http://www.deltadivenere.com/Ultimate/Delta/SpotLight/index.asp?ID=1119
Visto che l’articolo in questione riassume l’intervista allo stesso Bianchi pubblicata sul n.5 di “Cine70”, consiglio a tutti, e non solo per biechi motivi di “Cicero pro domo sua”, di leggerla nella sua forma integrale.
Il nuovo articolo (articolo?) non aggiunge niente di nuovo o di interessante.
Devo dire che,a leggere l’intervista(su “C70”,integra),Bianchi mi ha ispirato simpatia,per la franchezza dimostrata nel raccontare il suo cinema “miserrimo”,e per i diversi aneddoti su vari personaggi del “sottobosco cinematografaro” nostrano.Certo però che “Biancaneve & co.”,recentemente recuperato in vhs,è proprio pessimo…
x Andrea e Franco:
rileggendo l’intervista su Cine70 mi sono accorto che mi ero appuntato una cosa da chiedervi?
ad un certo punto, parlando di Shanon e “La dottoressa di campagna” Bianchi nomina “…un certo Giuliano, uno alto, biondo, sono stati i primi in Italia a fare queste cose.” …
sarà mica il vero nome “dell’inidentificabile” Herby Hofer?
No, Bianchi si riferiva quasi sicuramente a Giuliano Rosati, confondendo un po’ i tempi (Rosati ha debuttato nel 1984).
Hofer è un altro che abbiamo rintracciato e contattato (adesso vive in America), senza ricevere risposta.
Fa ancora cinema?
In effetti Mario Bianchi è uno tra i personaggi più simpatici, pacifici e bonari che abbia mai incontrato. Una “chiacchierata” tra amici senza segreti né trabocchetti. Auguro al grande Bianchi mille fortune. Salutoni.
>al grande Bianchi
No, lui è “Bianchi il piccolo”. “Bianchi il grande” (aka “Bianchi il vecchio”) è il padre Roberto Montero.
Certo che Bianchi nella sua carriera è stato anche sfortunato(vedi intervista a Bobby Rodhes pubblicata da Nocturno eoni fa).Mi spiace che si sia dato definitivamente al porno,genere che ha sempre dichiarato di non amare malgrado sia stato uno dei primi in Italia a bazzicarlo.
peccato il link non funziona piu’ c’e modo di recuperla???’
se recuperi il numero di cine 70 in cui è pubblicata integralmente te la godi a pieno
È strano come nessuno nemmeno il figlio si sia mai degnato di proporre una retrospettiva su Roberto Montero straordinario e poliedrico mestierante su commissione. Mi piacerebbe recuperare foto di scena esistono solo alcune foto dei back stage dei suoi primi films e qualche spezzoneb8n cui lo si è visto negli anni 30 come generico.
Passato a miglior vita nell’aprile di quest’anno. Che l’italica terra gli sia leggiera…RIP