Three billboards outside Ebbing, Missouri - Tre manifesti a Ebbing (M. McDonagh 2017)

Visto ieri sera per la seconda volta.

Davvero ottimamente realizzato, Un black thriller con discreti elementi di Black comedy con un ambientazione da Romanzo, un cast bravo ed eterogeneo su cui svettano come due giganti Frances McDormand e Woody Harrelson, davvero ottimi nelle loro interpretazioni. Bene anche Sam Rockwell. Si rivede anche John Hawkes, che qualcun ricorderà oltre che in mille altri film ne “La tempesta perfetta” e poi c’è anche per la gioia di tutti un simpatico nano (Peter Dinklage). Musiche country molto molto belle, e una storia semplice ma dai mille risvolti e dalle mille sfaccettature. Sorprendente, divertente in alcuni punti e anche personalmente trovo, commovente in più di un occasione. Moto divertente da ascoltare il doppiaggio originale. Speriamo i nostri maestri Italiani riescano a fare un buon lavoro.
Bellissimo.
Qualcuno lo ha gia visionato in Patria ?

Jack Black è nel cast?

Lui manca all’appello dei “Black” .

È candidato a vari Oscar, tra cui miglior film, sceneggiatura, attrice protagonista e attore non protagonista (Harrelson e Rockwell). Molto probabile la vittoria di quest’ultimo. Purtroppo nell’edizione italiana è doppiato da quel coglionazzo di Riccardo “ho da 40 anni 15 anni” Rossi. Motivo in più per recuperare il film in originale…

Perché coglionazzo? Mi sembra un bravo doppiatore. Sul suo omonimo attore potrei però essere d’accordo [emoji16]

L’“altro” Riccardo Rossi lo giudico un simpatico paraculo. Il Riccardo doppiatore, invece, mi è da troppo tempo insopportabile: sempre uguale, con quella vocetta da bulletto viziato. Incapace e ridicolo quando prova a “fare il duro”: vedi Ben Affleck in “Batman v. Superman”. E le due volte due che doppio’ Tom Cruise è classificabile “crimine contro l’umanità”. Azzeccato invece su un Adam Sandler, certo: fra coglionazzi, stanno proprio pane e burro.
P.S. Su Rockwell “si sente” bene Christian Iansante. Davvero in gamba, e ha già doppiato egregiamente l’attore americano…

Appena tornato.

Il regista m’era già piaciuto coi suoi 2 film precedenti, ma qui l’atmosfera che si respira, rispetto a quelli, è del cinemone d’autore, quello importante. È un film che “pesa”, nel senso che c’ha quella pesantezza del filmone impegnato. Un film di denuncia, contro gli omofobi, contro i razzisti e in una scena pure contro l’ipocrisia della chiese (grande!). Ma tutto questo resta comunque sullo sfondo, l’importante è la storia e soprattutto i personaggi. Qua c’è un trittico mica da ridere. Fanno a gara di bravura. Forse woody harrelson è il meno notevole, ma nel senso che fa se stesso, il che va benissimo, perché quello deve fare, e infatti si comporta egregiamente. Ma la mcdormand e rockwell sono bellissimi. Non so chi m’è piaciuto di più dei due. Sono sempre stati tra i miei attori preferiti degli ultimi 20 anni e vederli insieme a troneggiare l’uno sull’altro in un bel filmone è stato una ficata. E i golden globe ci stanno tutti, se li meritano di brutto! Chissà, forse arriva pure qualche statuetta… Non che serva. Gli oscar, per me…
Il film scorre benissimo, il dramma e la commedia sono bilanciati (anche se alla fine è principalmente un dramma), la sceneggiatura è ben scritta, con una struttura “in divenire”, un avvenimento porta ad un altro e quello porta ad un altro ancora ecc… e i personaggi sono tratteggiati benissimo, specie lei, il fulcro intorno cui gira tutto il film. Regia precisa, quadrata, bella la fotografia, le musiche di burwell pure (niente di memorabile, ma fanno il loro sporco lavoro). Ha la cadenza, il ritmo e l’atmosfera di quei thriller alla texana tipo cold in july, blue ruin, the rover, avete presente? Solo un po’ meno serioso, più leggero. Tutto ok… tranne…

…il finale.

Non lo so. Tutta la parte finale non m’ha convinto. M’è sembrato che andasse un po’ in un’altra direzione rispetto a tutto il film. Cioè

io pensavo che sarebbe finito, sì, con l’assassino che non sarebbe mai stato trovato ma lei, stoica, va avanti con la sua vita nonostante tutto. Magari con un primo piano, che so. Stacco su nero. Titoli di coda. Una cosa del genere. In linea con l’impronta del film, capito? Invece quella cosa del tizio che si ripresenta nel bar tipo deus ex machina che dice quasi che è stato lui e che dà quella svolta alla trama, m’ha fatto un po’ storcere il naso. Soprattutto quando, scoperto che non è stato lui, decidono di partire e di ammazzarlo lo stesso per avere comunque soddisfazione, anche se poi non si sa se lo faranno veramente. Tutta questa cosa m’ha lasciato un po’ l’amaro in bocca, a maggior ragione se quello che è venuto prima era ottimo. La chiosa m’è parso che stonasse un po’ con il resto del film. Boh, non lo so. Ci dormo sopra, magari mi rendo conto che invece è perfetto così. Vedrò.Comunque, a parte questa mia pippa, è di sicuro un film da vedere. Se ancora non l’hanno tolto andateci. Merita di sicuro. Non vedo l’ora che arrivi il bluray per vedermelo in originale perché mi sa che è ancora più bello.

Un’altra cosa. Sulla locandina c’è scritto “la pellicola che i Coen sognano di fare da anni” - il fatto quotidiano. Allora. Io non so se l’hanno detto loro. Secondo me no, conoscendoli. E poi se i Coen avessero voluto fare un film così l’avrebbero fatto e basta. Punto. Quindi perché il fatto quotidiano avrebbe detto sta stronzata? Solo perché lei, la regia, la storia e le musiche di burwell ricordano un po’ i Coen? Forse perché i Coen negli ultimi anni (pur continuando a fare signori film che gli altri si sognano) non hanno fatto più un film “importante” da, che so, non è un paese per vecchi? Boh, non l’ho capita sta cosa. Vabbè.

Bello, ok, ma per me non certo il capolavoro acclamato da tanti.

Grandi interpretazioni, efficacissima l’ambientazione e buono l’uso delle musiche ma per me è un film molto più furbetto di quello che uno si aspetterebbe e poi ci sono un paio di personaggi assolutamente assurdi tipo il nano (messo solo per fare colore) e soprattutto lo sbirro razzista (che poi si pente, un’evoluzione del personaggio che personalmente ho trovato ridicola)

In ogni caso la prima parte l’ho trovata assolutamente riuscita mentre invece la seconda mi è parsa molto deludente.

Bello da un punto di vista tecnico il piano sequenza del pestaggio col volo dalla finestra, una scena semplice e complessa allo stesso tempo, realizzata ottimamente.

Il blu ray è ottimo, contiene un bel backstage di mezz’ora, un po’ di scene tagliate e un cortometraggio (questo però non l’ho visto)

Tutto gira attorno al personaggio della McDormand, per me assolutamente straordinaria, in una metafora di come negli USA anche in un buco di culo di paese come Ebbing, Missouri, serva urlare più forte degli altri per farsi sentire e come la giustizia fai da te sia più efficace e comoda di quella ufficiale.
L’accostamento ai Cohen sta probabilmente nella capacità di inserire diversi registri, dal drammatico al grottesco senza minimamente perdere di ritmo o lasciare sensazioni di straniamento in chi guarda.
Sono d’accordo che la prima parte sia più convincente della seconda, ma nel complesso il film a me è piaciuto e non mi ha mai infastidito nemmeno nei passaggi meno credibili di sceneggiatura. Per me i personaggi sono tutti ben “ritagliati” e gli interpreti sono tutti perfetti.
Non si urla al capolavoro, ma avercene di film così.