La lettera Calabria, il fidanzato le sparò sotto casa. Doveva scontare 30 anni.
«Uccise mia figlia. Libero dopo 2 anni.
Che giustizia è questa?»
Il padre di Barbara Bellorofonte: «Ora gira indisturbato per il paese»
Sono il padre di Barbara Bellorofonte, la ragazza assassinata brutalmente nel 2007 a Montepaone (Catanzaro), a colpi di pistola per mano del suo «ragazzo». È successo due anni fa, il 27 febbraio, proprio sotto casa nostra, mentre ci accingevamo a metterci a cena, Barbara era con noi, è passato il suo ragazzo a citofonare e chiedere di lei. E’ scesa e da allora Barbara non è più stata con noi. Dei proiettili che il suo assassino le ha scaricato addosso, uno è andato a segno, conficcandosi in testa: Barbara va in coma, viene portata d’urgenza in ospedale (rianimazione) e dopo circa un mese di agonia, il 20 marzo 2007 è morta. Il suo assassino Luigi Campise per l’omicidio era stato condannato a 30 anni, grazie alla riduzione della pena perché processato con il rito abbreviato, poi ha subito un altro processo e condanna a quattro anni per altri reati; oggi dopo solo due anni e mezzo di carcere è stato scarcerato e può «girare» indisturbato per le strade di Soverato…
Dopo aver letto la vicenda di questo padre e la lettera che ha scritto al Corriere credo che ormai sia palese come la giustizia in Italia non esista più… ho aperto un thread apposito ma non è che ci siano troppe parole da spendere… domani nessuno si indignerà e l’oblio tornerà su questa vicenda…