Twentynine Palms (B. Dumont, 2003)


http://www.imdb.com/title/tt0315110/

Ho un rapporto stranissimo con questo film. Lo odio e lo considero una cazzata presuntuosa come tutti i film di Bruno Dumont che ho avuto modo di vedere, però… non so nemmeno troppo il perché ma questo film ha qualcosa…

Lo vidi al cinema quando uscì, avevo un paio d’ore da ammazzare in attesa di una persona ed entrai nel primo cinema che trovai dove proiettavano questo film del quale non sapevo nulla (nemmeno conoscevo il regista).
Così inizio a vederlo e lo trovo subito molto irritante. Ricordo un uomo e una donna che scopano tutto il tempo in mezzo al deserto e fanno discorsi sul nulla. Questo per quasi tutto il film.

Poi però accade qualcosa (che non svelo) che porta a un finale che contiene una delle scene più horror e spaventose che io abbia mai visto in vita mia. Chi ha visto il film sa di cosa parlo, non voglio spoilerare nulla (che poi, se raccontata, non è davvero nulla di che) però ricordo che quella scena mi disturbò autenticamente, mi fece gelare il sangue e quando uscii dal cinema ero davvero sconvolto.

Adesso ho preso il dvd, voglio provare a rivedere il film anche se so già che mi farò due palle così fino al twist finale (che sicuramente mi farà un’impressione molto meno devastante rispetto alla prima visione di 10 anni fa).

Qualcun altro l’ha visto?

Io ho il DVD italiano con lingua originale, è in wish list da tempo. Di Dumont ho visto altro (L’humanitè) e c’è da dire che ha uno stile molto LENTO e soporifero anche se come dici in questo caso ha qualcosa che non riesci a catalogare alla perfezione.

Secondo me - conoscendo i tuoi gusti - questo potrebbe piacerti.
È strano perché il film è davvero irritante, sembra che non vada da nessuna parte (e in effetti è così) però ha un qualcosa di assolutamente indecifrabile che alla fine ti rimane.
Di Dumont col tempo ho visto parecchi film e non mi sono mai piaciuti. Sembrano fatti a tavolino per far gasare gli snob da festival e per far storcere il naso ai perbenisti (specialmente quando mette dettagli hard assolutamente non necessari).
Questo non fa eccezione ma di tutti quelli che ho visto è l’unico che davvero mi ha colpito (anche se non so ben spiegare come e perché).

Di Dumont ho visto solo un pezzo de “L’umanità”, e mi è bastato. Di “Twentynine…” ho letto tante recensioni negative al punto che non mi interessa “recuperarlo” in alcun modo. Parafrasando Tinto Brass: se Dumont ama “épater le bourgeois”, io ai suoi film preferisco nettamente il “paté de foie gras”…

Appena finito di vedere. Sapevo di trovarmi davanti ad una pellicola molto lenta ma tutto sommato è stata una caratteristica che non ho sentito molto. Rimane comunque un film con poco ritmo ma Dumont gira in questo modo e va preso così.

A me è piaciuto molto, il rapporto della coppia prosegue stancamente tra amore ed odio, ci sono situazioni dove si amano alla follia, altre dove non si sopportano. Come un po’ in tutte le coppie anche se in questo caso si tratta di due personalità lievemente disturbate, nel senso più interiore che esteriore. Personalmente mi sono sentito piuttosto coinvolto in questo viaggio ed il finale è stata una gran bella mazzata, la scena che cita il Brass è in effetti devastante, velocissima, violenta, fredda ed inaspettata, specie con la testa devastata dalle selvagge sforbiciate. E’ una scena che si ricollega ad una precedente mentre dicono battute insensate sui marines.
Riguardo le scene di sesso, credevo di trovarne di più e di più esplicite.

Molto impegnativo e non per tutti.

DVD italiano discreto, niente extra, audio solo francese e subs (credo) forzati in italiano.

Cercando informazioni sulla Golubeva scopro che è morta (probabilmente suicida) a soli 44 anni nel 2011. :frowning:

Io adoro questo film, è straniante per tutta la durata. Proprio perché non succede nulla, tutto quel silenzio, gli spazi aperti, deserto, sole accecante, con i pochi esseri umani che paiono non notarli e si va avanti tra scene strane come quando lei, una notte esce dal motel dopo quella che parrebbe essere l’apice di una lite che non ci viene mostrata, mentre lui la segue per poi nascondersi osservandola mentre cammina in stato confusionale.
La cosa che mi ha tenuto desta l’attenzione è il fatto che tutta quell’apatia scenica, creava un senso di disagio, in attesa di qualcosa di brutto. OK, sapevo che il finale era da horror ma non sapevo di cosa si trattasse e chi avrebbe coinvolto. Da parte mia un film promosso che voglio rivedere.