Trading Places - Una poltrona per due (John Landis, 1983)

Se non oggi, quando aprire il topic su questo capolavoro? A parte che avrei scommesso di averlo già aperto altre 4 volte almeno, ma vabbè.

In questo momento in onda su italia uno… le tradizioni sono tradizioni.

Hai fatto bene ad aprire un post su questo classico di Natale, io come tanti di voi, lo so oramai a memoria, ma tant’è che me lo sono visto giusto ieri sera ed è sempre bellissimo e divertentissimo, per cui termino dicendo: Buon Natale a tutti!!! :smiley:

film davvero molto bello e divertente

purtroppo il film non si regge su una delle colonne sonore più celebri della storia del cinema come the blues brothers e per la stessa ragione non è suonata dai più bravi musici del settore, per cui giunti tipo al natale 1989 sto film mi aveva già bello che rotto il cazzo

certo però i fatti hanno dimostrato che la profezia sulla finanza e la speculazione in senso generale non era per niente campata per aria, anzi quasi agghiacciante a ripensarci

che poi sto film di natalizio ha solo l’ambientazione, scelta apposta da Landis probabilmente proprio come contrasto satirico alla cattiveria dei vari personaggi, uno più stronzo dell’altro.

Film per me storico, rivisto ieri sera per la prima volta in originale dal Bluetto USA (è region free): innanzitutto la qualità del master è impressionante, bellissimo, sembra quasi di vedere un altro film.

Ma il film è in assoluto uno dei più riusciti di Landis, con due coppie di attori da urlo, Murphy-Akroyd da una parte, e Ralph Bellamy-Don Ameche dall’altra. Aggiungiamo Denholm “Marcus Brody” Elliott, una Jamie Lee Curtis da colpo apoplettico, Paul Gleason figlio di… come sempre, più camei di James Belushi, Frank Oz, Philip Bosco. Ottima soundtrack del grande Bernstein, il bluetto contiene alcune scene che non avevo mai visto e che negli USA erano inclusi solo nella versione televisiva, tipo

Murphy che ascolta la telefonata dei Duke ai Beeks

Grande ritmo, Jamie Lee che concede le sue grazie, un finale irresistibile che capii solo dopo, negli anni in Bocconi il “succo d’arancia surgelato” era un classico. Corposi gli extra (che non ho ancora visto), decisamente un bell’upgrade, per un film natalizio a mio avviso imprescindibile.

Molti pensavano che l’investimento nel succo d’arancia surgelato fosse una trovata degli sceneggiatori; in realtà si tratta invece di un noto future trattato nel mercato USA.

Esatto. In fin dei conti molti parti del film (tipo quando spiegano a Valentine i beni primari o commodities) sono un piccolo trattato d’economia. E peccato che il titolo italiano, per quanto non male rispetto ai soliti obbrobri, perda il doppio senso del titolo originale, che appunto può stare sia per “scambiarsi di posto” ma anche per “posti di commercio” o meglio di trade nel senso della borsa.

Temporalmente parlando, un must natalizio, se non lo passano su Italia uno il 24 dicembre non è Natale… Ottimo film che segna l’esordio di Eddie Murphy, un cast direi ultra ricco, la storia nella sua assurda banalità la famosa scommessa da un dollaro si sviluppa bene, si ride di gusto e si gode del fisico da urlo della signorina Curtis. Stronzissimi e falsissimi gli amici di louis winthorp III, pronti a voltargli le spalle in una frazione di secondo, come da copione. Va visto, pochi cazzi. Anzi, va rivisto.

Divertente (e celeberrimo) il cameo di Don Ameche e Ralph Bellamy che 5 anni dopo appaiono ne Il Principe Cerca Moglie riprendendo i loro personaggi di Una Poltrona Per Due.

Esatto, con tanto di scambio di battute (le parole forse non sono precise) dopo che akeem/Murphy gli dà i soldi:

  • Randolph, randolph…
  • lasciami in pace, con te non ci parlo, mortimer
  • Guarda un pò
  • mortimer, è finito l’incubo…

Io devo confessare una cosa: l’avrò visto venti volte, ed ogni volta che lo becco per caso in TV non riesco a non riguardarmelo fino alla fine, ma… non l’ho mai capito.

Mi spiego meglio: non ho mai compreso il meccanismo che li porta prima a vendere le azioni, poi a comprarle, eccetera, e che conduce al finale del film.
Sul serio, credo che qualcuno abbia anche provato a spiegarmelo ma io nel campo della borsa e della finanza sono ignorantissimo e quello che fanno per me è arabo.

Questo non mi impedisce di godermi il film ogni volta che lo rivedo, certo, però credo che sia l’unico caso di film che adoro e del quale non ho mai ben capito la trama! :oops:

Credo che fosse 48hrs.

Siamo nel campo dei derivati, opzioni, put, call, futures. Lo dice anche Valentine quando cercano i Duke cercano di spiegarglielo: “ma allora siete dei bookies”, cioè quelli che accettano scommesse.

Loro all’inizio non vendono nulla, i Duke stanno comprando per far salire il prezzo, e loro dicono che vendono per abbassarlo, non è necessario che abbiano le azioni in realtà. Il prezzo sale fino a 143, poi c’è l’annuncio e il prezzo crolla, e loro ricomprano a 29.

Alla chiusura della giornata, se io ho venduto 100 azioni a 143 e comprato 100 a 29, la differenza è il mio guadagno. E infatti loro diventano ricchi, e i Duke, che hanno un esposto di 400ml, non sono in grado di coprire.

Faccio coming out anch’io: dopo quasi trent’anni che lo vedo, finalmente ho capito il finale. Come Nodisco, pure io sono totalmente digiuno di operazioni in borsa e simili. Quindi grazie, Al. Cominci bene il 2016…
P.S. Sì, il film di Landis è dell’83, quello di Hill dell’82.

Grazie, ora mi è un po’ più chiara! :wink:

Aggiungo una cosa, il film ha delle vedute da brividi del World Trade Center…:frowning:

Segnalo che qui c’è una spiegazione ancora più dettagliata del meccanismo che porta al finale del film.

Precisa e accurata descrizione. Considerate che i futures sono una sorta di assicurazione, ad esempio se sei una linea aerea e il prezzo del petrolio è a 140 al barile e pensi che vada a 160, tu compri un future a 140. Se il prezzo sale ti sei assicurato il petrolio a prezzo più basso, se scende lo prendi sul mercato e perdi solo i soldi del future. È il mercato, baby. :slight_smile:

Un classicone! Ormai se non guardi sto film a natale, praticamente non è natale! Uno dei capolavori del grandissimo Landis, che in quegli anni fece quattro capolavori uno dietro l’altro: animal house, blues brothers, un lupo mannaro americano a londra e questo! Mamma mia, ragazzi! Da piccolo mi piaceva e basta, poi rivedendolo da grande l’ho apprezzato ancora di più per la critica sociale, per l’ideale politico, per il modo in cui i due vecchi sono caratterizzati descrivendoli come due vere merde, che è come vedo anch’io quel genere di persone. La mattina non degnano di uno sguardo la servitù che gentilmente li saluta, se sei un “negro”, per loro non vali niente, al poveretto gli danno solo 5 dollari per natale…E come se non l’avessimo ancora capito, nel cameo di un principe cerca moglie te lo ridice: dopo essere finiti sul lastrico ed aver toccato con mano cosa vuol dire essere poveri, appena ritrovano un po’ di soldi pensano subito a ricreare il loro impero! Che merde! :smiley:
Non c’è niente che non va in questo film, secondo me. È irresistibile, il ritmo e i tempi sono, come sempre con Landis, magistrali, tipo quando Beeks sta al telefono e c’è la tipa che aspetta, lui la nota, dice al telefono: “Scusi un attimo.”, sposta la cornetta e le dice sottovoce: “vaffanculo”. E lei se ne va. Meraviglioso! Semplicemente perfetto! Attori in stato di grazia, e la curtis in stato di “grazie”, sia per le sue “grazie” che generosamente ci concede, sia per il nostro “grazie” per avercele concesse, nella scena che è la maggiore causa di usura del tasto “pausa” del telecomando di ogni videoregistratore esistente sul pianeta! Mi fanno ridere le fichette di oggi tutte rifatte e gonfie! Akroyd e Murphy sono ottimi, Bellamy e Ameche sono stupendi, tutto il cast è perfetto. M’è sempre piaciuto il ritmo, come sale nella parte finale, con la sequenza del treno che fa da preludio a quella alla borsa. Mi ricordo da piccolo la suspence di quella sequenza, di quando tutti si zittiscono per ascoltare il rapporto alla televisione. È bello anche il fatto che sto film sia anche una specie di favoletta di natale, per come è raccontato e come è messo in scena, coi buoni, i cattivi, gli amici e il finale da “vissero per sempre felici e contenti”.

È uno di quei pochi film/appuntamenti che riguardo sempre quando passano in televisione e che mi fa ritornare bambino, quando si stava tutti davanti allo schermo aspettando che iniziasse e si guardava tutti insieme, registrandolo col videoregistratore. Quell’aspettativa che si creava… È una sensazione che ormai non si prova più, purtroppo. Oggi fai un click e c’hai tutto quello che vuoi. Una poltrona per due film lo apprezzo anche per questo.

A proposito, avevate mai notato che la gag della bussata alla porta sul treno è tale e quale a quella di febbre da cavallo quando er pomata porta rossini al motel da mafalda?

Questa sera in tv. Tanto per cambiare, su Italia 1…
P.S. E buon Natale a tutto il forum!