Three Days of a Blind Girl (Wing-Chiu Chan,1993)

Cat 3 che in più punti indispettisce l’occhio occidentale. Il plot è classicissimo: mogliettina devota di un chirurgo temporaneamente cieca per un’operazione agli occhi, resta in balia di un maniaco per svariati giorni nella propria casa

In questo film non c’è la violenza ( a volte davvero insostenibile) cui il genere ci ha abituati. La presenza di Anthony Wong (uno dei miei attori preferiti in assoluto), dovrebbe essere una garanzia di sporca pazzia maniaca, ma del villain visto in Ebola Syndrome o The Untold Story (per citare i più conosciuto in Italia), c’è solo la pallida ombra.

Wong per buona parte del film sembra uno psicopatico minorato mentale, vestito anche come uno scolaretto, e nel finale le busca anche continuamente
La violenza che vorrebbe essere psicologica, funzionerà per gli standard della cultura orientale, ma per il cinefilo scafato di genere italiano, ben presto la noia prende il sopravvento.
Si riprende un po’ nel finale in cui la ragazza decide finalmente di contrattaccare e di far fuori il maniaco, ma questo non risolleva del tutto le sorti del film
Certo, per i fan di Anthony Wong, basta la sua presenza a rendere il film meritevole di visione (la scena nella doccia è bellissima), ma non è sicuramente il film giusto per approcciarsi al genere

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