The Shallows - Paradise Beach: Dentro L'Incubo (J. Collet-Serra, 2016)

http://www.imdb.com/title/tt4052882/

Volevo vedere un divertente shark movie e alla fine così è stato anche se diverse cose mi hanno fatto storcere il naso (per non dire “cadere le palle”).
È la storia di una surfista che si trova da sola alle prese con un grande squalo bianco che la tiene in ostaggio tra la carcassa di una balena, uno scoglio e una grande boa in metallo, tutto a pochi metri dalla riva di una spiaggia isolata.

La protagonista è Blake Lively, brava e coraggiosa in un ruolo non facile (praticamente è in scena in ogni fotogramma del film ed è quasi sempre da sola) mentre la regia è del bravo Jaume Collet-Serra (subentrato a Louis Leterrier, se ricordo bene).
Ci sono grandi effetti speciali (nel senso che sono fatti bene, non che sono esagerati) ma anche scene visivamente atroci (tipo le meduse, una roba da strapparsi via gli occhi). Lo squalo c’è ma non si vede tantissimo (ed è giusto così) però la sua presenza è costante. Il finale del film è baracconesco ma non mi ha fatto storcere troppo il naso, alla fine il film è moderatamente esagerato nelle situazioni che mostra e va bene così.

Ottimo il blu ray e non male gli extra (anche se ne avrei voluti di più).

Scrausissimo il titolo italiano, quello originale (che tradotto significa “acque basse”) era molto meglio

Lei è pheega, lo squalo fa paura e i surfisti fanno una bella fine. Può bastare.

Visto al cinema mesi fa. Spettacolare e gustoso, dura il giusto, e la Lively è ottima come donna E come attrice. Quando troverò il br a un buon prezzo, lo comprerò di sicuro.

Piaciuto molto anche a me. Interessante il parallelo con Buried nel quale recita Ryan Reynolds, marito della Lively. Effettivamente in linea “ideale” i due film hanno molto in comune, in termini di povertà di elementi, sfida di un solo personaggio contro il contesto ostile, sfida nel tenere lo spettatore incollato alla poltrona. Alcune cose, proprio come ha detto Federico, fanno un po’ storcere la bocca, troppo a buon mercato magari (i cm di epidermide della Lively che vengono esplorati tutti, ma proprio tutti tutti, il momento Point Break del surf, con una ricostruzione digitale posticcia della Lively che si vede fin troppo, il finale un po’ sforzato) però nel complesso il film è sicuramente da promuovere. Intelligente anche non averla tirata per le lunghe ed aver compattato tutto in 87 minuti intensi e di buon ritmo. Bluray davvero eccellente.