Finalmente ho scoperto qualcosa su David L. Thompson.
Era rappresentato da un’agenzia italiana, la Top Floor di Ulla Bomser, così come un altro attore americano presente nel film, Jeffrey Kennedy.
Purtroppo il povero Thompson è scomparso l’anno scorso e quindi il mio sogno di vederlo intervistato su “Un gatto nel cervello” è svanito.
Questo necrologio svela, se non altro, che ha interpretato anche altri film:
Personaggio indubbiamente curioso, questo Thompson. Ex marine inviato in Corea durante la guerra, insegnante di inglese a Roma, dove ha vissuto per tanti anni… Certo che le smorfiacce nel film di Fulci poteva risparmiarsele! O forse era il regista stesso, a dirgli di “esagerare”.
Sto cercando di ricostruire la sua filmografia. Oltre a Il padrino parte III (in cui è già stato avvistato, da un utente del gruppo fb Nocturno Bis), dovrebbe esserci anche in Il principe del deserto e in Miliardi di Carlo Vanzina (film nel quale faceva l’assistente alla regia la sua agente Ulla Bomser). Devo cercare di vedere Boom, dove tu l’hai scovato. Su Imdb è accreditato anche in Errore Fatale (1992), film tv con Patricia Millardet.
Anche Jeffrey Kennedy ha girato altri film in Italia, ma non ricorda i titoli.
Sono degli anonimi interpreti, capitati dall’america a cinecittà, la cui filmografia rimane misteriosa, in quanto spesso non accreditati.
Kennedy mi ha detto che sul set non ha mai incontrato Thompson, ma che Fulci si lamentava dicendo che era un cane. Probabilmente è stato preso a buon mercato e i risultati sono stati quelli che abbiamo visto.
Paradossalmente, però, non riuscirei a immaginara nessun altro nei panni di Egon Schwarz…
Il fatto è che, per ragioni personali, Fulci odiava visceralmente la categoria degli psichiatri, il loro “padre”(Sigmund Freud) in testa: anche quella sera del '94 in cui lo conobbi, approfittò per lanciargli…sonore frecciate! Perciò, il fatto di giudicare Thompson “cane” va al di là dell’efficacia o meno della sua interpretazione. E comunque, Fulci non aveva proprio il tempo materiale per curare la direzione degli attori a disposizione…
Mi aspettavo, prima di vederlo, una schifezza terrificante e invece devo dire che non è stato così. Di certo non è tra i migliori del Maestro ma diverte nel suo essere rozzo e approssimativo. Poi già per il solo psichiatra vale la pena visionarlo così come la presenza del regista nei panni del protagonista. Cult
La Dynit lo ha ristampato in dvd , mettendoci pure qualche extra. Stava a 10 euro, l’ho appena preso. Un Fulci che, al di là di limiti e difetti, mi suscita ancora simpatia…
Confermo. Il film l’ho rivisto e, sarò scemo, pur nella sua spudorata natura di ampio “riciclaggio”, continua a piacermi, con moderazione. E a divertirmi, a tratti parecchio. Principalmente per come Fulci medesimo SI mette in scena. Con un certo coraggio, e parecchia autoironia. Il che, non è mai da sottovalutare…
Assolutamente d’accordo con te. Un esperimento veramente particolare, vedere Fulci “prendersi in giro” da solo la dice lunga. Il suo era un carattere che non poteva concepire una cosa del genere, eppure…
Fulci era indubbiamente un tipo “speciale” . Nel bene, e nel meno bene. Conoscerlo, anche solo per poche ore, rimane una delle migliori esperienze della mia vita…
Era una persona diretta, forse a volte anche troppo. Uno di quei personaggi che si amano alla follia oppure si odiano con tutta l’anima. Immagino che la conoscenza personale sia stata una grandissima esperienza. Nel bene o nel male Fulci rimane impresso
Non vedo perché dovresti vergognarti, anzi. Io la tua stessa cosa la provo con Mario Bava, di cui Fulci parlava veramente bene, e che fu, forse l’unico tra i registi, a definirlo maestro.
Ho finalmente scoperto grazie a Voi chi fosse lo psicologo, giunto niente meno che dalle lontane Americhe per percepire un cachet non certo principesco.