Troppo forte (Carlo Verdone, 1986)

L’ho rivisto su IRIS l’altra sera.Tutto sommato non è male,ma non fà certo impazzire.

Interessante retroscena dal sito di Carlo Verdone:

Inizialmente la parte di Sordi doveva farla Leopoldo Trieste. Con quest’ultimo il film sarebbe stato più compatto. Sordi si mise in testa di parlare come Ollio per far ridere. Ne uscì fuori un ibrido che non mi fece amare molto questa pellicola. Ma alcuni miei assoli, come quello del flipper o “la palude del caimano”, restano notevoli…

Concordo sugli assoli notevoli, mi resta il rimpianto di sapere come sarebbe uscito il film con un attore serio nel ruolo dell’avvocato, al posto della ridicola macchietta che volle fare Sordi.

E’ uno dei pochissimi Verdone che ho visto in sala. E l’ho rivisto più volte in tv. Fra la gustosa descrizione di certo “sottobosco attoriale” che gravit(av)a intorno a Cinecittà, nonchè la presenza di John Steiner e Mario Brega, è certo un buon prodotto. Sordi? Eh, sicuramente “porta con sè” il film, e non sempre è un bene, ma data la sua bravura gliela perdoni volentieri. Invece, sinceramente, nel ruolo dell’avvocato un attore (peraltro grande, intendiamoci) come Leopoldo Trieste non me lo vedo proprio, nemmeno con la più buona volontà. Magari mettendogli accanto un altro protagonista al posto di Verdone, poteva funzionare, questo sì. Ma appunto uno dei pregi del film è lo “scontro” fra due generazioni di romani…

Ho letto un articolo che mi ha colpito, un’intervista a Maurizio Ferrini.
https://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/13380776/maurizio-ferrini-signora-coriandoli-che-fine-ha-fatto-dalla-fama-alla-fame.html

Un giorno arrivò la telefonata pure di Sergio Leone in veste di produttore di In viaggio con papà con Carlo Verdone, «mi chiese la disponibilità per il ruolo di Sordi, risposi: aspetti che chiedo consiglio ad Arbore. Poi, non so perché, forse ero in trance, ma lo tenni sulle spine e gli dissi di no. Da allora divenni “lo stronzo che disse no a Sergio Leone”

Ora, se le cose stanno così, le affermazioni di Verdone sono false. Lui ha detto che fu scelto Sordi al posto di Leopoldo Trieste, ma questo discorda con quanto affermato da Maurizio Ferrini.
Mi viene da pensare che Verdone abbia timore a esaltare troppo Sordi, in quanto politicamente di centro (si diceva che votasse DC).

L’avranno anche chiamato 4/5 volte al giorno ma Ferrini a casa non c’era mai, vista la sua scarna cinematografia. Ha detto di “no” a Leone, Bertolucci e De Laurentiis…si vede proprio che “voleva fare del cinema” (cit.)

Personalmente prenderei con le molle le dichiarazioni di Ferrini, che comunque - se vere - potrebbero anche non essere in contrasto con quel che dice Verdone: lui aveva scritto la parte dell’avvocato per Trieste, ma poi i produttori hanno preferito scegliere altri attori e magari prima di Sordi avevano contattato anche Ferrini, chissà.

Il personaggio più figo di questo film rimane “L’uomo delle scommesse” Mario Brega che da la partenza “Quando cade la sigaretta”

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A me viene da pensare che Ferrini dice cazzate.

Er Murena :smiley:

Ahò questo conosce pure l’imbuto daa morte

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Sai che novità, le convinzioni politiche di Sordi. Era un “democristiano della madonna”, lo sanno da sempre anche i sassi. In quanto a Ferrini…già aver detto di no a Leone non depone molto a suo favore, come capacità intellettive e di discernimento. Spero che con l’età abbia acquisito un minimo di giudizio…

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Comunque, a memoria, resta forse il Verdone più singolare per la sua altalenanza tra scene memorabili ed incredibili cadute di tono.

"In alto a sinistra c’è il protagonista, al centro c’è la fija de MING, in alto a destra c’è…l’antagonista "

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Secondo e penultimo film di Verdone visto al cinema.
In questa foto una pausa durante la lavorazione a Cinecittà, il piccoletto vicino al biondo é Sal Da Vinci.

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Dopo quasi 20 anni apro per la prima volta questo topic, ammettendo candidamente di non aver mai visto il film, parto prima con un aneddoto, non so se qualcuno si ricorda, ma a fine anni '90 forse su rete7 o un altra privata all’epoca secondaria a notte inoltrata, c’era non so che documentario/intervista che partiva con l’inizio del film (bar/flipper) e finiva con lui che spezzava la scopa dello spazzino, poi partiva un intervista a non so chi, dove lì calava il mio interesse e cambiavo canale perché il film mi “acchiappava” e venivo deluso, mi capitò 2 o 3 volte :smiley:

Poi non so per quale esatto motivo è un film che non ho più cercato, non ho neanche mai avuto la VHS Ricordi.

Essendo mia moglie in fissa coi film di Verdone e non avendolo visto neanche lei, c’è una copia scandalosa su youtube, tra l’altro sottotitolata al contrario del master da noi visionato ieri sera su Novecento (in free trial :stuck_out_tongue: )

Mi trovo d’accordo con quanto letto sopra, Verdone al culmine del suo personaggio “bullesco”, Sordi in uno dei suoi ruoli peggiori, quasi rovina il film con un’interpretazione fin troppo sopra le righe, e dire che con la toga era fresco fresco del suo Tutti Dentro, che peccato, aveva già il personaggio pronto e avrebbe retto molto meglio il “plot twist” finale.

Altra cosa indimenticabile del film, dico con quasi con certezza che troviamo il più grande “bestiario” di caratteristi del cinema Italiano credo manchi solo Jimmy Il Fenomeno, ogni volto torna, bellissimo.

Comunque mi congratulo con me stesso per averlo lasciato indietro, (ri)scoprire dopo tanti anni nel cassetto un film così è davvero tanta roba, anzi… troppo forte!

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Come ho scritto in precedenza é stato il mio secondo e ultimo film vistonal cinema, dopodiché ho smesso di vederli.
Ho avuto modo di conoscerlo personalmente, gli feci una battuta mentre mi stava autografando dei 45 giri di colonne sonore tratti dai suoi films e mi trattó malissimo.
Un motivo in più per smettere di seguirlo in tutte le sue cose che ha girato, prodotto e realizzato.

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Vai vai… vai di aneddoto!