si sta parlando di un doc su Chaplin, l’avete visto? Bene intervenite. Sennò fate girare le pale come i mulini a vento, purtroppo senza macinare nulla.

Chaplin è stato un genio, come dicevo attore, regista, produttore, compositore di musiche (anche solo per Smile meriterebbe un monumento), operatore di macchina. Di uomini “spregevoli” ce ne sono sicuramente, lui non lo era. E quanto ai pettegolezzi da corsia, Walter Matthau era talmente appassionato di Chaplin da chiamare suo figlio Charles.

Tornando a cose più utili e non a gossip da sura maria, il doc è disponibile su Prime:

Altimenti Renato fammi sapere.

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Mi spiace, ma l’etilismo non c’entra nulla. Io e Rodar riferiamo, senza inventare. Gli ambasciatori, non portano pena. Il documentario in questione, lo vorrei vedere anch’io, senza problemi. Ero e rimango sostenitore appassionato di Chaplin (lo ripeterò fino alla nausea, casomai qualcuno non lo avesse ancora capito) . Altro che mulini e gossip … :grin:
P.S. Ah, il fatto di chiamare Charles il figlio, per Matthau, conta relativamente. Nacque anni prima, di conoscere mr. Chaplin personalmente. Altrimenti, forse non lo avrebbe chiamato così. Forse… :shushing_face:

Bene, sentiamole ste fonti a cui vi riferite.

Matthau era pure il narratore in

il doc di riferimento sulla vita di Chaplin.

Cercare in rete, non credo sia sforzo immane. Hanno detto la loro Marlon Brando e Orson Welles, per esempio. Quest’ultimo, magari anche esagera, nello sminuire Chaplin. A cui scrisse “Monsieur Verdoux”. Tanto per dire. E sarebbe ulteriormente interessante , cercare testimonianze dei figli. E si tira di nuovo in ballo Matthau : fece da narratore al documentario (vorrei vederlo, sì…) . E allora? Mostrò rispetto, doveroso e meritato, verso l’artista. Poi, sull’uomo Chaplin, avendolo conosciuto, ebbe le sue riserve. Stiamo girando in tondo : quando invece è logico, quasi sempre, separare Uomo e Artista. Difficile? Senza fare santini, né creare “demoni assoluti”…

Non creo santini, non ho imbrattato pixel definendolo “Uomo, di merda” “umanamente ripugnante”. Al solito, much ado about nothing.

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Ho usato quelle parole, e le userei di nuovo. Tanti suoi atteggiamenti e comportamenti verso donne, collaboratori e figli, confermano. Ma al tempo stesso, non dico che Charlie Chaplin fosse stato “il Male Assoluto”, nemmeno come persona. Non era mica Putin…:grimacing:
P.S. E continuerò a vedere e conservare i suoi IMMENSI film. :heart::sunglasses:

Sì ma questa è pura e semplice maleducazione, infatti. Se poi è dovuta all’etilismo o ad altro, a me poco interessa.

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Se io fossi il Nicholson di “Codice d’onore”, tuonerei “Tu non sai cos’è la VERA maleducazione!!”. Ma non lo faccio, perché sono una persona educata. O meglio, SO esserlo. Quando voglio… :stuck_out_tongue_winking_eye:
P.S. Consiglio comunque l’autobiografia, di Chaplin. Bella, ma anche assai reticente. Più interessante per cosa NON dice, anziché per quello che effettivamente dice… :ok_hand::shushing_face:

Ottimo documentario, molto interessante e fatto come si deve. Notevoli le interviste a 4 dei suoi figli, nonché quella all’arzilla 92enne Effie (intervistata nel 1983) vecchia amica di Charlie nella Londra di fine Ottocento.

Curiosa l’assenza de Il circo: gli autori hanno deciso di non parlare affatto del film, esattamente come fece Chaplin nella sua pur voluminosa autobiografia.

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La conferma, che tale documentario mi interesserebbe moltissimo. Ma non avendo alcuna piattaforma streaming, mi attacco, o devo sperare in qualche passaggio su canali tipo Rai Movie… :thinking:"Il circo" è bellissimo, ovviamente. Ma non viene granché citato, nemmeno fra gli ammiratori e i cinefili. Mah… :shushing_face:
P.S. Appunto. Nella sua autobiografia, Chaplin non parla di tante cose. Di TROPPE cose… :grimacing: