Time - Kim Ki-duk

Venerdì prossimo, il 25 agosto, esce il nuovo film di Kim Ki-duk, tanto atteso da molti. Sembra che questa volta il regista vada contro la sua solita tendenza, avendo creato un film più dinamico e parlato. Dopo il piccolissimo passo falso, se così si può definire e comunque se paragonato ai vari capolavori precedenti, di The bow - L’arco, torna a tempo record, anche nelle sale italiane.

Aggiungo al topic la pagina dedicata a film sul sito della Mikado.

Time

Tra l’altro, cliccando su “ufficio stampa”, si apre un popup dal quale potrete scaricare il manifesto ufficiale del film, un gruppo di foto [tutto ad alta risoluzione], ed il pressbook [in formato .doc] del film.

Qualcuno sa il numero di sale nel quale uscirà?

Kim Ki Duk mi è sempre piaciuto moltissimo, spero con questo film ritorni ai livelli degli splendidi Seom - L’isola e Address Unknown, perché i suoi film successivi non mi hanno convinto del tutto, nemmeno il celebratissimo Ferro3

E’ incredibile +tosto che questa pellicola viene distribuita a tempo di record dall’uscita coreana. Spero che non lo distribuiranno in 3 copie (due a Roma e una a Milano).

Probabilmente sarà così…uscita-lampo in pieno Agosto e poi via in dvd tra due o tre mesi…

Hype…
Dalle mie parti il film non c’è!!!:frowning:
Qualcuno l’ha visto? Com’è?
L’attesa cresce…

Primo weekend 41.805 euro, su 36 schermi.
Qui a forlì esce domani!

Visto stasera. Sono ancora molto combattuto sul giudizio da dare al film, che, come la stragrande maggioranza dei film orientali, perde enormemente con il doppiaggio, che crea dialoghi quasi ridicoli. Detto questo il film a mio parere può essere diviso in due parti: quella iniziale e preparatoria, un po più piatta, e quella finale, dove l ossessione che Kim ki duk è così bravo a dipingere esplode come una bomba. Visivamente a mio parere siamo lontani dai fasti precedenti: il film ha un ambientazione decisamente più urbana degli altri, dove la città, quando presente faceva spesso solo da sfondo. Qui la città si vive, e la poesia ne risente. Sono abbastanza sicuro nell affermare che una visione non è sufficiente per cogliere in toto il senso e la potenza del film, che, giocando molto meno con le immagini, può risultare più difficile a chi è abituato al kkd trasognante.

Pero ora lo sto metabolizzando il film, mi sta entrando dentro e lo sto apprezzando ogni minuto di più. La scelta delle location è incredibile però. Gli arredamenti poi.
Paradossalmente è il film più difficile di Kkd. Elaborato e complesso, soprattutto nei temi. La finezza visiva viene superata a favore di un impatto più immediato. Ma resta un doppiaggio ridicolo che non rende giustizia.

Visto anche io qualche sera fa.
Concordo sulle critiche al doppiaggio, che rendono il tutto a tratti ridicolo, e sulla ambivalenza del film, la cui prima parte è di una rara pesantezza.
Alcuni dei temi cari al regista affiorano qua e là, dalla invisibilità alla violenza, qui più trattenuta del solito.
Strano, poi, che mi siano venuti in mente due film fra loro molto diversi: Primo amore e Viaggi di nozze (l’episodio dei coatti).

Sono curioso in quanto è uno dei miei autori preferiti…
Putroppo però è un anno che tento invano di procurarmi i suoi primi film come Coast Guard ad esempio… voi sapreste consigliarmi un sito da cui sia possibile reperirli?

Recuperato stasera in una sala di periferia tra bifolchi maleducati che non capisco che vanno a fare al cinema.
Tornando a noi, così du due piedi direi che è il film che meno mi è paiciuto di KKD, certo il doppiaggio italiano ha contribuito a rendere i dialoghi a volte imbarazzanti, ma devo capire se il continuo insitere sui lugohi (lisola delle statue) e siutazioni sia voluto o meno.
Al di là di tutto, come interpetate il finale?? Mi ci sto scervellando…

Il finale, cioè quando lei esce dalla ‘casa di cura’ e sbatte contro se stessa?! A parer mio è il tempo che ritorna, la ciclicità che pervade tutto il film (come avrai notato le situazioni e i luoghi tendono a ripetersi), lo scorrere inesorabile del tempo, che comunque puoi tentare di cambiare, per esempio con il ricorso alla plastica, ma che inevitabilmente sarà piu veloce di te e tornerà.