Con Fabio Testi, Paola Pitagora, Maria Baxa, Gino Santercole, Daniele Dublino, Franco Ressel, Luigi Casellato, Ugo Cardea
Drammone. Tratto da un romanzo scritto dallo stesso Pittoni e girato tutto su un’isoletta siciliana, vede Testi (inadatto al ruolo) e la Pitagora (da sdraiare come sempre) che si vogliono bene ma il loro è un amore platonico, perché lei in realtà è già sposata con un figlio malato, ed il marito è al gabbio (allegria!).
Poi Santercole le usa violenza, Testi si incazza e lo mena di brutto ma non sa che il bambino nel frattempo ha scritto al babbo in carcere, di uscire e vendicare mammà. In men che non si dica il marito si ripresenta al paesello e lì cominciano i cazzi acidi:
Scopriamo che Santercole in realtà è il cognato della Pitagora, cioè il fratello del marito: la cosa comunque non gli ha impedito di zompare addosso alla donna appena ha potuto… i due fratelli fanno virilmente a pugni nel bel mezzo di una cava di pietra, finché Santercole tira fuori la lama e secca il fratello; dopodiché scappa in Venezuela (boh).
Ci sarebbero altre 3-4 cose da scrivere ma non ho più voglia, e comunque Testi come Gesù cristo nella processione del prefinale è pauroso…
Non aspettatevi un film anche solo decente, sia chiaro…