Rivisto ieri pomeriggio questo splendido film di Comencini, perfetto ritratto di una giornata assurda, l’8 Settembre 1943. Sorretto dalla sceneggiatura di Age & Scarpelli e con un cast super (Sordi, Reggiani, Balsam, Gravina, De Filippo) il film tratteggia con efficacia un Italia sgomenta e allo sbando dopo il giro di valzer dell’8 Settembre e la conseguente furia germanica. Il dvd ha un master impeccabile, completamente restaurato, extra scarsini, zero sottotitoli. Assolutamente da vedere.
Non si può non essere d’accordo con te. Un film stupendo, una delle vette della commedia all’italiana. Comencini è uno di quei registi di cui, secondo me, non è ancora stata pienamente riconosciuta la grandezza.
Critica “Il regista ha voluto descrivere, come in un affresco, la situazione venutasi a creare in Italia dopo l’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre, presentando i diversi episodi come vissuti da un gruppo di soldati sbandati. Notevole la impegnata recitazione, mentre la regia, che alterna episodi poetici con altri comici o drammatici, pur dando vita a brani eccellenti, non ha saputo fondere le varie parti in armonica unità, anche per la quantità eccessiva del materiale raccolto.” (‘Segnalazioni cinematografiche’, vol. 48, 1960)
“I risultati non sono certo eccezionali, ma nella loro modestia rientrano in quel cinema medio, sorretto da un buon mestiere e una buona cultura, che è proprio il miglior Comencini”. (Gianni Rondolino, “Catalogo Bolaffi del cinema italiano, 1956/1965”)
Nei primi anni '60, Luciano Salce scrisse, insieme a Castellano e Pipolo, un copione intitolato “Io e il federale”. Il copione fu proposto a diverse produzioni, finché non giunse anche nelle mani di Luigi Comencini, che commentò: “Faccio un film analogo”. Il film analogo, come a questo punto si sarà capito, era proprio “Tutti a casa”. Non solo: le vicissitusini produttive di “Io e il federale” si intersecano con quelle di un altro film, che fu un sesquipedale fiasco al botteghino, come “Il carro armato dell’8 settembre” di Gianni Puccini.
Salce in seguito riuscì a chiudere l’operazione grazie al produttore Renato Libassi e al successo di “Le pillole d’Ercole”, il suo primo film italiano.
Tutte notizie, queste, che si trovano nei libri, non certo nelle featurette o nelle ex fanzine più o meno locupletate.
Uno dei miei cult! La mia scena preferita è quella con sordi che parla con l’americano dopo la polenta… stanno lì fuori, fumano, parlano… meraviglioso! Grande film!! Grande comencini!!
Il dvd l’ho preso da un sacco ma non l’ho ancora visto! Ho visto però che non c’è nessun extra, after all la filmauro non ci ha mai abituato a capolavori di dvd…
Curiosità: la parte di reggiani doveva farla manfredi, ma tra manfredi e sordi c’era un po’ di attrito, diciamo… non so se è stato manfredi a non volerlo fare o se è stato sordi a non volere manfredi (mi sa che è quest’ultima…)
Un grandissimo film sul periodo più drammatico della storia italiana durante la guerra(l’8 settembre).Albertone in stato di grazia passa in maniera perfetta da un personaggio negativo(di comandante arrogante)ad uno positivo(che passa a combattere con i partigiani contro i tedeschi)Una curiosità il personaggio del padre ben interpretato da Eduardo pare fosse stato proposto a Totò(che per motivi di vista dovette rinunciare a parecchi film importanti)
