Tony Rome!

Tony Rome! (L’investigatore)

“Holy shit! The action is soooo fast… it’s a wonder Tony Rome stays alive… and fuckin’ single!”

Qui sotto fronte e retro del mio dvd.

Questo è un vero “B movie” americano sessantone.

E’ roba f-o-r-t-e, porca vacca!

Mica fuffa per mongoli tipo l’Inception, la Toppa di Elite, il Torno al Futuro, lo Sfunna-fetish e tutta quella fiera del basso gusto con cui vi siringate l’esistenza.
Qui c’è Gordon Douglas che gira il suo primo “Tony Rome”. Ed era il 1967. L’anno dopo, saputo che ero nato io, si fionderà a dirigere il suo culto assoluto: La Signora nel cemento.

Roba f-o-r-t-i-s-s-i-m-a, porca di quella vacca!

Gordon non è uno da freakerie culinarie. E così nei suoi piatti troviamo sempre gli stessi ingredienti: Miami Beach, il gioco, il vizio, il jet, il set, l’eroe disilluso ma con la battuta che ti illumina, i bulli stereotipati, una manciata di pupe dai sicuri appigli. Poco “rock”, tanto “roll”.

E’ il trionfo della “lounge culture” (questa l’ho copiata da un cd della Easy Tempo) con Sinatra che gimcana come un farabutto fra villone & villani, mentre succhia lotti di martini.

Di intrigo ce n’è pure troppo in un contesto del genere. Perché questi sono film che vanno bevuti con l’oliva dentro. Perché dopo il primo sorso il mondo sa già di gin, dopo il secondo sa di vodka e dopo il terzo… beh dopo il terzo manco ti ricordi più che mondo era.

E c’è un mucchio di ospiti speciali, qui dentro.

Così, in ordine del tutto sparso, mi vengono in mente: Nancy Sinatra (l’intro), Rocky Graziano (Rocco Tommaso Barbella), il Fontainebleau (Goldfinger), Richard Conte (Tony Arzenta), Simon Oakland (Bullit), Sue Lyon (cazzo ragazzi ma è la Lolita di Kubrick no?).

Il film viene pure ricordato per i numerosi infarti al glande provocati agli estimatori delle “rosse”. Infatti abbiamo Jill St. John e quell’altra. Di Jill St. John scrisse pure la Treccani: “Volete passare a miglior vita con molta fretta ma vi volete pure divertire? Non vi serve altro che la St. John nel letto.” Meno poesia ma più “azione” per i redattori del Chicago Tribune che così titolarono: “Jill St. John: just one hand and one job but (probably) two shots!”. Di quell’altra invece - quella che fa la spogliarellista lesbica –, di quell’altra non ho trovato niente, sulla Treccani. Ma è solo per pudore, immagino. Infatti la signorina in questione ha tanta ma tanta (ma proprio tanta neh?) di quella roba scelta addosso che, se solo la vedesse il Pier, poi potrebbe comodamente adagiare il mento sulla cappella, tale sarebbe l’emozione sopraggiuntagli.

E non voglio dirvi altro.

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Fidandomi del buon Marcello ho appena ordinato un cofano che contiene anche The Detective e Lady In Cement, sempre con Sinatra.

Su play ve lo tirano dietro: http://www.play.com/DVD/DVD/4-/1027570/Frank-Sinatra-Tony-Rome-The-Detective-Lady-In-Cement/Product.html

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pensa che tempo fa era in offerta sui 7 eu…i due Rome, molto validi, Cool all’ennesima potenza. The Detective a me piace parecchio anche se parecchio diverso come impostazione dagli altri due, buona visione!!

Concordo con Marcello, gran film, anche se ovviamente gli preferisco Lady In Cement, che come ciliegina sulla torta ha una OST da urlo di Montenegro.