Troppo forte (Carlo Verdone, 1986)

Eh no, credo proprio che sia il film di Verdone che ho visto meno. Ricordo che ai tempi mi faceva molto ridere l’inizio e poi il film si sgonfiava inesorabilmente mantenendo un paio di guizzi qua e là.
Lo rivedrei con piacere, però.

ricordo bene che anni fa quella scena la mandavano sottotitolata:

//youtu.be/gGmWwnBMEfY

Eh sì, questo che hai descritto è proprio il difetto principale del film…

Da quel che vedo sono sottotitoli “elettronici”, quindi al 99% li hanno aggiunti in Rai: ormai in tv accade spesso anche nei film dove originariamente al cinema non erano presenti

L’ho rivisto su IRIS l’altra sera.Tutto sommato non è male,ma non fà certo impazzire.

Interessante retroscena dal sito di Carlo Verdone:

Inizialmente la parte di Sordi doveva farla Leopoldo Trieste. Con quest’ultimo il film sarebbe stato più compatto. Sordi si mise in testa di parlare come Ollio per far ridere. Ne uscì fuori un ibrido che non mi fece amare molto questa pellicola. Ma alcuni miei assoli, come quello del flipper o “la palude del caimano”, restano notevoli…

Concordo sugli assoli notevoli, mi resta il rimpianto di sapere come sarebbe uscito il film con un attore serio nel ruolo dell’avvocato, al posto della ridicola macchietta che volle fare Sordi.

//youtu.be/RrTHh5XQXYI

E’ uno dei pochissimi Verdone che ho visto in sala. E l’ho rivisto più volte in tv. Fra la gustosa descrizione di certo “sottobosco attoriale” che gravit(av)a intorno a Cinecittà, nonchè la presenza di John Steiner e Mario Brega, è certo un buon prodotto. Sordi? Eh, sicuramente “porta con sè” il film, e non sempre è un bene, ma data la sua bravura gliela perdoni volentieri. Invece, sinceramente, nel ruolo dell’avvocato un attore (peraltro grande, intendiamoci) come Leopoldo Trieste non me lo vedo proprio, nemmeno con la più buona volontà. Magari mettendogli accanto un altro protagonista al posto di Verdone, poteva funzionare, questo sì. Ma appunto uno dei pregi del film è lo “scontro” fra due generazioni di romani…

Ho letto un articolo che mi ha colpito, un’intervista a Maurizio Ferrini.
https://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/13380776/maurizio-ferrini-signora-coriandoli-che-fine-ha-fatto-dalla-fama-alla-fame.html

Un giorno arrivò la telefonata pure di Sergio Leone in veste di produttore di In viaggio con papà con Carlo Verdone, «mi chiese la disponibilità per il ruolo di Sordi, risposi: aspetti che chiedo consiglio ad Arbore. Poi, non so perché, forse ero in trance, ma lo tenni sulle spine e gli dissi di no. Da allora divenni “lo stronzo che disse no a Sergio Leone”

Ora, se le cose stanno così, le affermazioni di Verdone sono false. Lui ha detto che fu scelto Sordi al posto di Leopoldo Trieste, ma questo discorda con quanto affermato da Maurizio Ferrini.
Mi viene da pensare che Verdone abbia timore a esaltare troppo Sordi, in quanto politicamente di centro (si diceva che votasse DC).

L’avranno anche chiamato 4/5 volte al giorno ma Ferrini a casa non c’era mai, vista la sua scarna cinematografia. Ha detto di “no” a Leone, Bertolucci e De Laurentiis…si vede proprio che “voleva fare del cinema” (cit.)

Personalmente prenderei con le molle le dichiarazioni di Ferrini, che comunque - se vere - potrebbero anche non essere in contrasto con quel che dice Verdone: lui aveva scritto la parte dell’avvocato per Trieste, ma poi i produttori hanno preferito scegliere altri attori e magari prima di Sordi avevano contattato anche Ferrini, chissà.

Il personaggio più figo di questo film rimane “L’uomo delle scommesse” Mario Brega che da la partenza “Quando cade la sigaretta”

A me viene da pensare che Ferrini dice cazzate.

Er Murena :smiley:

Ahò questo conosce pure l’imbuto daa morte

Sai che novità, le convinzioni politiche di Sordi. Era un “democristiano della madonna”, lo sanno da sempre anche i sassi. In quanto a Ferrini…già aver detto di no a Leone non depone molto a suo favore, come capacità intellettive e di discernimento. Spero che con l’età abbia acquisito un minimo di giudizio…

Comunque, a memoria, resta forse il Verdone più singolare per la sua altalenanza tra scene memorabili ed incredibili cadute di tono.

"In alto a sinistra c’è il protagonista, al centro c’è la fija de MING, in alto a destra c’è…l’antagonista "

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