Ultimo minuto - Pupi Avati, 1987

Anno 1987
Durata 90
Origine ITALIA
Colore C
Genere COMMEDIA
Specifiche tecniche PANORAMICA, TECHNOVISION, TELECOLOR
Distribuzione D.M.V. (1987) - AVO FILM
ULTIMO MINUTO
Anno 1987
Durata 90
Origine ITALIA
Colore C
Genere COMMEDIA
Specifiche tecniche PANORAMICA, TECHNOVISION, TELECOLOR
Produzione ANTONIO AVATI PER DUEA FILM, DMV DISTRIBUZIONE, EMANUELA GUZZARDI PER RAI UNO
Distribuzione D.M.V. (1987) - AVO FILM

Regia
Pupi Avati
Attori
Ugo Tognazzi Walter Ferroni
Elena Sofia Ricci Marta Ferroni
Massimo Bonetti Boschi
Diego Abatantuono Duccio
Lino Capolicchio Renzo Di Carlo
Giovanna Maldotti Egle Di Carlo
Luigi Diberti Corti
Nik Novecento Nik
Cinzia De Ponti
Marco Leonardi

http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=26240

In uscita il 20 marzo:

http://www.videociak.net/customer/product.php?productid=16455&cat=188&page=3&more_pages=1

Commedia dai toni amari per la regia di Pupi Avati (e la consulenza “sportiva” dei giornalisti sportivi Italo Cucci e Michele Plastino). comparsata di Mentana.

finalmente! mi è sempre piaciuto questo film con un grandissimo tognazzi. ma come mai si trova in questa sezione? non mi sembra proprio una commedia…

Ero incerto dove aprire il thread (qui o in Tutto il resto): mi sono passivamente affidato alla classificazioni correnti.

La discussione, a mio parere, è nel posto giusto: il film ha quel carattere dolceamaro che è una delle caratteristiche distintive della più classica commedia italiana.
Come quasi tutti i film sul calcio, ricordo che al tempo dell’uscita in sala non andò bene, ma è un film che a me è piacque parecchio.

Siamo in due: anch’io lo apprezzai parecchio. Una delle ultime grandi interpretazioni di Tognazzi, uno spaccato realistico su ciò che avviene nel mondo del calcio italiano e una regìa tutt’altro che minore di Avati (che in seguito ha fatto ben di peggio). Capolicchio poi regalava un personaggio d’un viscidume…

Concordo col Paolo…film di tutto rispetto e di gran gusto…

Finalmente esce in DVD questo splendido film in cui si trovano anche, come ciliegine sulla torta calcando le origini del regista, elementi di giallo in un finale a sorpresa imprevedibile (come in “regalo di natale” e nel suo seguito “la rivincita di natale”): non dimenticherò mai la frase, del personaggio interpretato da Tognazzi, “…ci sono momenti in cui si smette di vincere”.:wave:

Il dvd è uscito or ora per la ae (aegida) prezzo (blockbusters) euro 12,90, di più che buona fattura audio e video, in formato a 16/9 (schermo pieno 1.77:1) con extra stringati (trailer, locandina e galleria fotografica): ve lo consiglio poichè, per quanto io ed altri abbiamo detto prima, è un must fondamentale ed imperdibile.:wink: :yes: :heart: :emotsiren :clap: :dance: :drunk: :smt045 :peace: :wave:

Grandissima interpretazione di Ugo Tognazzi. Magari i figli avessero un solo decimo di classe del padre… Sulla Ricci che dire… Ha un bellissimo secondo nome :smiley:

Ugo Tognazzi e’ stato uno dei piu’ grandi attori italiani di sempre e lo dimostra interpretando al meglio questo personaggio …Bravo anche Capolicchio e buona la regia di Avati!Voto 7 ciao

Ricordiamo anche le ottime interpretazioni di Elena Sofia Ricci, di Massimo Bonetti, Diego Abatantuono…
…e del compianto, prematuramente scomparso, Nik Novecento…:frowning:
…ma bravissimi, pure, tutti gli Altri Interpreti Minori…:oops:

Gia’,era proprio bravo il povero nik novecento…ogni volta che lo rivedo in una pellicola di Avati(uno dei miei registi preferiti)mi viene sempre un po il magone nel ripensare alla sfortuna che ha avuto…peccato veramente!Film comunque bellissimo con un Tognazzi super!!!

Da Oscar…:wink:

Un bel film ignorato dal pubblico quando uscì in sala.
Marco Leonardi (credo sia questo il cognome) interpreta il ragazzino calciatore e diverrà Maradona nel film di Marco Risi (oltre a lavorare anche con Rodriguez e Banderas).
Ai tempi la grande curiosità era vedere Abatantuono fuori dai panni del terrunciello e scoprirlo attore “al ciento pe’ ciento”.
In ogni caso il film è UGO TOGNAZZI, uno di quegli attori in grado di prenderti per mano sin dalla biglietteria del cinema …

…no, se ne parlò molto anche senza sbancare eccessivamente ai botteghini: il suo successo lo ebbe…:oops:

Fine anni '80 - Renzo Di Carlo, ricco e potente industriale, compie il “grande passo” e acquista una squadra di calcio di Serie A, in crisi da diversi campionati. Soldi, idee nuove, tanti progetti ma nessuna esperienza: Boschi, unico calciatore di talento ma persona ingestibile dal punto di vista disciplinare, viene allontanato gia dal ritiro e a complicare la situazione, oltre la conferma di un allenatore inadeguato, arriva anche la cacciata del direttore generale Walter Ferroni, leggendario uomo di calcio da più di un trentennio. La squadra inizia il campionato in maniera disastrosa con quattro sconfitte consecutive, zero gioco, uno spogliatoio in ebollizione e la dura contestazione dei tifosi che temono un altro anno di sofferenze. Ferroni però, sempre innamorato di quella che considera la sua squadra, non si arrende…

Ecco un film - un piccolissimo film che certo non è una commedia - da cui emerge in maniera esemplare il modo in cui vanno le cose in Italia: esiste un “sistema”, che non è limpido tantomeno etico, in base a cui si è venuta a formare una struttura che, non si capisce bene come, col passare del tempo ha trovato un suo equilibrio. Non è sufficiente aver soldi e idee, è necessario piuttosto conoscere i meccanismi di quella struttura e la natura del sistema in base al quale la stessa struttura si regge.
Emblematico e attualissimo il personaggio di Ferroni: uomo che ha fatto del calcio la sua vita e ne conosce ogni suo aspetto. Conosciuto da tutti come avvocato, si scopre che in realtà non è nemmeno diplomato (da ragioniere). Non si è mai immischiato nel calcio-scommesse però è lui che ha più volte salvato la squadra, non solo truccando i bilanci con la scolorina, ma anche trattando in gran segreto con i dirigenti delle altre squadre, combinando “biscotti” nelle fasi cruciali del campionato, spinto giocatori verso quella o quell’altra società grazie a tanto piccoli quanto meschini trucchetti da sensazionalismo pseudo-giornalistico.
Anche il finale del film lascia poche speranze: la figlia si accorge, all’ultimo minuto, di essere stata doppiamente usata, sia dal Boschi che sfrutta i suoi sentimenti per convicere Ferroni di esser cambiato in modo da rientrare nel giro; sia dallo stesso Ferroni cui fa comodo che la figlia “ammorbidisca” il giocatore quel tanto che basta da permettergli di allenarsi e tornare in squadra. Come dice il talent-scout Venturi, il mondo del calcio è cinico, spietato, non è per “fighette”! A proposito: il giovanissimo talento, l’ingenuo diciassettenne Tassoni, sarà gia stato inquinato dalle urla e dagli schiaffoni del suo agente?

Visto ieri pomeriggio, molto molto bello, un immenso Tognazzi che sovrasta un cast eccezionale, uno spaccato dell’Italia del calcio ma anche di una certa Italia, il ritratto di un uomo che, tra pregi e difetti, e imbevuto della sua passione per la squadra come nessun altro. Oltre a tutti gli attori che avete gia citato, ci metterei Giovanna Maldotti, che ha fatto solo due film con Avati, poi ha fatto la ragazza immagine di Tele+ e poi e` sparita. Bellissimo, indispensabile per ogni amante di calcio. Dai titoli di coda si desume che sia stato girato (e ispirato?) a Vicenza, e il campioncino Tassoni sembra veramente il giovane Roberto Baggio quando venne lanciato dalla Lanerossi. DVD con un bon master, peccato per la quasi totale assenza di extra.

Concordo sulla notevole verosimiglianza dello sfondo calcistico, visto con un occhio decisamente disincantato: partite aggiustate, agenti maneggioni, totonero, allenatori-pupazzi messi lì per il nome mentre la formazione la fanno altri ecc.

Il film in sé però mi ha lasciato freddino. La vicenda si segue volentieri, sia chiaro, ma niente di più. Certo, Tognazzi è bravo e perfetto per il ruolo. Pure Capolicchio - che non ho mai digerito - è ben diretto. Diego Abatantuono invece ha solo un paio di sequenze, e sparisce poi dal film.

Forse la cosa più bella del film, per chi è della mia generazione, è vedere i vari Enrico Ameri, Aldo Biscardi, Michele Plastino e Ferruccio Gard nei panni di loro stessi.

Nota di biasimo per l’audio in presa diretta, che è stato preso davvero col culo, facendomi rimpiangere non poco i tempi in cui doppiavano tutto e tutti.

Buona comunque la qualità video del dvd, come extra il solo trailer.

Ottimo film, immenso Tognazzi.
Ma Renato, visti i magheggi della società nel film non sarebbe stato piu logico se la squadra avesse indossato divise bianconere? a parte gli scherzi quello nel film è lo stadio Menti di Vicenza se non sbaglio