Due giovani si incontrano in maniera ‘insolita’ (non vi scrivo come), col tempo s’innamorano ed hanno anche una bambina pur senza sposarsi. Ma ad un certo punto lei si scopre malata di cancro. Indovinate come andrà a finire? Curioso che è il secondo film di seguito, dopo HERE, che ha una narrazione non lineare che vedo. In italiano sarebbe stato più corretto chiamarlo ‘tutto il tempo che ci rimane’, ma tant’è. La coppia non è delle più azzeccate: Andrew Garfield ha la faccia da fesso ma è simpatico, mentre Florence Pugh, che mostra brevemente le tette (mentre Garfield mostra per un attimo il sedere), non è proprio una campionessa di simpatia. In Italia doveva uscire lo scorso 17 ottobre, poi il 28 novembre, mentre ora la Lucky Red lo ha spostato fino al 6 febbraio per farlo diventare ‘il film di san Valentino’. Mah! A parte il fatto che non ho mai sentito parlare di film di san Valentino, ma certamente non è un film allegro. Le scene finali della gara culinaria (lei è una affermata cuoca) sono state girate a Roma. In una scena Garfield rasa veramente a zero i capelli della Pugh (si tratta di quando comincia la chemioterapia per far si che non le caschino). Altre si sarebbero fatte mettere una calotta.
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Puntavano sul fattore “romantico-lacrimevole”, ma gli è andata male, giacché in patria ha incassato solo 4,6 milioni. E, alla faccia di S. Valentino, quasi certamente anche da noi non combinerà nulla…
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Intanto negli USA…
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Con calma, LR, con calma.
La LR è la prima a credere al potenziale commerciale del film, è evidente…
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trama praticamente identica a quella del più che buono colpa delle stelle